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per te e per Cimadirapa...
Sviste e decisioni controverse: corsa Champions condizionata?
10.03.2011 13:10 di
Marco Valerio Bava articolo letto 4008 volte
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
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© foto di Alberto Fornasari
Si parla spesso di sudditanza psicologica, quel fattore che porta gli arbitri a favorire inconsciamente la squadra più blasonata a danno di quella ammantata di meno prestigio agli occhi del fischietto di turno. Si è assistito negli anni a dibattiti, opinioni, gogne mediatiche e non solo. Nella sua storia la Lazio ha dovuto pagare pegno a queste situazioni (tutti ricordiamo quanto avvenuto in quel di Firenze nell’ormai lontano 1999), un tributo pesantissimo che i biancocelesti non vogliono versare più. Premessa doverosa: nessun alibi nel caso in cui la Lazio non dovesse arrivare in Champions. Quanto segue è solo una cronaca di quello che il campionato ha mostrato da settembre a oggi.
Andiamo con ordine.
22 settembre 2010, la Roma è impegnata in quel di Brescia e arriva per i giallorossi, allora di Ranieri, la seconda sconfitta nelle prime quattro partite. Una disfatta figlia del pessimo arbitraggio di Russo che danneggia la Roma con decisioni controverse. Direzione di gara nefasta che porta Pradè a lasciarsi andare a contestazioni feroci nel post partita. La Roma tre giorni dopo vince con l’Inter, ma
a cambiare dopo l'incontro del Rigamonti non è solo il trend sportivo dei giallorossi, ma anche "l’atteggiamento" della classe arbitrale nei confronti di Totti e compagni. La Roma che, dopo la stagione scorsa, si era presentata ai nastri di partenza del campionato con ambizioni di scudetto, ora si ritrova a lottare per agguantare l’ultimo posto utile per la prossima Champions League. La squadra di Montella si piazza ora in sesta posizione, una classifica figlia di una difesa fragile e di una forma fisica non eccelsa che la espone a frequenti rimonte da parte degli avversari. Se dal punto di vista tecnico, i giallorossi non stanno disputando la loro miglior stagione, c’è da dire però che a sollevare a volte la squadra romanista dall’empasse, ci hanno pensato alcune decisioni controverse delle giacchette nere (per usare un termine ormai demodè). Molte sono le situazioni che hanno visto la Roma al centro di giudizi arbitrali discutibili:
Lecce-Roma: i giallorossi di Montella vincono al 90’ grazie ad un rigore assegnato per un fallo di mano di Munari, rigore giusto. Ma non si spiega perché l’arbitro Damato abbia sorvolato su un identico fallo di Perrotta in area romanista. De Rossi interviene in maniera durissima su Gustavo nel primo tempo, poteva starci il rosso, ma l’arbitro di Barletta opta per la linea morbida e quindi per il giallo.
Roma-Parma: la partita finisce 2-2. A sbloccare il risultato è un rigore trasformato da Totti e concesso da Brighi di Cesena per fallo di Lucarelli su Taddei, il fallo non sembra netto e l’episodio lascia qualche dubbio.
Bologna-Roma: De Rossi viene ammonito per un fallaccio su Ramirez (fallo da arancione dicono gli esperti). Il centrocampista già perdonato da Banti, riceve un’altra grazia quando con un fallo di mano volontario interrompe un’azione dei rossoblu, sarebbe ammonizione, la seconda, quindi espulsione, non per Banti però. Ironia della sorte sarà proprio De Rossi a siglare il gol vittoria per la Roma qualche minuto più tardi.
Cesena-Roma: Al 89' la Roma passa in vataggio grazie ad un rocambolesco autogol del difensore bianconero Pellegrino, che devia in porta un tiro senza pretese di Simplicio. L'azione però è viziata da un fallo di mano di Borriello prima e da un doppio fuorigioco di Adriano e di Simplicio poi, gol quindi da non convalidare.
Roma-Catania: All’Olimpico la Roma abbatte il Catania per 4-2. La nota stonata nel successo romanista è che due dei quattro gol giallorossi sono irregolari. Al 2’ della ripresa Borriello pareggia con un colpo di testa su assist di Riise, il cui cross è però effettuato oltre la linea di fondo, gol da annullare. Il 3-2 romanista è poi firmato Vucinic che però realizza in netta posizione di fuorigioco, anche questa rete non sarebbe valida. L’arbitro è Brighi.
Roma-Bari: La Roma fa fatica a passare perché il Bari si difende bene. Totti sbaglia un rigore concesso per trattenuta di Rossi su Borriello, rigore dubbio visto che la strattonata è reciproca. Ci pensa Juan a sbloccare il risultato con un inserimento su punizione di Totti. Gol da annullare perché il difensore brasiliano parte in posizione di offside.
Chievo-Roma: Il momentaneo 2-0 romanista firmato Simplicio sarebbe da annullare per fuorigioco. La partita finirà poi 2-2.
Roma-Udinese: La Roma è sul 2-0, al 78’ Burdisso viene espulso per un fallo di reazione su Domizzi. Denis realizza il 2-1 qualche istante più tardi, ma il gol che riaprirebbe il match è annullato per un fuorigioco inesistente del centravanti bianconero.
Lazio-Roma: La Roma vince il derby, ma il protagonista in negativo è Morganti. L’arbitro di Ascoli Piceno nega due rigori alla Lazio (uno clamoroso per fallo di Riise su Mauri) e ne concede due alla Roma, il secondo inesistente visto che l’azione andava fermata per netto fallo di Baptista(che poi si guadagna il rigore) su Lichtsteiner. Ma è tutta la direzione di gara chiaramente a senso unico a far innervosire la Lazio.
La Roma è la squadra di serie A ad aver usufruito del maggior numero di calci di rigore in questa stagione, ben sette. La Lazio invece ne ha avuti a favore soltanto due ed è la penultima squadra per rigori assegnati a favore. Un dato esplicativo.
E’ lecito chiedersi se questa corsa alla Champions si stia correndo ad armi pari. E’ lapalissiano come nelle valutazioni degli arbitri non sempre ci sia serenità di giudizio, qualità che dovrebbe sempre caratterizzare un direttore di gara. La Lazio dal canto suo deve dare il 100% in campo e non farsi condizionare dalle polemiche. Come ha detto Reja, nella conferenza alla vigilia di Lazio-Palermo, i biancocelesti devono mantenere un rendimento massimale, sperando alla fine di poter far quadrare i conti.
ps. Articolo di una settimana fa, quindi è da aggiornare...
PS2 cacci fuori il derby primavera, forse manco sai che all'andata finì 4 a zeru....(non tituli): per la serie da "gomblotto e indegni", siete passati a "mi interesso di nuovo di calcio"....e puntuali rispuntarono le tute da benzinaio pe tutta Roma....
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