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Discussione: Tessera del tifoso

  1. #1
    Uragano L'avatar di Alex_87
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    Predefinito Tessera del tifoso

    dal prossimo anno diventa obbligatoria (purtroppo) per tutte le società di calcio professionistiche

    come si stanno organizzando i tifosi e le società nelle vostre città??

    discutiamone qui


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  2. #2
    Uragano L'avatar di Alex_87
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    ecco intanto la lettera di una tifosa sampdoriana a riguardo della tessera del tifoso che rende bene l'idea sull'inutilità di quest'ultima

    La Samp card, conosciuta dagli amici come Tessera del tifoso, è la nuova invenzione del ministero dell’interno italiano per togliere la violenza dal mondo del calcio. Tale tessera infatti dà la possibilità di entrare prima allo stadio, senza fare file ai tornelli e avendo quindi una corsia preferenziale, di poter partecipare alle trasferte nel settore ospiti, anche laddove il casms ha imposto restrizioni, dà inoltre modo di accumulare punti e vantaggi vari, nel nostro caso sottoscrivendo anche la tessera “erg più”, per avere prezzi scontati e opportunità uniche al mondo. Insomma, tutte cose che hanno a che fare con la violenza, mi pare, no?

    Se sottoscrivi la tessera del tifoso, dichiari alla questura, sì sì, ho detto questura, di essere ufficialmente un tifoso della squadra che vai a vedere, non sei stato soggetto a daspo e intendi concedere i tuoi dati sensibili (quindi oltre a quelli sull’identità, l’indirizzo dell’abitazione, una tua fotografia e via dicendo) proprio alla questura per poi avere il nulla osta per entrare allo stadio. Quindi è come se volessi avere un terzo documento d’identità dopo la carta d’identità e la patente di guida.

    Ecco che quindi le correnti di pensiero si dividono : io sono una persona brava, io non ho mai picchiato nessuno, vado allo stadio la domenica e mi diverto. Faccio la tessera del tifoso perché non ho niente da nascondere. Chissà in quanti l’avranno pensato, sono sicura che se si potesse fare un conteggio vecchia maniera, con le mani alzate, ce ne sarebbero veramente tante. Ma c’è anche chi pensa, come me per esempio, che la tessera del tifoso sia l’ennesimo modo per togliere definitivamente i tifosi, sempre definiti Ultras dagli amici, dal mondo del calcio, una mossa per schedarci tutti, per avere ancora più dati a riguardo, come se andare allo stadio fosse un reato gravissimo, e come se andarci senza tessera fosse sinonimo di persona criminale.

    Dato che vivo la Sampdoria da lontano, per capirci qualcosa di più su questa tessera del tifoso, mi sono messa a cercare informazioni varie sui siti doriani. Di pensieri ne ho letti tanti, ho visto ciò che hanno detto i gruppi della Sud a riguardo, ho letto in giro nei forum cosa si pensa di fare con questa tessera, però ho notato che in tanti hanno le idee confuse, perchè il bivio che ci troviamo di fronte è questo: fare la tessera quindi poter entrare allo stadio sempre ma vedere una sud un po’ più vuota, oppure non fare la tessera per rispettare la mia dignità e la mia libertà di cittadino italiano innamorato del calcio con la voglia di andare allo stadio quando voglio, vestito come mi piace, senza dover dare ulteriori dati alla società, ma soprattutto, senza dover chiedere il permesso alla questura per andare a tifare per i miei colori preferiti?

    Ci sono mille motivi che spingono una persona a fare questa tessera, tra cui anche quelli economici: l'acquisto di biglietti singoli, partita per partita, svuota letteralmente i portafogli dei tifosi, ma ci sono anche quei motivi che magari in tanti comprendiamo, come per esempio la volontà di non voler rinunciare a qualcosa di grande come l'amore per la Sampdoria. Io penso ai ragazzi che muovono i loro primi passi allo stadio di questi tempi, a loro cosa rimane di questo calcio malato?

    Io ho la fortuna, dall’alto dei miei 20 anni, di aver vissuto un po’ di calcio “normale”, quello in cui entravi allo stadio col biglietto semplice e non nominale, quando non c’erano tornelli, quando potevi portare striscioni senza chiedere permessi, quando fare una coreografia allo stadio non era sinonimo di richiesta alla questura, ma se penso a ciò che stiamo lasciando a chi è più piccolo di me, mi viene solamente il voltastomaco.

    Insomma, i gruppi della sud hanno preso, chi più chi meno, la loro decisione e alla fine anche io, pur con un magone allo stomaco incredibile, pur con tanta tristezza nel cuore, pur con le lacrime agli occhi sono abbastanza convinta: non farò la tessera del tifoso. Dall’anno prossimo il mio abbonamento ( nonostante sia distante da Genova di più di 200 km sono abbonata da due anni) non sarà rinnovato.

    Lo potrà usare qualcuno che magari deciderà di fare la tessera del tifoso pensando che sia l’innovazione del secolo, credendo che farsi schedare dalla questura nel 2010 sia una cosa normale, al passo coi tempi. Vedrò la Sampdoria col cannocchiale, metterò piede in uno stadio solo se ci riuscirò, senza tessera del tifoso con me, continuerò ad amare quei colori per tutta la vita, ma no, io non mi faccio schedare da nessuno, specie se devo entrare in un luogo pubblico come lo stadio. Essendo poi distante, sono sicura che avrò molte più difficoltà di chi vive in Liguria perchè basterà una semplice decisione del casms di vendere i biglietti, anche senza tessera del tifoso, solo per i residenti nella regione, che io e tanti altri tifosi forestieri come me, saremo fregati.

    Io sono nata libera, sono cresciuta libera, e non voglio farmi ingabbiare nell’unica vera grande passione che ho, quella per i nostri colori magici.

    Rispettando, comunque, la decisione di ogni tifoso sampdoriano che faccia o non faccia la tessera del tifoso, auguro a tutti voi un buon derby e una buona continuazione di campionato.


    Tratto da Sampdoria news di Cinzia Risaliti !!!


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  3. #3
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    ecco un po di posizioni degli ultras di varie squadre

    ULTRAS TITO CUCCHIARONI

    NOI LA TESSERA NON LA FACCIAMO!

    Poche sentite parole indicano la strada che noi Ultras Tito Cucchiaroni, al seguito della Sampdoria da oltre 40 anni, abbiamo preso con decisione unanime. Rifiutiamo la tessera in quanto strumento di schedatura a pagamento, che opera una distinzione tra tifosi buoni e cattivi dando in ogni caso alle questure carta bianca per provvedimenti restrittivi della libertà personale anche a chi non ha subito condanne definitive e perchè contribuirà a svuotare ancora di più gli stadi italiani. Mai altro argomento aveva messo d'accordo tutti i ragazzi che militano nel gruppo. Dopo le numerose manifestazioni di dissenso non potevamo che scegliere la linea della coerenza, fedeli alle nostre idee. Sappiamo bene cosa significa tutto cio: nell'immediato rinunciare al nostro abbonamento di Gradinata Sud, chi dopo venti, chi dopo trenta, chi dopo quarant'anni e più. Nel futuro un modo nuovo di vivere lo stadio, un modo diverso che il nostro infinito amore per la Sampdoria saprà comunque rendere unico come unica è stata la Sud fino ad oggi. Avete capito bene, noi non ci pieghiamo, ma non molliamo e anzi rilanciamo. Andremo avanti a modo nostro, da sampdoriani, statene certi. A chi ci ha sempre seguito diciamo: vi vogliamo ancora al nostro fianco, abbiamo ancora tanto da dare, da ricevere e soprattutto da divertirci insieme. Quindi... non fate la tessera! A tutti gli altri tifosi sampdoriani chiediamo il rispetto che meritano le decisioni importanti come questa, perchè sempre abbiamo voluto il bene del Doria, sempre l'abbiamo difeso anteponendolo a tutto.
    A tutti diamo appuntamento prossimamente per un'iniziativa comune durante la quale condivideremo le azioni per il prossimo futuro.
    Per la Sampdoria...
    Ultras Tito Cucchiaroni


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  4. #4
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    ULTRAS CATANIA


    gli ultras rossazzurri attraverso una lettera apparsa sul quotidiano “La Sicilia” che pubblichiamo integralmente:

    “Lo spettacolo del calcio siamo noi. Certi giorni vorresti non arrivassero mai, ma dopo circa un anno di pressione mediatica è arrivato il momento della tessera del tifoso. Per molti ma non per tutti questa tessera rappresenta oggi un ulteriore passo avanti verso un calcio ormai contaminato dal business. Coscienti del fatto che non riusciremo a fermarli è nostro dovere far si che tutto il popolo rosso azzurro sappia a cosa va incontro nell’aderire a questo nuovo progetto della tessera. Ci preme precisare che la nostra protesta non è assolutamente rivolta alla Società Calcio Catania ma bensì a chi dal palazzo impartisce ordini guardando solo all’aspetto finanziario delle cose. La tessera del tifoso non è altro che una semplicissima e banalissima carta di credito che da semplici abbonati ci trasformerà in correntisti di una banca. Non è ancora chiaro quale siano per i tifosi i vantaggi di questa tessera ma è altresì chiarissimo che porterà tantissimi soldi nelle casse della Figc. Eravamo già tutti schedati, biglietti nominativi o abbonamenti e ora? Qual è il vero scopo della tessera? Semplicemente si vogliono liberare di chi da sempre fa il tifo a Catania. Infatti chi di sicuro non potrà e non aderirà a questa nuova iniziativa saranno proprio tutti quelli che la domenica cantano e colorano le curve del Massimino. Un’ulteriore sconfitta della libertà personale, tutti costretti ad auto schedarsi bimbi compresi.

    Ecco in breve cosa accadrà ai possessori della tessera: 1) Potranno seguire la propria squadra in trasferta nei settori ospiti dello stadio. NON E’ COSI’: sarà sempre l’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive a decidere (vedi Genoa-Milan, vietata anche ai possessori della tessera). 2) Potranno usufruire di vie d’accesso preferenziali ed evitare i controlli ai varchi, per acquistare i biglietti anche al posto del documento d’identità. NON E’ VERO che potrete evitare i controlli ai varchi, se leggete infatti il modulo che vi faranno sottoscrivere, si legge chiaramente che prima di tutto per usufruire dei varchi preferenziali bisogna aspettare che li costruiscano, e comunque il possesso della tessera non esclude i controlli ai varchi. 3) Si favorirà il ritorno delle famiglie allo stadio. Ma come faranno a dare la tessera del tifoso a un bambino (dai 7 ai 14 anni), se non possiede nemmeno un documento d’identità?! Ricordiamo che sarà sempre possibile acquistare i biglietti delle singole partite pur non essendo in possesso della tessera del tifoso. Questo è ciò che faremo noi!

    Con questo comunicato gli ultras che da sempre hanno sostenuto la maglia rossazzurra nella buona e nella cattiva sorte, dai campi in terra battuta a oggi, da «90° Minuto» di Valenti a «Controcampo», con non pochi sacrifici e senza alcun tipo di interesse né tornaconto, ma solo per passione e per amore incondizionato della nostra amata città, intendono ribadire il loro NO assoluto a questa tessera, ultimo tassello di un progetto di assurda repressione mirata ad eliminare il nostro movimento fatto di pura passione e sentimenti veri. Non si chiede il permesso per essere liberi…

    Ultras uniti Catania“.


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  5. #5
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    09/05/2010 Comunicato Curva Nord Cosenza Ultras

    La stagione 2010-2011 sarà quella dell’entrata in vigore della Tessera del Tifoso. Lo strumento voluto fortemente dal Ministro Maroni in teoria vuole eliminare la violenza dagli stadi ma in pratica, va a ghettizzare chi ha già pagato “reati da stadio”, vietando l’ingresso ai tifosi per assistere ad eventi sportivi anche se liberi da qualunque pendenza giuridica, e lucrando sulla passione degli stessi. E’ inutile dire che la Curva Nord Cosenza Ultras non sottoscriverà nessun strumento repressivo e anticostituzionale. La battaglia contro la tessera è iniziata da tempo, quando in occasione di Cosenza- Isola Liri, campionato di serie C2 2008-2009, è stato esposto lo striscione “NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO” passando per le iniziative di questa stagione che ci hanno portato, nostro malgrado, a non sottoscrivere l’abbonamento di curva catena.

    Successivamente siamo rimasti fuori gli stadi, per quasi tutto il girone d’andata, perché credevamo e crediamo che la lotta deve essere fatta sulversante economico oltre che su quello giuridico.

    In occasione della gara interna, di domenica 9 maggio 2010, tra Cosenza e Taranto, la Curva Catena giocherà “la sua partita dell’orgoglio” contro chi vorrebbe vederci morti e senza un Ideale, allineati ad una logica fatta di compromessi e interessi. Il nostro ideale Ultras fatto di colore, passione e aggregazione sarà il grido contro questa Tessera del Tifoso e contro chi travestito da tutore dell’ordine semina una feroce repressione.

    Noi siamo più vivi che mai, uniti e pronti a difendere il nostro Ideale. Il pensiero non viene né arrestato né diffidato, ma vive e si nutre giornalmente senza paura di subire altri atti infami.

    Il Gruppo comunica inoltre che anche per il prossimo anno, stagione2010-2011, non sottoscriverà alcun abbonamento per combattere lo strumento anticostituzionale della Tessera.

    Se ci togliete dagli Stadi, ci troverete per strada o in altri luoghi, perché: “verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte. Voi non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo”. Una canzone del maggio che vale per tutto l’anno.

    Curva Nord Cosenza Ultras


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  6. #6
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    ULTRAS CREMONESE
    NOI NON CI TESSERIAMO

    SIAMO CONTRARI AI COMUNICATI DA SEMPRE, MA IN QUESTO CASO CREDIAMO CHE USCIRE DAI NOSTRI PARAMETRI SIA DOVEROSO, COSI’ COM’E’ DOVEROSO INFORMARE IL MONDO ULTRAS, LA NOSTRA TIFOSERIA, LA NOSTRA SOCIETA’ E CHI VUOLE DISTRUGGERCI ( STO GIRO IL SIGNOR MARONI, MA PRIMA DI LUI ALTRI) CHE NON CI PIEGHIAMO, NON FAREMO LA TESSERA DEL TIFOSO E NON FAREMO NESSUN ABBONAMENTO ALLA CREMO.
    E’ GIUNTA L’ORA DELLA RESA DEI CONTI, VEDREMO CHI E QUANTI OSERANNO SFIDARE LO STATO, VEDREMO CHI E QUANTI SONO STATI NEMICI FIERI O AMICI FINTI, ADESSO NON CONTANO PIU’ SOLO I COLORI DIVERSI, ADESSO CONTANO GLI IDEALI, IL RICORDO, LE FERITE, IL CUORE, GLI AMICI E IL SENSO VERO DI APPARTENERE A QUALCOSA DI INCREDIBILE E DI AVER AVUTO LA FORTUNA DI FARNE PARTE, UN MONDO CON LE SUE CONTRADDIZIONI UNICO E INSPIEGABILE, E NON SARA’ CERTO UNA TESSERA DI m***a A FARLO FINIRE MISERAMENTE.
    CI PIACE PENSARE CHE TUTTI NON SI ADEGUERANNO A QUESTA SCHIFEZZA, MA CI SEMBRA SOLO UN UTOPIA, VISTO COSA SUCCEDE IN CERTI STADI, DOVE LA GENTE SI VENDE SOLO PER POTER PRESENZIARE SPETTATORI INERMI, NOI COME GRUPPO VOGLIAMO CONTINUARE AD ESSERE PADRONI DI NOI STESSI, PER QUESTO INIZIEREMO UN NUOVO CORSO, TORNANDO A RITROSO NEGLI ANNI, GLI STESSI ANNI CHE SONO STATI E SARANNO SEMPRE…I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA.

    NOI NON CI TESSERIAMO.
    CREMONA 20.05.2010

    UCR 1999


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  7. #7
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    BOYS PARMA
    IL TIFO LIBERO NON SI TESSERA

    noi Boys NON faremo la Tessera del tifoso

    Per entrare allo stadio non chiederemo nessun permesso, né alla Società, né alla Questura, né a Maroni; non sottoscriveremo nessuna carta di credito, e non ci consegneremo nelle mani delle Società di calcio. Se il Parma Calcio adotterà la Tessera del tifoso e la renderà obbligatoria per comprare l'abbonamento:

    noi NON faremo l'abbonamento per la stagione 2010/2011

    Invitiamo, chi la pensa come noi e si sente tifoso e non cliente, a fare lo stesso. Questa è l'unica cosa che possiamo fare, ed è l'unica cosa da fare per lanciare un segnale forte nei confronti di chi questa Tessera vuole imporla. La nostra passione è grande, da sempre. Una passione che abbiamo dimostrato con i fatti, seguendo e sostenendo il Parma in ogni città e in ogni situazione, dal 1977. Ma per passione, si può rinunciare alla propria natura e alla propria dignità? Noi crediamo di no. Queste politiche repressive e speculative stravolgono un rapporto, trasformandolo da libero e passionale a sottomesso e commerciale. Da tifosi a clienti: ecco, a noi questo nuovo tipo di rapporto non interessa. Politici (con Maroni in testa) e Società di calcio, attraverso la Tessera e grazie alle leggi e norme speciali che negli anni si sono confezionate (con la scusa della "sicurezza"), mirano ad avere sui tifosi un potere praticamente assoluto: chi gli romperà le scatole (su temi a loro cari, soprattutto economici) potrà essere messo fuori. Un modo per censurare o per indurre all'autocensura, non i singoli (chi protesta individualmente non riesce a farsi sentire, e quindi non disturba) ma i Gruppi liberi. Ci vogliono zitti, o pronti a tifare a comando, seduti, possibilmente con le tasche piene di euro da spendere. Vogliono colpire i Gruppi organizzati, il tifo libero, ultras e non. Puntano a far tesserare il tifoso-cliente alla Società, per allontanarlo dalle Associazioni di tifosi, a cui si tesserava tradizionalmente. Ricordando che non c'è alcuna legge dello Stato che impone la Tessera del Tifoso, chiediamo al Parma FC di non farla, e in ogni caso di non usarla per discriminare chi non la farà. Lo stadio non deve essere usato per fare selezione, ma per favorire la libera partecipazione popolare allo sport da sempre più seguito in Italia. Se non ci sarà sostanzialmente impedito, continueremo a seguire il Parma senza Tessera, finché potremo, ogni volta che ci sarà possibile, sostenendolo come abbiamo sempre fatto, dicendo la nostra, anche quando sgradita ai potenti. Acquisteremo i biglietti per le singole partite, sia in casa che in trasferta, anche se saremo costretti ad andare in settori diversi da quello riservato agli "ospiti". Invitiamo tutti quelli che non faranno la Tessera del Tifoso a seguirci e sostenerci. Vogliamo continuare a portare avanti i nostri valori e il nostro tifo: insieme possiamo farcela. Forse siamo ad un bivio storico. Ancora prima di sapere esattamente cosa ci aspetterà, abbiamo già fatto la nostra scelta: rimanere noi stessi, sempre e comunque. Non ci avranno mai come vogliono loro. Se ne avete la forza: seguiteci. Altrimenti, rispettateci, come noi rispetteremo voi.


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  8. #8
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    COMUNICATO UFFICIALE CURVA SUD ROMA

    In seguito all’ufficializzazione da parte dell’AS Roma del programma “Privilege Card” (comunemente conosciuta come “Tessera del Tifoso”), i gruppi della Curva Sud rendono nota la loro più ferma opposizione a questo scellerato progetto meramente economico.
    Ciò non significa però che che la passione ed il calore che sempre hanno contraddistinto la Curva Sud verranno mai meno: ove possibile sentirete parlare ancora di noi.
    Sempre presenti mai fidelizzati.


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  9. #9
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    CURVA ANDREA COSTA BOLOGNA


    Alla tessera del tifoso la curva Andrea Costa risponde con un no compatto.
    Mancano pochi giorni al via della campagna abbonamenti del Bologna, e già si profilano le prime grane. Perché, come noto, da quest' anno una carta magnetica sostituirà l' abbonamento.
    Senza, le sottoscrizioni non saranno più possibili.
    Ma la tifoseria organizzata non ne vuol sapere, e il rischio che il Bfc corre è che la campagna venga disertata dallo zoccolo duro.

    Nessuna alternativa, così ha voluto il Ministero dell' Interno, e le società calcistiche, obtorto collo, si son dovute adeguare.
    La tessera è stata concepita come uno strumento di fidelizzazione e ha la forma di una carta di credito: per ottenerla il tifoso dovrà comunicare i dati personali al proprio club, che li girerà alla Questura di competenza.
    Se negli ultimi cinque anni non avrà avuto condanne per reati da stadio, arriverà il placet.

    L' operazione, che dovrebbe durare in tutto una quarantina di giorni, farà in modo che il possessore della carta non sia soggetto alle restrizioni sulla vendita dei biglietti, in casa e trasferta, e abbia ingressi agevolati allo stadio.
    Stando a chi l' ha voluta, dovrebbero aumentare gli standard di sicurezza negli stadi, giacché la tessera esclude i soggetti sottoposti a "daspo" degli ultimi cinque anni.
    Coloro cioè che non possono più frequentare lo stadio.

    I tifosi del Bologna, però, la pensano diversamente.
    E minacciano di non sottoscrivere l' abbonamento.
    Niente soldi anticipati per il club rossoblù, almeno non dalla curva.

    Il tradizionale apporto non verrà comunque meno, perché ogni membro dei gruppi dell' Andrea Costa comprerà il biglietto di volta in volta.
    Gli ultras non ne fanno certo una questione di soldi. Contestano piuttosto il sistema.
    «Il nostro attaccamento lo dimostriamo anche senza carta di credito - fa sapere un rappresentante della curva -, e poi chi dice che la sicurezza negli stadi aumenterà?».

    Il problema riguarda le trasferte.
    «Andremo a comprare il biglietto sul posto, e decideremo di volta in volta in che settore andare, sistemandoci dove ci sarà posto».
    Non convince nemmeno il microchip che caratterizzerà la carta: s' avvale della tecnologia Rfid, un sistema mnemonico senza fili usato per identificare e registrare il profilo e la posizione di oggetti, animali e persone. In pratica, con la tessera in tasca, un satellite saprà sempre dove si trova il suo possessore. E alcuni legali del mondo ultras già parlano di schedatura preventiva


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  10. #10
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    Predefinito Re: Tessera del tifoso

    questa la lettera di un avvocato leccese a riguardo

    Tessera del tifoso stumento di fidelizzazione o di limitazione della libertà?

    Ciò premesso, affrontiamo quella che in tutte le curve italiane considerano lo strumento destinato a distruggere il tifo in curva. Cos’è la Tessera del tifoso: un sistema di fidelizzazione di massa o uno strumento di limitazione della libertà di tifare?

    C’è chi afferma (la maggioranza dei tifosi da stadio) “nulla di male fare, paura non avere”, quasi giustificando e recependo supinamente la tessera e i risvolti da dietro le quinte che si celano dietro la sua applicazione.

    C’è chi invece (la minoranza “pensante”) è certa che la tessera sia una vera e propria “trappola” per monitorare la persona, limitarne i movimenti e condizionarne le scelte attraverso lo spauracchio della cosiddetta “black list”, cioè la lista nera che, precludendo la possibilità di acquisizione della tessera, di fatto impedisce l’abbonamento (e con il caro prezzi è un bel vedere…) e l’accesso nel settore ospiti in trasferta (la fine dell’essere ultras).

    Sul sito dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive c'è la descrizione della tessera del tifoso: “È uno strumento di fidelizzazione che identifica i tifosi di un club o della Nazionale. Il rapporto che si instaura con la società sportiva è analogo a quello che ormai il mondo commerciale pone in essere quotidianamente coi suoi migliori clienti quando vende i propri prodotti. Tutti i dati personali comunicati dai tifosi sono conservati solo dalle società sportive e utilizzati (nel rispetto della legge sulla privacy) per promuovere tutte le attività e le agevolazioni offerte ai propri clienti (convenzioni con aziende di trasporto e di ristoro, corsie dedicate, borsellino elettronico e molto altro)”.

    L’iter legislativo è stato schizofrenico e solo negli ultimi tempi si è giunti, sia pure senza normarne l’ingresso , all’introduzione della tessera del tifoso. Badate bene che a sostegno di tale introduzione della tessera non vi è una legge, un decreto legge, un decreto legislativo o qualsiasi atto avente forza cogente di legge, ma, a mio parere illegittimamente, si è aggirato il sistema di formazione legislativo (tanto per intenderci in Parlamento si sarebbero incontrate resistenze bipartisan) e ci si affidati ad uno strumento anomalo quale è una circolare amministrativa (la numero 555 del 14 agosto 2009 ) con la quale il signor ministro degli Interni Roberto Maroni dà “disposizioni ai Prefetti e Questori che, sentitisi tra di loro, sono INVITATI ad attuare ogni consentita attività di coordinamento, anche con il coinvolgimento delle società sportive, al fine di promuovere le attività descritte in sede di condivisioni di strategie e obiettivi comuni”.

    In buona sostanza, l’Us Lecce SpA, se sol lo volesse, potrebbe non aderire, senza incorrere in sanzioni di alcun tipo, a promuovere le strategie di Maroni dimostrando di voler essere al fianco dei tifosi giallorossi. Pura utopia direte voi. E sono d’accordo.

    Qual è stato l’iter che ha portato oggi alla vigilia dell’introduzione della tessera? Il 23 aprile 2008 ed il 31 ottobre 2008, con due determinazioni dell'Osservatorio Nazionale Manifestazioni Sportive, viene lanciata la campagna sulla Tessera del tifoso. L'articolo che, di fatto, istituisce la Tessera del tifoso all'interno della Legge Amato è l’art. 9 L. 41/2007, ma vi sono importanti spunti applicativi anche nelle determinazioni Osservatorio del 23 aprile 2008 e del 31 ottobre 2008.

    Dal tenore letterale delle norme e delle regolamentazioni si ricava che: un tifoso, raggiunto da Daspo della durata di un anno nel lontano 1991 e regolarmente scontato, non può, oggi, acquistare la Tessera del tifoso, come anche i tifosi daspati in passato e che hanno vinto il ricorso al Tar con conseguente annullamento del divieto d'accesso allo stadio, ed anche coloro i quali hanno avuto una sentenza di condanna di primo grado ma poi sono stati assolti dalla Corte d'Appello o dalla Corte di Cassazione. Quali scopi si prefigge Maroni?

    La tessera, quindi, servirebbe a seguire in trasferta la propria squadra ed entrare nei settori “ospiti” dello stadio, ma anche a usufruire di vie di accesso preferenziali ed evitare i controlli ai varchi, per acquistare i biglietti anche al posto del documento d’identità. Molti club la utilizzeranno anche per marketing.

    Sarà sempre l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive a decidere se una persona, anche se in possesso della tessera del tifoso, potrà seguire la propria squadra in un incontro giudicato "a rischio" dallo stesso Osservatorio. Occorre compilare un modulo e consegnare le foto. Ovviamente, il richiedente, non deve essere stato sottoposto a Daspo, a misure di restrizione, o essere stato condannato negli ultimi 5 anni per reati da stadio.

    La tessera: chi può averla e chi no…

    Proviamo a p***i degli interrogativi e a dare risposte serene e sincere. Una persona sottoposta a Daspo nel 1990, può averla? Sembrerebbe di no, visto che dicono “non deve essere stato sottoposto a Daspo”. Più avanti si scriverà qualcosa di diverso.

    Se sono stato condannato nel 2006, quattro anni fa, per un reato da stadio (tipo: aver scavalcato un vetro) a una multa di 800 euro, e per lo stesso fatto ho scontato già la diffida data dal Questore, oltre ad aver pagato la multa, posso avere la tessera del tifoso? No. Se invece di aver commesso un reato da stadio ho rapinato una banca a mano armata e mi hanno condannato a due anni con la pena sospesa, posso avere la tessera del tifoso? Sì.

    Qual è la ragione logica per la quale non posso avere la tessera del tifoso se il Questore non mi ritiene più pericoloso, visto che la diffida l'ho già scontata e la mia pena l'ho pagata? Non ho risposta…

    Pertanto non potranno sottoscrivere ad esempio la “Samp card”, la Tessera del Tifoso del Modena F.C., “Roma Club Privilege” coloro i quali siano stati denunciati o condannati con sentenza non definitiva ovvero che si siano resi responsabili della violazione del regolamento d'uso dell'impianto (ad esempio chi si siede sugli scalini, chi guarda la partita in piedi, chi si siede su un seggiolino non corrispondente al biglietto, chi sporca la struttura, chi beve un po' di più etc...).

    Non potranno sottoscrivere la “Robur Senese” coloro i quali si siano resi responsabili della violazione del regolamento d'uso dell'impianto, non potranno sottoscrivere la Tessera del Tifoso del Varese che “sono stati destinatari di Daspo” in passato o condannati con sentenza non definitiva; nel modello di adesione al programma visibile presso il sito del Ministero dell'Interno, che dovrebbe rappresentare la sintesi attuale delle modifiche verbali e scritte garantite dal Min. Maroni, si legge che non potranno sottoscrivere la Tessera del Tifoso coloro i quali siano stati denunciati o condannati con sentenza non definitiva ovvero che si siano resi responsabili della violazione del regolamento d'uso dell'impianto

    Dovete sapere, ancora, che la violazione del regolamento d’uso dell’impianto non cade in prescrizione quindi potenzialmente un fatto (posto non rispettato in curva ove non vi sono nemmeno i numeri sui seggiolini) accaduto il giorno dopo l’entrata in vigore della normativa vigente (per esempio tre anni fa) potrebbe essere fonte e causa di esclusione del possesso della tessera.

    Va da sé che se Tizio e Caio sbagliano posto e si siedono in una seggiola diversa dal posto assegnato e comprovato dal ticket d’ingresso, potrebbero subire sorte diversa a secondo se Tizio va in Curva Nord mentre Caio va in Tribuna Centrale ove spesso gli occhi dei controllori sono meno accorti…

    Sarebbe bello sapere cosa potrà fare e quale sorte spetterà al tifoso leccese…

    Ma come funziona questo sistema?

    Ma cosa è la Tessera del Tifoso? Ad esempio la AS Roma Club Privilege è un volgare bancomat ricaricabile, frutto di un accordo tra la Roma, la Lottomatica (che utilizza il circuito la Visa) e non si sa chi altri. Versate dei soldi e caricate la tessera, che si può utilizzare per acquistare sia l'abbonamento, sia i biglietti per le partite sia, come ogni bancomat, altri beni e servizi. E' strutturata con la tecnologia Rfid.

    Cos’è la tecnologia Rfid ?: L'acronimo Rfid che verrà utilizzato per la AS Roma Club Privilege sta per Radio Frequenza Identificazione a Distanza. Le tessere che il Ministero dell'Interno vuole sono dei chip che grazie alla piattaforma telematica della Telecom saranno in grado di tracciare i suoi possessori ovunque. Questo accadrà se il sistema Rfid sarà di tipo “attivo” e non “passivo”, cosa non spiegata dal Ministero dell'Interno.

    In ambito industriale e logistico, questa tecnologia è usata per marchiare le mandrie e tracciare le merci durante i viaggi. Cosa trasmette questo chip? I nostri dati, chi siamo, e tutto quello che il Ministero in realtà voglia metterci dentro. E' praticamente un sistema antiterrorismo. Nella grande distribuzione viene già usata per identificare le merci in transito o per effettuare inventari in pochi secondi. Il museo di Rotterdam ad esempio li usa per proteggere i suoi quadri mentre negli Stati Uniti milioni di animali domestici possono essere identificati grazie ai Taf-Rfid. Sono nate addirittura delle società che impiantano gli Rfid nelle persone per far sì che queste siano riconosciute dai propri sistemi di allarme o dalla propria auto senza bisogno di usare codici o chiavi di accesso.

    Attorno al Rfid è nato quasi immediatamente un consorzio di aziende e università (l'Aauto-Id Center) che si è posto come obiettivo (forse un po’ troppo sfidante) di marchiare con Rfid tutti gli oggetti prodotti nel mondo in modo da poterne controllare il ciclo di vita online. Sarebbe quindi possibile (almeno teoricamente) sapere in tempo reale la posizione di un qualsiasi oggetto prodotto. Questa idea ovviamente ha portato alla ribalta il problema della privacy. Se ad esempio acquisto un’automobile marcata con Rfid, qualcuno potrà controllare l'automobile ma in pratica sta controllando anche me visto che sono io ad usarla. Potrebbe quindi sapere dove abito, dove lavoro, quali sono i miei orari e tanto altro ancora. Alcune associazioni di consumatori hanno alzato un po’ la voce in merito e nel 2003 l'Auto Id Center si è sciolto. Di fatto però il progetto è allo studio in altre aziende e quindi... staremo a vedere se in futuro avremo a che fare con un nuovo “Grande fratello”.

    Ad un tanto si aggiungano gli sconti/agevolazioni previste dal programma originario. Così dal sito del ministero degli Interni: “è favorita la concessione di facilitazioni, privilegi e/o benefici da parte delle società (accumulo punti, diritto di prelazione per l'acquisto di biglietti, convenzioni con altre società private come Ferrovie dello Stato, Autogrill etc...)”. In sostanza all'Autogrill se pago il panino in contanti avrò un prezzo, se lo pago con la magica tessera ricaricabile avrò uno sconto. E tutti sapranno che mi sono fermato in quell'Autogrill.

    Una battaglia per la libertà individuale e collettiva

    La battaglia contro la tessera del tifoso è una battaglia per la libertà individuale e collettiva che riguarda tutti, anche coloro che non hanno mai messo piede allo stadio. In questi anni abbiamo imparato con le nostre esperienze di strada, di vita, di curva, che quando una norma liberticida viene utilizzata per discriminare un tifoso o un gruppo di curva, questa norma diventa una norma generale che restringe le libertà di tutti all'interno della società. Dobbiamo far aprire gli occhi, dobbiamo parlare un linguaggio all'opinione pubblica, per renderla consapevole che questa è una battaglia che riguarda tutti.

    La Tessera del tifoso è incostituzionale e rappresenta una pericolosa schedatura di massa. Ed infatti l’art. 9 della legge 41/2007 dice “che non sono stati sottoposti a Daspo” e, come sapete, non parla di condanne da stadio negli ultimi 5 anni ma solo di “condanne da stadio”. Si ha la situazione per cui verrebbero esclusi dalla possibilità di avere la tessera del tifoso, tutti quei soggetti che hanno avuto condanne (anche non definitive) per “reati da stadio” e che nel corso della vita hanno ricevuto un Daspo, anche se scontato.

    Da ricordare che il Daspo non è una condanna (perché non è preceduto da alcun processo, né da alcun giudizio) ma una misura preventiva, decisa arbitrariamente dal Questore. Una misura che, limitando la libertà personale senza bisogno di prove e processo, viola, di per sé, i diritti civili della persona. Alla diffida talvolta segue un processo, che il più delle volte proscioglie gli imputati perché troppo spesso diffidati senza prove. Ebbene, anche queste persone, dichiarate innocenti dallo Stato e che hanno scontato ingiustamente una diffida o una parte rilevante d’essa, non potrebbero avere accesso allo stadio, perché l’art. 9 della Legge non fa differenze tra innocenti e colpevoli (tra quelli che arrivano ad avere un processo), fondandosi sull’esser stati “destinatari” del Daspo.

    Tenuto conto quindi che in pratica tale normativa trasformerebbe una misura preventiva (illegittima) in condanna definitiva a vita (il che è anche anticostituzionale). Considerato altresì che tale Tessera può essere considerata come uno strumento volto anche all’identificazione commerciale; uno strumento per speculare sui tifosi ufficiali, ma anche occasionali, che rifiutando la tessera, non avranno accesso allo stadio e che per vedere la partita avranno solo il digitale o il satellite a pagamento.

    Pertanto si dovrebbe richiedere una modifica radicale, se non proprio una cancellazione, dei provvedimenti che prevedono la tessera del tifoso, ribadendo, nel contempo, il suo impegno e appoggio per tutte le iniziative volte a contrastare violenza e razzismo anche sui terreni di gioco.

    Se l’Us Lecce opponesse rifiuto all’adozione della tessera si eviterebbe che il Popolo Giallorosso possa essere limitato nella propria libertà di spostamento. Si eviterebbe che al Popolo Giallorosso possa essere impedito di andare in trasferta nel settore ospiti. Sarebbero “colpiti” soprattutto, a parte il cuore pulsante ultras al seguito da Lecce, anche tutti coloro (studenti e lavoratori emigrati) che uniti, insieme agli altri in un unico settore, si sentono al sicuro nelle pericolose trasferte in giro per l’Italia.

    Sapete quale scenario si prospetterà ?

    Una parte (esigua) in un qualsiasi settore dello stadio a stretto contatto di gomito con i tifosi avversari, un'altra (altrettanto esigua) nel settore ospiti, la stragrande maggioranza davanti alle tv.

    Ergo, la morte del tifo in trasferta, già duramente sbiadito dalla mancanza di colore, al seguito del Lecce e quindi la fine di un’aggregazione social-popolare che ogni 15 giorni si ritrovava come per incanto avvinta da passione, emozione, entusiasmo per due colori. Stop quindi alla voglia di tifare e gioire insieme. E' in atto una svolta che potrà portare a un ridimensionamento del tifo organizzato, per lo meno quello che personalmente reputo sano, e a un rimescolamento del tifo disorganizzato.

    Di conseguenza, coloro che decideranno di non seguire più la squadra in trasferta perderanno stimoli anche per organizzare il tifo in casa soprattutto in costanza di caro-prezzi , repressione e limitazioni all’accesso allo stadio.

    Vi è di più. Se, come sembra, condicio sine qua non al rilascio dell’abbonamento sarà la tessera del tifoso, curioso sarà constatare quanti ragazzi dei ceti meno abbienti avranno la possibilità economica di pagare ogni singolo biglietto ai prezzi stabiliti per la serie A. Il risultato scontato sarà un decremento della parte di tifoseria più attaccata alla maglia in favore di altri fattori che nulla hanno a che vedere con il tifo. Nulla aggiungo al fatto che la tessera oltre ad uno strumento di schedatura costituirà una fonte di guadagno per le multinazionali, istituti bancari e imprese legate a questo o quel personaggio politico noto…

    Nulla aggiungo al fatto che la tessera costituirà anche uno strumento subdolo di controllo, monitoraggio ed identificazione del singolo e della massa, tipico da regime, che un tifoso non potrà accettare. Sarebbe bello sapere se il Lecce calcio intende comunicare ai propri tifosi quali intenzioni ha in ordine all’applicazione della tessera del tifoso.

    Infine sappiate che in tanti si sono mossi contro questo progetto liberticida: esperti in diritto quali i miei colleghi Lorenzo Contucci e Giovanni Adami, giornalisti come Martucci e Padovan, uomini di calcio come Lippi, Zamparini, Cairo, Cellino , calciatori come Totti , De Rossi e Palombo.

    Comunque vada chi ha lottato potrà sperare che si eviti il paradosso che al tuo fianco potrà sedere allo stadio un rapinatore o pedofilo o violentatore indagato a piede libero o che ha scontato la propria pena mentre non lo potrà fare chi ha acceso un fumogeno o ha posto il suo posteriore in un posto diverso da quello assegnatogli dal biglietto (nominale, come la tessera….) e che ha subito una multa per la violazione del regolamento d’uso dell’impianto sportivo o chi è stato attinto da Daspo che, lo sanno tutti, soprattutto a Lecce, viene comminato per la durata da 3 a 5 anni e viene scontato senza potersi difendere in un processo penale perché destinato alla prescrizione nella maggior parte dei casi. Io non mi tessero e non ci vado più allo stadio da oltre un anno. Perché avevo capito tutto. Per me il tifo è morto e sepolto.

    Voi fate come meglio credete. Buona tessera



    http://my.meteonetwork.it/station/pgl072/index.php
    http://meteovalenzano.altervista.org/
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