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  1. #1331
    Banned L'avatar di Konrad66
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    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Citazione Originariamente Scritto da soloneve
    visto che occhio non vede e cuore non duole allora è frutto della mia immaginazione il mssacro della societÃ* juve...
    ma e'troppo tardi,per 12 anni abbiamo goduto , occhio non vede(o meglio non ha visto)e cuore non duole. oggi occhio vede ma cuore non duole lo stesso,dove sono le sentenze DELLA C.A.F. ? almeno per 3 mesi siamo campioni fino alla sentenza della giudice di leg che ci radiera' in serieC2
    Ultima modifica di Konrad66; 15/05/2006 alle 01:33

  2. #1332
    soloneve
    Ospite

    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Citazione Originariamente Scritto da SimoneMI
    ma e'troppo tardi,per 12 anni abbiamo goduto , occhio non vede(o meglio non ha visto)e cuore non duole. oggi occhio vede ma cuore non duole lo stesso,dove sono le sentenze DELLA C.A.F. ? almeno per 3 mesi siamo campioni fino alla sentenza della giudice di leg che ci radiera' in serieC2
    beh immagino che sarÃ* molto divertente avere questo pensiero nella testa-.. del resto siete voi siete voi i campioni dell'italia siete voi....

  3. #1333
    Brezza tesa L'avatar di wallis
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    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Citazione Originariamente Scritto da SimoneMI
    ma e'troppo tardi,per 12 anni abbiamo goduto , occhio non vede(o meglio non ha visto)e cuore non duole. oggi occhio vede ma cuore non duole lo stesso,dove sono le sentenze DELLA C.A.F. ? almeno per 3 mesi siamo campioni fino alla sentenza della giudice di leg che ci radiera' in serieC2


    Mai avrei pensato di leggere una cosa del genere.... imbarazzante!
    Ma come ragioni??
    La meteorologia? Affascinante, intrigante, esaltante, coinvolgente e appassionante... vi basta? :-)

  4. #1334
    soloneve
    Ospite

    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Citazione Originariamente Scritto da wallis


    Mai avrei pensato di leggere una cosa del genere.... imbarazzante!
    Ma come ragioni??
    wallis hai sentito l'avvocato ieri a controcampo sul milan?

  5. #1335
    soloneve
    Ospite

    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    una cosa che mi è venuta in mente...Bisognerebbe che tutti noi che abbiamo dubitato di figo ( aveva detto che alla fine del primo tempo moggi era entrato nello spogliatoio juve e l'arbitro era casualmente.....paparesta) ci ricredessimo...

  6. #1336
    Vento fresco L'avatar di Games
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    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Citazione Originariamente Scritto da SimoneMI
    Ma fosse stato cosi', occhio non vede cuore non duole

    ci ha dato 12 anni fantastici,oggi io sono stato felice,anche se ho festeggiato pochissmo solo 5' alla snai con gli altri juventini,ma non per lo scandalo,anche nel 2003 festeggiai in sordina,andai in biblioteca e addirittura a prendere dati visto che era un sabato pomeriggio A T L A N T I C O,e'l'abitudine
    Cioè quelli vi hanno preso per il culo e a voi non ve ne frega niente? Ma dovè finito il vostro pudore?

  7. #1337
    Bava di vento L'avatar di Matteo (breganzese)
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    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Citazione Originariamente Scritto da soloneve
    una cosa che mi è venuta in mente...Bisognerebbe che tutti noi che abbiamo dubitato di figo ( aveva detto che alla fine del primo tempo moggi era entrato nello spogliatoio juve e l'arbitro era casualmente.....paparesta) ci ricredessimo...
    Che dite, si fa una colletta per il povero Luis?

    Figo 'Spero di riavere soldi multa'. De Santis 'Non ho sbagliato'

    22:02 del 08 maggio

    Il nerazzurro Luis Figo che questa sera ha ricevuto il premio Gentleman Inter in merito alle dimissioni del presidente della Figc dice: “Carraro ha fatto bene a fare quello che ha fatto e adesso spero mi ridiamo soldi della multa, la juve vince solo per aiuti? Non solo per quelli ma quelli aiutano"
    Stazione MNW. Il mio animale preferito è il fenicottero ladro alpino.

  8. #1338
    Tempesta L'avatar di StefanoBs
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    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Citazione Originariamente Scritto da Games
    Cioè quelli vi hanno preso per il culo e a voi non ve ne frega niente? Ma dovè finito il vostro pudore?
    Ragazzi impariamo a parlare al singolare...
    L'alba del 29 Dicembre 2005...
    ...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.

  9. #1339
    Bava di vento L'avatar di Matteo (breganzese)
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    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Altro giro, altra corsa, si riparte: oggi il Corriere riporta gli agganci del Lucianone nazionale con le alte sfere delle forze dell'ordine ...

    Agenti e 007, la rete di talpe
    Notizie a Moggi sulle indagini in cambio di biglietti e gadget
    Per ricompensare i designatori incontri a cena e «lauti doni»

    Luciano Moggi (Ansa)

    Controllava gli arbitri, i designatori, le squadre e i calciatori. Ma Luciano Moggi era in grado di controllare anche investigatori e forze dell'ordine. È una vasta rete di contatti quella che emerge dalle carte consegnate dai carabinieri di Roma ai magistrati napoletani. Gli uomini giusti nei posti giusti: dalla Guardia di Finanza alla polizia, dal Sisde al Viminale, il direttore generale della Juventus era in grado di avere informazioni riservate anche sulle inchieste in corso. «È davvero allarmante — si legge nel rapporto — il quadro dei soggetti istituzionali che si lega, a vario titolo, a Moggi e che animati, in alcuni casi, dalla fede juventina riescono a venir meno ai più elementari doveri istituzionali pur di ottenere in cambio dei loro servigi stock di biglietti per le partite, stock di gadget, accompagnamenti per trasferte estere e finanche intercessioni in tema di carriera, avanzamento e altro. Il tutto nell'ambito di una rete di cointeressenze straordinarie e di altissimo livello che consente al sodalizio di poter godere di un'assoluta impunitÃ* affiancata a una assoluta tracotanza nei comportamenti derivante proprio dalla consapevolezza delle elevate coperture godute».

    Le talpe di Torino Uno degli uomini più fidati appare G.D'A., «che Moggi chiamava familiarmente "Peppe"». Si tratta di un maresciallo della Guardia di Finanza in servizio alla Tributaria di Torino e attualmente in congedo. «D'A. — scrivono i carabinieri — risultava aver riferito al dirigente juventino dell'arrivo presso la Procura di Torino dello stralcio delle indagini precedentemente coordinate dalla Procura di Roma e affidate alla sezione Verifiche della Gdf, inerente aspetti di carattere finanziario di varie societÃ* calcistiche soprattutto in relazione alle iscrizioni ai campionati di calcio e anche della Gea World. L'attivitÃ* di intercettazione ha altresì evidenziato il fatto che il maresciallo D'A. si accompagna a tale maresciallo R.S., arrestato nel maggio del 1999 a Milano per reati contro la pubblica amministrazione (tra cui la corruzione in atti giudiziari). All'epoca dei fatti R.S. era in servizio presso la Procura di Torino, come diretto collaboratore dell'allora sostituto procuratore Bruno Tinti, ora capo del pool per i reati finanziari. Il collegamento di R.S. con l'ufficio del dottor Tinti assume particolare rilevanza alla luce del fatto che il predetto magistrato è titolare del fascicolo processuale sul cosiddetto "doping amministrativo" procedendo per l'ipotesi di reato di falso in bilancio». Altro uomo di fiducia è D.P., un poliziotto. Al termine di una telefonata intercettata, Moggi lo invita perentoriamente a seguire con particolare cura il «Ced». «Non si è avuto modo di appurare — si sottolinea nel rapporto — a quale Ced i due facciano riferimento, ma è ipotizzabile che si riferiscano o alla Banca Dati delle forze di polizia o al Ced della Procura di Torino. In entrambi i casi si evidenzia che si tratta di controlli eseguibili solo per esigenze di indagini di polizia giudiziaria e che un'eventuale interrogazione effettuata su richiesta del dirigente bianconero comporta una violazione della legge».

    Soffiata sull'inchiesta Il 22 dicembre 2004 Moggi contatta Peppe che lo avvisa di una nuova inchiesta. Peppe: «Sì! Va bene! Senti, e allora ti faccio gli auguri di Buon Natale... so che vai giù! Spero di vederti... Quando rientri qua?». Moggi: «Eh, io senti grosso modo...no! Io grosso modo il 28 c'ho qui e ci so due giorni... poi ritorno via!» Peppe: «Va beh! Niente di particolare. Ti volevo fare gli auguri e poi dirti una cosa! Ma niente di...» Moggi: «Ci vediamo... Sì! ...tu dove sei!?»... Peppe: «Sì ma io avevo piacere di vederti un attimo così... nulla di urgente! Niente di particolare! Però te lo volevo dire! È arrivata da Roma quella cosa... hai capito?» Moggi: «Quale?». Peppe: «Quella cosa dell'inchiesta su... hai capito? È arrivata in Procura! Ti ricordi? Quella delle plusvalenze, che hanno fatto la perquisizione». «Ah, è arrivata... è arrivata?». Peppe: «Eh! È arrivata qui in Procura! Hai capito?». Moggi: «Ma tu... tu, i termini li conosci?». Peppe: «Sì! E perciò!». «Vieni a trovarmi alle sei stasera, dai!». «Alle sei stasera?». «Ok»

    L'incontro in ufficio Il primo febbraio 2005 la segreteria di Moggi lo informa che i marescialli S. e D'A. «devono parlare con lei o con il dottor Giraudo assolutamente prima di colazione. «Il giorno successivo all'incontro con i due marescialli — è scritto nel rapporto — Moggi convoca tramite la propria segretaria i collaboratori Fabio Ellena e Giannello ai quali dÃ* disposizione di ricostruire i passaggi (riferito ad acquisti, cessioni e prestiti) dei giocatori D'Amato e Cingolani, fino all'ultimo trasferimento. Due giorni dopo uno degli avvocati comunica a Moggi l'esito di una verifica subita dalla societÃ* bianconera, evidentemente da parte della Procura di Torino, che a suo dire è andata molto bene e che riguardava proprio questioni attinenti le «compartecipazioni» e le «stanze di compensazione». Al termine del colloquio l'avvocato ricorda a Moggi che devono riparlare del giocatore D'Amato e preparare qualcosa nell'eventualitÃ* venga richiesta qualche altra informazione. La progressione temporale delle conversazioni e degli eventi in esse descritti è un chiaro segnale del fatto che lo S. e il D'A. hanno con tutta evidenza informato Moggi dell'indagine in corso con particolari relativi al tipo di indirizzo investigativo, consentendo in tal modo al dirigente di far preparare per tempo la documentazione necessaria a dimostrare la correttezza del modus operandi della societÃ* bianconera e di nascondere o addirittura eliminare documenti utili per la ricostruzione genuina dei fatti».

    Le richerche al Ced Il 25 maggio 2005 Moggi riceve una telefonata da D.P. Così viene ricostruita dai carabinieri: «Luciano chiede se fosse stato vero che a luglio sarebbe accaduto qualcosa. D. risponde asserendo che gli era stato detto da un suo collega del ministero dell'Interno che ai primi di giugno avrebbero fatto il "consiglio di amministrazione", per le promozioni e per eventuali avvicendamenti, quindi dice che al momento era previsto il movimento per Torino di T. e in lizza c'era un certo I.M. Luciano dice di aver parlato con una terza persona di un certo F., poi aggiunge che gli avevano fatto capire che era tutto in alto mare. I due si risentiranno per le novitÃ*. Dino dice di essere a disposizione del suo interlocutore ogni qual volta ne avesse avuto bisogno. Luciano nel salutarlo dice: "Tu ogni tanto fai una scappata al Ced che non guasta" ».

    I regali per gli arbitri A leggere le intercettazioni si capisce come Luciano Moggi sappia ricompensare gli amici. E infatti di «lauti doni» parla con la moglie il 2 dicembre 2004, prima di un incontro organizzato a casa di Pierluigi Pairetto. Moglie: «Porto i panettoni». Moggi: «No (ride)... gli diamo altra roba, non ti preoccupa'... Loro più che panettoni...». Le cene con i designatori appaiono un'abitudine. Un'altra viene organizzata per il 21 dicembre e poi l'accordo, come riferisce Pairetto la mattina dopo al presidente degli arbitri Tullio Lanese, è di incontrarsi ancora: «Siamo rimasti che a metÃ* gennaio, fine gennaio, ci vediamo di nuovo. Così facciamo un check». Il 6 febbraio Giraudo chiama Moggi «con il quale conviene sul fatto di rinsaldare le fila per procedere spediti verso la vittoria del campionato. In particolare, i due sono d'accordo sul consolidare lo spogliatoio ma soprattutto — con chiara allusione al settore arbitrale — di ravvivare la corrispondenza con esso, poiché avvertono una descalation dell'apporto proveniente dagli "amici", a sottolineare ancor più l'esistenza di una continuata connivenza di quell'ambiente».
    Fiorenza Sarzanini
    15 maggio 2006
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  10. #1340
    Bava di vento L'avatar di Matteo (breganzese)
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    Predefinito Re: Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

    Ottimo l'editoriale di Gramellini sulla Stampa, vi consiglio di leggerlo, specie ai milanisti che la pensano come Berlusconi dopo le parole di ieri.

    Anche Silvio ha perso l'ennesima ottima occasione per stare zitto...

    15 maggio 2006
    Bar Silvio
    di Massimo Gramellini

    Davanti all’immondizia che sta venendo a galla, persino il tifoso più becero invoca riscritture di regole e rifondazioni. Silvio Berlusconi no. Interpellato a San Siro sulla crisi del calcio, ha colto l’occasione per un ampio giro d'orizzonte intorno al proprio ombelico e invece della riforma del sistema si è preoccupato soltanto di reclamare per il suo Milan i due scudetti che verranno presumibilmente tolti alla Juve.

    All'inizio ho creduto si trattasse di una battuta di Gene Gnocchi. Perché in questo frangente nemmeno un politico con il senso dello Stato di Vanna Marchi riuscirebbe a pensare prima ai suoi comodi che all’intera nazione calcistica in subbuglio. Berlusconi ha compiuto l'impresa. La sua concezione privatistica della politica si è associata alla sua visione autoassolutoria dell'esistenza, partorendo un piccolo capolavoro d'opportunismo. Anche a voler sorvolare sulla presenza nelle intercettazioni di un dirigente del Milan, e sull’inedito entusiasmo del Principe dei Perseguitati per l'operato della magistratura («Aspettare le sentenze? Ma più chiaro di così!», ha dichiarato il noto garantista), rimane il fatto che se c’è una persona in Italia che dovrebbe chiedere scusa per la deriva del calcio, questa è proprio lui. Chi ha gonfiato per primo la rana del pallone con il mostruoso e chiacchieratissimo ingaggio di Lentini, meritandosi dall’Avvocato la fama ironica di «grande calmieratore del mercato»? Chi ha scaricato sistematicamente sui bilanci Fininvest i debiti dei rossoneri, squilibrando i rapporti di forza fra i pochi club ricchi e tutti gli altri? Chi ha creato e avallato il duopolio Milan-Juventus che per vent'anni si è spartito gli scudetti e i denari delle televisioni?

    Berlusconi è un maestro nel travestirsi da vittima. Ma stavolta abbia almeno la decenza di farlo in silenzio. Prenda esempio da un fascista galantuomo come il bolognese Leandro Arpinati, che quando nel 1927 fu tolta la vittoria al Torino per un episodio di corruzione che a confronto con l'oggi, e col Moggi, mette quasi tenerezza, si oppose per ragioni di stile a che lo scudetto venisse assegnato al suo Bologna, secondo in classifica. Quell’anno il titolo non andò a nessuno. Un politico liberale dovrebbe augurarsi che succeda lo stesso anche stavolta. Un liberale. Non un populista da bar sport.
    Davvero un grande articolo dopo il moralismo da quattro soldi di Berlusconi di ieri
    Stazione MNW. Il mio animale preferito è il fenicottero ladro alpino.

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