Intercettazioni telefoniche: 2 risate con il Sig. Moggi!

[Gravin]

Noi "ragazzi dell' '80"

da : "Nel fango del dio Pallone" edizioni Kaos
Domenica 13 gennaio 1980 si doveva giocare BOLOGNA – JUVENTUS.
I bianconeri erano in una situazione disastrosa: erano reduci da tre sconfitte consecutive e in classifica stava scivolando in zona retrocessione.
Il giovedì prima della partita il nostro direttore sportivo (Sogliano) alla fine dell’allenamento ci raduno tutti nello spogliatoio e ci disse:
"ci siamo messi d’accordo con la Juve per pareggiare la partita di domenica. E’ chiaro per tutti?"
nessuno di noi giocatori ebbe niente da obbiettare , cosi Sogliano se ne ando’ tutto soddisfatto.
A quel punto il nostro allenatore ( Perani) ci propose di scommettere sul risultato di quella partita.
Discutemmo con Perani la somma da puntare , alla fine si optò per 50 milioni.
Dovetti convincere ad accettare la nostra scommessa da parte degli scommettitori clandestini perche’ non si fidavano. Infatti mi dissero che ultimamente avevano preso più di una fregatura: certi giocatori gli avevano promesso di risultati che in campo non erano stati mantenuti. Avevano perso un mucchio di soldi. Si convinsero solo quando gli dissi che gli accordi per il pareggio non li avevamo presi noi giocatori , ma i dirigenti delle due societÃ*. La prova di quello che dicevo si trovo nella Gazzetta dello Sport della domenica mattina :"ALLA JUVE BASTA UN PAREGGIO" dichiarava l’allenatore bianconero Trapattoni . Ricordo che quando uscii dagli spogliatoi per recarmi in panchina incrociai Trapattoni. Gli raccomandai il rispetto dell’accordo preso dalle due societÃ*, e lui mi disse che potevamo stare tranquilli , che non c’era nessun problema. Anche i miei compagni , nel sottopassaggio prima di entrare in campo, fecero lo stesso con alcuni giocatori juventini ( che quel giorno erano: ZOFF CUCCUREDDU CABRINI GENTILE BRIO SCIREA CAUSIO PRANDELLI TAVOLA BETTEGA MAROCCHINO) gli dissero che avevamo scommesso sul pari; uno di loro rispose:
"TRANQUILLI , NOI OGGI NON ABBIAMO SCOMMESSO , IL COLPO L’ABBIAMO GIA’ FATTO DUE DOMENICHE FA’ CON L’ASCOLI".
Quando si concordavano i pareggi si puntava allo 0 a 0, proprio per evitare di trovarci in situazioni imbarazzanti o che il controllo del risultato potesse sfuggire di mano. Fu cosi per quasi tutto il primo tempo, il nostro primo tiro in porta fu al 35° minuto , la Juve non fece molto di più. Il pubblico cominciò a protestare , sembrava una commedia più che una partita di calcio.
Nella ripresa il nostro portiere Zinetti , totalmente deconcentrato, ne combinò una grossa: al 10°minuto , su un’innocente tiro di Causio , si impaperò e il pallone gli scivolò nella rete.
In campo l’imbarazzo fu generale. Causio , più dispiaciuto che contento per il goal, si avvicino alla panchina e discusse con Trapattoni.
Nel giro di pochi minuti incominciammo a credere che i giocatori della Juve non volessero più rispettare l’accordo. La Tensione in campo divenne alta, noi insultavamo gli juventini, che tacevano imbarazzati. A un certo punto Bettega ci disse "Calmatevi,: la responsabilitÃ* di farvi pareggiare me la prendo io". Meno’ di un quarto d’ora dopo la situazione venne risolta dagli stessi bianconeri: su un nostro calcio d’angolo , Brio ci regalò una bella autorete. Tutti a posto e tutti contenti.
L’indomani leggendo la cronaca della partita , c’e la ridemmo di gusto . Un nostro dirigente venuto a sapere del pareggio concordato ci disse:"Brutti ******* ,potevate dirmelo che scommettevo anch’io." I soldi che avevamo vinto per questo pareggio concordato non li avremmo mai presi. Alcuni di noi ( me compreso ) fecero altre combine.
A fine febbraio il presidente e Sogliano mi chiesero se oltre alla partita con la juventus noi giocatori avevamo preso accordi con altri pareggi combinati. Io negai stupito. Il presidente mi disse " mi hanno chiamato due tizi con l’accento romano : vogliono 200 milioni , sennò presenteranno una denuncia alla procura di Roma…….. Non capisco: hanno avuto il pareggio con la Juve, non vi hanno ancora pagato i 50 milioni della scommessa, e vogliono denunciarci!".
Fu la fine . Il 16 marzo i giudici avevano mandato una prima serie di comunicazioni giudiziarie per truffa. Fra gli altri ai presidenti e allenatori di BOLOGNA e JUVENTUS. La sera alla domenica Sportiva , fecero rivedere i due autogol della partita incriminata, il signor Bettega in collegamento da Torino, protestò , era indignato, fece una bella sceneggiata. Noi , vedendo la scena in Tv, trovammo la forza di ridere. Non solo era un ottimo giocatore ,ma l’attaccante della juve era anche un grande attore. Ormai era tutto finito. Ci furono arresti in Tutta Italia , tanti giocatori erano coinvolti e tante squadre furono penalizzate ( una su tutte il MILAN) Perche’ nessuno di noi del Bologna , venne arrestato come tutti i giocatori coinvolti nello scandalo? Forse perche’ di mezzo c’era la nostra partita con la Juventus. Se fossimo finiti in carcere, avremmo potuto raccontare di quel pareggio combinato con la squadra dell’Avvocato .
( non sto li a raccontarvi altri spregevoli trucchi di quelle partite , ma passo al vero scoop)
Ai primi di maggio (1980 ) la Federazione chiuse la sua inchiesta. Per la partita Bologna – Juventus del 13 gennaio venivo rinviato a giudizio con altri miei compagni, presidente e allenatore del bologna compresi. Il processo riguardava anche Boniperti e Trapattoni. (Presidente e Allenatore della Juventus)
Il processo per noi del Bologna cominciò il 23 maggio, qualcuno mi disse che erano in corso grandi manovre per insabbiare la partita con la Juve. Le previsioni vennero tutte confermate.
Mi misero davanti ad uno dei miei due amici scommettitori , io negai Tutto ma loro confermarono le accuse nei miei confronti. Incontrai Boniperti e il legale della Juve, l’ Avvocato Chiusano.
Disse che voleva parlarmi. Mi disse" Petrini , è nell’interesse di tutti che il signor Cruciani non venga a testimoniare. Noi rischiamo la Serie B , lei la radiazione. Quindi cerchi di rintracciare Cruciani e li prometta tutto cio che vuole. Se lei darÃ* una mano a noi, noi daremo una mano a lei, d’accordo?. Io non sapevo cosa fare. Decisi di accettare e incontrai Cruciani. Li riferii quello che mi aveva detto Boniperti, non si doveva presentare al processo , gli dissi che se non fosse andato a testimoniare la Juve aveva pronto un assegno di 70 milioni tutto per lui.
Mi disse " vabbe’ domani sparisco ma guai a voi se mi fregate un’altra volta . Torno e vi faccio neri tutti quanti."
L’indomani, quando arrivai in Federazione mi vennero incontro Boniperti e Chiusano. Il primo era agitato, il secondo era una statua. Gli dissi che era tutto a posto ; Cruciani non si sarebbe presentato ma in cambio voleva 70 milioni, il prezzo stabilito. Boniperti tirò un sospiro di sollievo.
Fui costretto a confrontarmi con Trinca, stavolta per la Partita giocata contro la Juve.
Io negai tutto. Trinca era infuriato perche’ Cruciani non si presentò. Ai giornalisti che gli domandavano dell’assenza di Cruciani, Trinca dichiarò:" Cruciani non è venuto forse perché a paura………E’ troppo facile prendersela con il Milan e con Colombo ( Presidente della squadra Rossonera.): anche la Juve deve finire in serie B!!! sennò è uno scandalo!!!!!
Per il giudice le due societÃ* Juventus e il Bologna furono assolte per mancanza di prove.
Furono inflitte pene ai giocatori del Bologna ( per altre partite combinate ) tra cui IO . ( 6 mesi di squalifica ). Fra tutte le squadre coinvolte nello scandalo , la sola che ne usciva con il minimo danno era la Juve.

Cari "pseudo giornalisti paladini dell'informazione libera"....
care vedovelle di lucianone NON CI PROVATE !
NOI ABBIAMO GIA' DATO !
A proposito... notizie di Della Valle ? E' sparito !
Possibile che il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport
non ne sappiano nulla ?
NO, non ne sanno nulla...
altrimenti ne scriverebbero...
O NO ?

Tutto il calcio venduto per venduto
Ziliani e la "torta" di Genoa-Inter '83

"Scrivere questo libro è stato eroico". Questa la sintetica recensione che Salvatore Bagni, ex centrocampista dal sangue caldo e oggi apprezzato opinionista televisivo, ha fatto di "Non si fanno queste cose a cinque minuti dalla fine", volume che lo vede raffigurato in copertina. E' una foto un po' sfuocata, in bianco e nero, scattata un pomeriggio di primavera del 1983: Bagni salta tra due giocatori del Genoa, il pallone (che si intravede sul margine destro dell'immagine) finirÃ* nel posto meno adatto, vale a dire nella rete della squadra rossoblu. Sì, perchè la partita era combinata, non doveva finire 3-2 per i nerazzurri ma 2-2, alcuni giocatori dell'Inter e del Genoa si erano messi d'accordo per un pareggio scommettendoci fior di milioni presso gli allibratori clandestini. La ribellione di Bagni, però, fece saltare il banco e diede il via a una storia all'italiana, con il dio pallone in primo piano e un bel contorno fatto di giocatori viziosi e viziati, di giornalisti corrotti e invidiosi, di magistrati integerrimi e di altri con il badile in mano, pronti a sotterrare il tutto. Una storia che dopo 22 anni tira fuori dal cassetto dei ricordi Paolo Ziliani, all'epoca dei fatti giovane cronista del "Giorno" con le unghie affilate. Furono lui e il collega Claudio Pea a scoprire che sotto la pietra del gol di Bagni brulicavano i vermi e a sfidare i sistemi giÃ* allora lobbistici del calcio e del giornalismo sportivo pubblicando le risultanze della loro inchiesta. Bastarono un paio di articoli per fare deflagrare un caso subito rifiutato da un sistema che si illudeva di avere cancellato con la scolorina del Mundial '82 l'indelebile ed endemica macchia delle "torte" e del Totonero. E che fece di tutto, conseguentemente, per seppellirlo. Dai cazzotti volati tra Bagni e compagni di squadra negli spogliatoi di Marassi all'insabbiamento finale della giustizia sportiva nonostante l'evidenza dei fatti, il libro ripercorre tutta la vicenda omettendo solo nomi e cognomi dei "cattivi", che siano calciatori o colleghi dalla coscienza sporca: se si è ardentemente curiosi di dare un'identitÃ* agli Omissis enunciati dall'autore basta un'attenta lettura: come nei puzzle, le tesserine finiscono inevitabilmente al loro posto.

Fa solo un po' specie, una volta messi a fuoco i protagonisti nascosti, pensare che siano ancora oggi presenzialisti catodici, "bandiere" televisive della squadra di cui taroccavano le partite, firme sempre e comunque sulla cresta dell'onda, padri poco nobili di un giornalismo dove la ricerca della veritÃ* è un optional e le convenienze, magari messe a libro-paga, sono sempre di gran moda. Così come sono di moda i "biscotti" accompagnati da scommesse più o meno clandestine e i "volemose bene" sotto forma di sentenze. Nulla è cambiato, nel calcio e nell'informazione ad esso legata. Ecco perchè "Non si fanno queste cose...", non è una denuncia a scoppio ritardato, non è una autocelebrazione o una vendetta postuma messa nero su bianco: è soprattutto uno sfogo di Ziliani per il tradimento contemporaneo delle due passioni più grandi, il pallone e la professione. Brutto accorgersi che non è così bello fare il giornalista sportivo, brutto accorgersi di raccontare cose fasulle. E quando vieni ferito dagli amori più grandi, nemmeno 22 anni bastano a fare sparire le cicatrici.

Andrea Saronni


Paolo Ziliani
Non si fanno queste cose a cinque minuti dalla fine

[Scheva]

14.45 L'avvocato Merlone, difensore di Pairetto, ha dichiarato all'uscita: "Siamo straconvinti di aver chiarito che non vi fosse alcuna manipolazione del sorteggio arbitrale, non c'era nulla che facesse presupporre una manipolazione. I rapporti con Moggi esistono, abitando nella stessa cittÃ* è evidente che si conoscessero bene. Il mio assistito è una vittima. Sono deluso da questa situazione mediatica grave, in questo momento c'è bisogno del mostro".

[Faina]

bene! dopo essermi informato...

il video in questione circa il sorteggio degli arbitri, fa vedere che è il giornalista a estrarre per ultimo, come da comunicato USSI

[Scheva]

bene! dopo essermi informato...

il video in questione circa il sorteggio degli arbitri, fa vedere che è il giornalista a estrarre per ultimo, come da comunicato USSI

Faina non é cosi ,l'ho visto con i miei occhi ,il gionalista estrae la pallina ,Bergamo apre la pallina,esce Juventus-Milan,Pairetto la vede e con un rapido movimento a colpo sicuro estrae la pallina contenente l'arbitro

[Faina]

Faina non é cosi ,l'ho visto con i miei occhi ,il gionalista estrae la pallina ,Bergamo apre la pallina,esce Juventus-Milan,Pairetto la vede e con un rapido movimento a colpo sicuro estrae la pallina contenente l'arbitro

altre fonti oculari dicono di no

[Everest]

Faina non é cosi ,l'ho visto con i miei occhi ,il gionalista estrae la pallina ,Bergamo apre la pallina,esce Juventus-Milan,Pairetto la vede e con un rapido movimento a colpo sicuro estrae la pallina contenente l'arbitro

Esatto... e ancora il Gigi dice che era tutto regolare...

[StefanoBs]

Faina non é cosi ,l'ho visto con i miei occhi ,il gionalista estrae la pallina ,Bergamo apre la pallina,esce Juventus-Milan,Pairetto la vede e con un rapido movimento a colpo sicuro estrae la pallina contenente l'arbitro

Quello che non capisco: ma chi era in sala, era così stupido da non accorgersi?
Per me il filmato che abbiamo visto non è chiaro, Pairetto potrebbe benissimo prendere una pallina della partita SUCCESSIVA, e non di quella in questione.
Ecco perchè Telelombardia non avendo chiarito questa cosa fondamentale potrebbe averti tratto in inganno. Perchè così sarebbe troppo palese, possibile che nessuno se ne accorgesse?

[Faina]

Quello che non capisco: ma chi era in sala, era così stupido da non accorgersi?
Per me il filmato che abbiamo visto non è chiaro, Pairetto potrebbe benissimo prendere una pallina della partita SUCCESSIVA, e non di quella in questione.
Ecco perchè Telelombardia non avendo chiarito questa cosa fondamentale potrebbe averti tratto in inganno. Perchè così sarebbe troppo palese, possibile che nessuno se ne accorgesse?

ed è cosi infatti!


il video è tarocco! è un "ritaglio" di due fasi distinte.

Pairetto che sembra estrarre per ultimo in realta estrae per la designazione SUCCESSIVA ed estrae la partita e non come hanno detto a voce a telelombardia, l'arbitro.

se si guarda il video intero la cosa è chiarissima.




è impensabile che se il regolamento è in un modo, facessero l'esatto contrario di fronte a testimoni interessati!

mica lo facevano secretato in qualche bunker!

[Scheva]

ed è cosi infatti!


il video è tarocco! è un "ritaglio" di due fasi distinte.

Pairetto che sembra estrarre per ultimo in realta estrae per la designazione SUCCESSIVA ed estrae la partita e non come hanno detto a voce a telelombardia, l'arbitro.

se si guarda il video intero la cosa è chiarissima.




è impensabile che se il regolamento è in un modo, facessero l'esatto contrario di fronte a testimoni interessati!

mica lo facevano secretato in qualche bunker!

Loro dicono che il filmato é autentico e senza tagli,cmq hanno zummato sulle palline che erano palesemente segnate

[StefanoBs]

Loro dicono che il filmato é autentico e senza tagli,cmq hanno zummato sulle palline che erano palesemente segnate

Questa non l'ho vista, erano segnate come?