
Originariamente Scritto da
Cris1981
Nel momento in cui scegli di far cambiare totalmente approccio alla Juventus, Marotta ti va stretto.
Intendo dire che Agnelli aveva in mente una cosa: far uscire dai sobborghi di periferia la Juve e lanciarla in una direzione mai vista per questo club.
Un rischio assoluto, è vero. Una ambizione folle probabilmente.
Punti di vista, io ripercorrerei quella strada milioni di volte.
Mi ero - e sono - rotto di essere lo sparring partner.
Un progetto di tale portata portava con sè rischi annessi e connessi. Poteva andare benissimo come poteva non andare bene.
Il COVID ahitutti non era preventivabile.
Elkann è la classica persona che ti liscia il pelo con una mano e con l'altra ti sculaccia.
Stare distanti da persone simili. Ho una sensazione di viscido, la percepisco.
Lui sapeva perfettamente tutto di cosa avveniva alla Juventus, di come veniva gestita...e di che logiche di progetto ci fossero.
A far bella figura in fatto di rappresentanza c'era ieri come c'è oggi.
Piuttosto diciamo le cose come stanno.
Ha esposto il cugino al rischio, stando laterale ma comandando da dietro le quinte, come ha sempre fatto. Andrea un po' fesso e visionario ma fa parte del rischio imprenditoriale.
E se ti va male paghi, come giusto sia.
Ma la sua era linea condivisa.
Il cuginone tutto potere nel frattempo manteneva accordi politici con altre "forze occulte" che in teoria all'epoca non erano affatto "amiche" della Juventus.
Quelle che si chiamano "serpi in seno".
Uno che ti pugnala alle spalle se le cose non vanno quando fino a due minuti prima ti fa il sorrisone.
Passa per salvatore della patria, da salvatore della Juve perché ci mette i soldi.
Adesso che tocca davvero a lui fare progetto si è attorniato di burocrati. Ma è amministrazione controllata.
Lui un rischio progettuale vero e proprio non se lo prende, non investe per far crescere il club.
Perchè se lo fa poi rischia di esporsi in prima persona come fatto dal cugino. E lui non vuole, lui sta bene nascosto, all'ombra.
Lui è per prima cosa un politico, poi viene tutto il resto. Andrea non era questo.
Lui fa solo il tappabuchi. E fa bellissima figura perchè tappa.
A metà fa solo pietà, in realtà.
Non è il concetto che vedo io di salvatore e soprattutto di Proprietà che curi realmente gli interessi del club.
Se ami la Juventus ami solo lei, non tieni un piede in due scarpe.
Politicamente abilissimo senza dubbio, ma la Juventus per questo modo di essere, di manovre, ha pagato sulla pelle propria già troppe volte.
E con LEI la sua gente, esposta alla vergogna per dissidi e faccende interne che col campo hanno poco a che fare.
E allora vendesse.
Il suo unico scopo al mondo per uno juventino è sganciare i soldi. Lui altra funzione non ha.
Non ci rappresenta, non ha calore, è un robot aristocratico che fa e disfa in base a cosa gli dicono di fare gli amiconi extra-regione.
E che disfa quando il giocattolo diventa troppo bello, perché costa mantenerlo. Roba che a torino non sanno cosa sia dato che hanno sempre avuto un limite autoimposto. "Tu sei questo Juventus e tu devi morire così".
Questo è il loro credo.
Andrea lo aveva rotto. Fatto fuori.
Mi ricorda un po' la storia di alcune squadre di Serie Co B che magari rinunciano alla promozione perché non se la sentono di sostenere i costi e lo stravolgimento progettuale richiesto da un cambio di serie. Dite che è fantasia? macchè, capita sempre e sempre capiterà.
Lui non è juventino. Cosa è lo sa solo lui. Di sicuro sa "vendere" bene le cose.
Ma certe cose non si possono vendere a cuor leggero, se hai ben chiaro di che si parla.
Lui lo fa, come niente fosse.
L'Inter veleggia bene al momento ma anche lì i nodi al pettine arriveranno. Tempo al tempo.
E non parlo delle grane extra campo (questione curva), che comunque sono indicative che di santerelli e persone intonse non ce ne sono nel calcio.
E che qualche effetto lo avranno. Gli errori quando si commettono si pagano, ovunque. E vale per tutti, solitamente.
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