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Uragano
Il tifoso occasionale
copio un intervento di un ragazzo postato da altro forum in quanto rispecchia in pieno la realtÃ* e con il quale mi trovo d'accordo su tutti i punti.
"E' un problema trasversale a tutte le tifoserie.
Ieri sera a Cesena c'erano oltre 17.000 spettatori.
Certo, il colpo d'occhio era bello, con tutte le gradinate piene.
Ma quando ti segna la Juve e metÃ* della gradinata esulta ti viene schifo, specie se pensi che molta è gente del posto.
Però l'orgoglio che hai tu loro non lo hanno. Li vedi come sono i tifosi di quelle squadre li; della Juve, del Milan, dell'Inter.
Sono il perfetto prodotto di un calcio visto come consumazione di un prodotto come un'altro. Gente che allo stadio va per "intrattenersi" con uno spettacolo. E loro sono la cornice di pubblico. Quella perfetta per questo calcio.
Sono quelli che comprano il gadget, quelli che si mettono la maglietta comprata allo "shop center" che gli arriva alle ginocchia, quelli vanno allo stadio stile gita fuori porta, quelli che gridano (come facevano le teenagers nei sixties con i Beatles) quando entra Del Piero.
Sono quei tifosi sradicati, frutto di una suggestione mediatica e di una debolezza morale abissale.
Sono quelli che si autogratificano andando a cercare mille miglia lontani da loro un qualcosa che li riassicuri e li consoli con vittorie facilei e celebritÃ*. Sono i riscattati dal calcio facile.
Con loro non si può neppure parlare di tradimento, perchè loro un giuramento ideale non lo hanno mai fatto.
Vanno compatiti.
Però, se possibile, vanno pure messi di fronte al dramma che vivono, vanno resi consapevoli del loro valore nullo.
Sono appunto dei consumatori, dei ruminatori di prodotti. Tubi digerenti."
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