
 Originariamente Scritto da 
Alex
					
				 
				Buahahahaah le sacrosante verità di Zac...
Alberto Zaccheroni, campione d'Italia col Milan nel 1999, in  un'intervista riportata da "Il Giornale", esprime alcune opinioni sul  campionato italiano appena concluso e su alcuni suoi protagonisti. La  prima stoccata è per Mourinho: "
lui ha sempre bisogno di trovare un  nemico, se non lo trova all’esterno, lo cerca all’interno e offende,  questo non mi piace. Tatticamente vale poco, mandai dei tecnici a  studiarlo a Riscone, nel ritiro atesino dell’Inter. Tutte le sere mi  chiamavano e mi dicevano: mister, ce ne andiamo, qui non si impara  niente”. Quando ha detto che l’Inter avrebbe vinto anche senza di lui ho  capito che se ne sarebbe andato. Ma a Madrid farà bene, nessuno come  lui sa motivare i giocatori, sfrutta il patrimonio della società, la  felicità di ogni presidente". Sul campionato appena concluso: "Non mi  sarei riconfermato neppure io senza il quarto posto. Eppure era già  tutto fatto, mi chiedevano di rinnovare, dicevo che non avevo tempo,  troppi impegni, 14 partite in 42 giorni e più della metà dei giocatori  infortunati o reduci da infortuni. La svolta a Siena, 3-0 dopo pochi  minuti, poi Grygera si perde Maccarone e c’è il crollo, andiamo a Londra  e succede il disastro contro il Fulham. In una squadra ci vuole  qualità, e c’era, gambe, e non c’erano, testa, e quella dopo Siena non  c’era più. Eravamo lì senza Iaquinta, Amauri, Buffon, Chiellini,  Sissoko, Marchisio e forse ne dimentico qualcuno, quel Fulham era poco.  Il primo tempo era sempre ottimo, nel secondo sparivamo. E meno male che  c’era Del Piero. Lui non ha più la forza di prima ma resta l’unico che  la mette dentro. L’ho usato con parsimonia, lo sostituivo, lo mettevo in  panchina, mi ha sempre seguito. Non ha più i novanta minuti ma resta il  migliore. E con lui mai una incomprensione, neppure quella volta del  cambio con Marchisio che poi non feci, scrissero che era come Totti,  decideva lui al posto dell’allenatore. Ma anche in quella occasione  avevamo avuto la stessa intuizione". Sul rapporto con il resto delo  spogliatoio: "Ero benvoluto da tutti, sapevano in quali condizioni  lavoravo. Blanc è sottostimato eppure aveva messo in piedi una squadra  di grande qualità. Felipe Melo eccezionale, negli allenamenti nell’uno  contro uno nessuno voleva marcarlo, ha una forza fisica atomica, Sissoko  ne ha passate di tutti i colori, ha vissuto un dramma, lasciamo  perdere, è finita che si è dovuto far carico dei sei fratelli minori  della moglie, psicologicamente era distrutto. Buffon mi aveva proposto  per la nazionale, Diego un fuoriclasse che non è riuscito ad adattarsi.  Andrà via. Quando Del Neri arrivò al Porto disse che era un grande  talento ma che con lui non avrebbe mai giocato. La Juventus sta facendo  una grossa squadra. Anche perché Giraudo, sebbene da Londra, continua a  gestire il patrimonio di Agnelli (Umberto, padre del presidente  bianconero Andrea). La Juve sarà l’antagonista principale dell’Inter".  Arriva Benitez, Moratti non sembra molto convinto… "Non era convinto  neppure di Mancini e Mourinho. Mi ha sempre detto che il suo allenatore  preferito è Capello, ma lui un club non lo vuole più allenare, lo  convincerebbero solo i soldi, Moratti potrebbe riuscirci. Mihajlovic era  una scelta, tatticamente è cresciuto molto, alla Fiorentina si  completerà, era già un allenatore in campo, prima o poi allenerà  l’Inter".
 
			
		
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