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Io ho una mia idea sul doping, e cioè: l uso di sostanze che incrementano la prestazione è ovvio nello sport professionistico, altrimenti nessun essere umano reggerebbe a quei carichi di allenamento e a quei ritmi di gara. La chiave sta solo nel non superare i limiti ammessi, concordati e tollerati da tutti. Chi si fa prendere la mano ed esagera, viene punito. Tutto qua.
Ma se davvero pensiamo di poter vedere le prestazioni che vediamo da gente che va a bistecche e pasta asciutta allora vuol dire che lo sport non lo abbiamo mai fatto neanche al livello di partitella scapoli ammogliati.
ma sto warholm nei 400 mt che sembrava in preda a essersi fatto 10 canne ? alla fine pure la maglia a metà voleva strapparsi
Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/
La partita si gioca tutta in quella differenza fra "integratori e simili" e doping.
Quel che è certo è che attualmente sono bannate tutte quelle sostanze e pratiche che si sono dimostrate nel tempo essere estremamente dannose, fino ad essere letali, per l'atleta: anfetamine, testosterone, nandrolone, epo, emotrasfusioni, tanto per citarne alcune delle più famose.
Ma la lista viene aggiornata ogni anno, e c'è sempre una zona grigia, coperta proprio da quell universo che sono gli "integratori" (perché anche lì parliamo di migliorare le capacità di recupero e utilizzo energetico dell'organismo). Con i quali bisogna stare anche molto attenti, sia perché possono contenere essi stessi degli steroidi anabolizzanti, sia perché se ne possono assumere facilmente quantità eccessive con conseguenze disastrose per fegato e reni (conosco persone frequentatrici di palestre finite in dialisi).
Insomma, al giorno d'oggi tutti gli atleti e chi li segue (allenatori, nutrizionisti e medici) conoscono esattamente cosa sia vietato e cosa no, e i metodi di allenamento e nutrizione sono ormai estremamente perfezionati e allineati, come dimostrano le prestazioni così vicine fra gli atleti di punta. Farsi beccare dopato è veramente da idioti, da pazzi criminali e disperati, o per un macro errore o accidentalmente.
Una cosa però va ricordata: neanche il doping trasforma un brocco in un campione. La base viene sempre da madre natura.
l'antidoping rincorre, da sempre. Alcuni medici trovano nuove sostanze dopanti, le somministrano o "spacciano", dopo qualche tempo l'antidoping la scopre e la inserisce in lista. c'è quindi sempre una fase in cui alcuni atleti assumono queste nuove sostanze, uno di questi è sicuramente Roglicperché comunque ai primi classificati l'antidoping lo fanno, in tutti gli sport (anche Vanessa Ferrari è stata sottoposta), quindi si ha la certezza che sono "puliti", in base però alle sostanze che si conoscono al momento.
Si vis pacem, para bellum.
e ok, ma a quel punto è lo stesso se nessuno prende nienteanche perché non sono "gratis", tutte le sostanze dopanti hanno effetti collaterali nel breve o nel lungo devastanti, si veda "l'epidemia" di SLA della fiorentina di Borgonovo, i tumori in tenera età (quell'infame di Armstrong, o anche quel giocatore del Barcellona di cui non ricordo il nome). è facile che siano ricollegabili all'uso di sostanze dopanti...
Si vis pacem, para bellum.
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