Il professionista bissarese in coma per una caduta al Beghelli
di Andrea Mason
Monteveglio (Bologna). Paura. Tantissima. Finché da Bologna, dove sono corsi papÃ* Renato e mamma Silvana, sono arrivate le prime buone notizie. Michele Gobbi sarebbe fuori pericolo. Ricapitolando. Il ciclista bissarese, 25 anni, portacolori del Team Milram, ieri è rimasto gravemente ferito cadendo durante il Gran Premio Beghelli di Monteveglio. Gobbi è finito a terra dopo essersi scontrato con un altro corridore a Fagnano di Castello di Serravalle, in un tratto giudicato non particolarmente pericoloso per forti discese o curve. L’incidente è stato di quelli che accadono spesso in gara: anche all’arrivo del premio Beghelli ci sono state diverse cadute, ma senza gravi conseguenze. Eppure Gobbi finendo a terra ha frantumato il casco riportando un trauma cranico. Soccorso dall’elicottero del 118, è stato trasporto all’ospedale Maggiore di Bologna con il codice di massima gravitÃ*. Ad evitare il peggio, il pronto intervento dei medici di gara, che lo hanno intubato per permettergli la respirazione.
In gara c’era anche l’amico e compagno di allenamenti, l’altro vicentino Emanuele Sella, ieri sera ancora particolarmente scosso. «Quando ho visto la scena, con i medici che lo rianimavano - racconta - ho temuto il peggio. Poi ho chiamato in ospedale e mi hanno rassicurato. Probabilmente ho evitato d’un soffio anch’io la caduta, mi ero appena ritirato perché ormai lÃ* davanti c’era spazio solo per i velocisti», spiega lo scalatore di Borgo Casale.
Tra i primi a telefonare ai suoi colleghi anche il dottor Luigi Moras, ortopedico all’ospedale di Vicenza, il medico che due anni fa operò Michele dopo la paurosa caduta che lo vide sfortunato protagonista alla Freccia Vallone e che gli costò una bruttissima frattura al femore. Un calvario al quale seguì una lunga ma riuscitissima riabilitazione, che aveva riportato Michele felicemente nel gruppo. Prima della caduta di ieri.
Michele, che si è sposato da poche settimane con Barbara, trasferendosi a Torrebelvicino, aveva rimandato il viaggio di nozze proprio per chiudere la stagione domenica prossima al Giro di Lombardia. «Dalle informazioni che abbiamo avuto dai sanitari dell’ospedale Maggiore - ha spiegato il ds Antonio Bevilacqua - abbiamo potuto capire che dovrebbe avere un ematoma a livello cerebrale e un paio di microfratture al capo. Ci hanno detto che Michele è tenuto in coma farmacologico e che la situazione è sotto controllo, per questo non è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Per ulteriori e precise informazioni dobbiamo aspettare la seconda Tac. Ora non ci resta che pregare per il meglio».
A casa il fratello Massimo in tarda serata apriva la porta della fiducia. «Michele è fuori pericolo».
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Il vicentino caduto al Beghelli resta in coma farmacologico
Gobbi, corre l’ottimismo
Non è più in pericolo di vita
Bologna. (an.ma.) Dalla paura al cauto ottimismo. Le condizioni di Michele Gobbi, il 29enne professionista di Costabissara del Team Milram rimasto coinvolto in una grave caduta domenica nel bolognese durante il Gp Beghelli, sono al momento stabili. Viene tenuto in coma farmacologico e la disperazione dei primi momenti sta lasciando spazio all’ottimismo. Gobbi non sarebbe in pericolo di vita.
Ieri la moglie Barbara, che ha sposato Michele il 23 settembre, papÃ* Renato e mamma Silvana si sono nuovamente recati all’opedale Maggiore di Bologna. A fargli visita è stata Barbara, giusto il tempo di vederlo.
«Gobbi ha subito un forte trauma commotivo cerebrale - ha spiegato il dottor Claudio Sprenger, medico sociale del Team Milram - con la formazione di due ematomi cerebrali di ridotte dimensioni associato a frattura pluriframmentaria della scapola destra. L’ultima Tac ha evidenziato una stabilitÃ* del quadro cerebrale rispetto alla precedente effettuata domenica sera, senza perciò un’evoluzione in senso peggiorativo delle lesioni. Per ulteriori 36-48 ore Michele verrÃ* mantenuto in stato di sedazione farmacologica e verranno effettuate ulteriori Tac cerebrali di controllo. Fortunatamente Michele risulta reattivo alle stimolazioni esterne, il che rappresenta un segnale positivo. Per quanto riguarda la frattura scapolare destra, sarÃ* necessario valutarne l’entitÃ* in un secondo momento».
Anche il dottor Luigi Moras, ortopedico all’opedale di Vicenza e amico di Gobbi, s’è tenuto in stretto collegamento con i colleghi emiliani. «Sono ottimisti», ha spiegato. Come ha ribadito mamma Silvana.
Intanto tutto il movimento tifa per Michele. Al suo fianco anche il fratello Massimo, che corre con gli allievi della Sandrigosport e la sorella Silvia, ex ciclista di notevole spessore tecnico.
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