Reality check: tolto il lockdown duro che chiude tutti in casa, le restrizioni hanno aumentato i consumi energetici spostando i consumi dai servizi verso i beni, quindi aumentando l'intensità di carbonio dell'economia.
Il risultato è che nel 2021 le emissioni stanno aumentando drasticamente.
CO2 emissions – Global Energy Review 2021 – Analysis - IEA
Il petrolio è totalmente irrilevante nella produzione di energia elettrica, solo il 3% della produzione globale.
È importante invece per i trasporti, dove ha una quota elevatissima, quindi complessivamente costituisce un terzo dell'energia totale.
Per quanto riguarda l'energia elettrica non resteremo certo senza, ormai le rinnovabili hanno un costo molto inferiore rispetto alle fonti fossili ed è solo questione di anni perché si arrivi alla totale decarbonizzazione in occidente (massimo 2035 e mio avviso), mentre sarà molto più lunga la transizione dei trasporti.
Ultima modifica di snowaholic; 18/07/2021 alle 16:37
Hai ragione, il petrolio poco centra, centra la politica della de carbonizzazione tanto nella produzione di energia elettrica quanto nel consumo.
La produzione di energia elettrica dipende per la stragrande maggioranza dalla combustione di combustibili fossili come si evince dal grafico, in particolare il carbone.
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Quei grafici dicono una cosa sola...che aumenta esponenzialmente la capacità di spolpare le risorse di questo povero pianeta e poveri noi soprattutto!![]()
Che poi aumentino anche le rinnovabili è una presa per i fondelli! Quali tranvate dovremo ancora prendere prima di cambiare la rotta??? se aspettiamo che lo facciano dall'alto siamo fritti, credo che la cosa debba partire dal basso boicottando tutto ciò che non è sostenibile. deve crescere nelle persone una nuova consapevolezza di vivere in armonia con la natura, già il termine sostenibile mi puzza, malgrado lavori nel dipartimento di sostenibilità! Con le tecnologie che ci sono saremmo in grado di vivere tutti dignitosamente, ma ripeto, ci deve essere un cambio di priorità e di prospettiva e se la propaganda e i mass media lo impediscono bisogna imparare a riconoscere la falsità della propaganda in tutte le sue forme, palesi o più subdole, che spingono sempre nella stessa direzione, ovvero verso il disastro. Mi scuso per l'OT ma ormai il tempo è poco e occorre essere chiari quando si affrontano certi temi.
Il disastro avverrà quando finiranno i combustibili fossili, già espresso in merito sopra citando ciò che ho già scritto antecedentemente, vale a dire, senza energia elettrica la società d'oggi non potrebbe esistere , il passo indietro sarebbe di un paio di secoli.
Con tutti gli annessi e connessi.
Ultima modifica di setra85; 19/07/2021 alle 07:47
Sono anni che dico che l'unica soluzione è un tetto di GVolt-Petrolio equivalenti per stato/nazione.
Tipo lo stato italiano in un anno può consumare un tot di energia.
Lo scopo delle rinnovabili sarà "intaccare" i fossili e sostituirli con l'energia rinnovabile, in modo da avere un REALE abbassamento di C02 e inquinanti
Ma al PIL questo non piace.
Ad esempio:
se io produco 1.000.000 anno di auto elettriche per sostituire quelle a benzina e per farlo "sforo" il tetto di energia massima annuale, ho fatto il classico buco nell'acqua.
Per cui la sostituzione deve essere fatta al netto, non in percentuale, altrimenti, come è gia stato chiaramente scritto nel report IPCC, prima del 2034 avremo un aumento di consumi di combustibili fossili, nel 2040 arriveremo a quelli attuali e solo nel 2080 al di sotto del livello anni 2000. quindi tutta la green ecnomy è basata su un falso obiettivo.
Mi sa che non ti rendi conto, come la maggior parte, che stiamo andando a sbattere contro un muro che si chiama crescita esponenziale. Chi ha un minimo di rudimenti di matematica lo sa bene, sicuramente tu lo saprai, ma l'atteggiamento è fare finta che questo problema non ci sia, il petrolio non finirà all'improvviso, e se starà per finire troveranno un modo ancor più devastante di estrarlo, come già successo in nordamerica. Quello che finirà all'improvviso sarà lo spazio e la resilienza degli ecosistemi in cui viviamo, noi compresi. E' la testa che va cambiata, non il tipo di energia, e spero che questo avvenga prima di non troppe altre tranvate.
Tre viaggi all'estero annuali...tonnellate d'acqua non le sprechi per farti la doccia alla mattina e alla sera, imballaggi di plastica eviti il più possibile di acquistarli, il concertone da 10000 megawatt, tutte queste cose non le fai e ne farai alte molto più utili e benefiche per te stesso e per gli altri...ma malgrado qualche piccola privazione credo che il mondo possa essere molto meglio di così. E' una questione di cambiamento di prospettiva, da una società fondata sulla pancia e sul consumo (per l'aspirazione a un impossibile ricerca di sicurezza che non si troverà mai, e il covid ce lo insegna) a una società fondata sullo spirito e basata sull'armonia e sulla bellezza (e quindi fondata anche sull'ingegno, quello vero, non quello da 4 soldi delle app o cose del genere)...La differenza è che ora abbiamo la scienza e la tecnologia e questo cambio i prospettiva oggi è possibile senza dover tornare indietro di secoli. Una società in armonia col proprio ambiente e fondata sulla cooperazione è la società più sicura in assoluto anche se i principi fondanti non saranno quelli della sicurezza ma quelli dell'armonia e della bellezza.
Probabilmente non hai letto il messaggio,
Non sto parlando di ideologie alternative al consumo di combustibili fossili per creare energia elettrica in funzione del sostentamento della società moderna così come è impostata, ne, di tempi di un probabile esaurimento delle scorse fossili...
Ho solo detto , che, quando queste andranno in via di esaurimento saranno rogne, e, forse, non ti immagini cosa sia un mondo senza energia elettrica.
Puoi dire addio ad ogni cosa che conosci.
Tutte le volte che guardo guerre stellari mi chiedo se il futuro che ci prospettano i discorsi talebano/ambientalisti (non é riferito a te ma in generale) sia quello che si vede nei film della serie:
possiedono la tecnologia per viaggiare più veloci della luce, per distruggere pianeti, per attraversare l'universo, ma hanno un tenore di vita pari a quello del medioevo in europa.
L'uomo é sato in equilibrio col pianeta fino a quando gli abitanti hanno superato i 2 miliardi (fine '800), da allora una piccola parte ha aumentato drasticamente i consumi ma crescendo di poco, il resto é aumentato in numero esponenzialmente senza variare i consumi.
Ora che siamo circa 8 miliardi, circa 1/10 vive molto sopra le proprie possibilità ed il resto vive quasi come a fine '800.
Il problema non sarà limitare le emissioni del 1/10 ma del resto che vuole migliorare il proprio tenore di vita.
Ultima modifica di MeTeo72; 19/07/2021 alle 16:19
Non sono convinto che entro il 2035 tutta l'energia elettrica sarà prodotta senza combustibili fossili. Ben il 26% di quel 37% è costituito da nucleare e idroelettrico, e non so sinceramente se aumentare il numero di centrali nucleari sia la risposta, nè è possibile per tutti sfruttare l'energia idrica. Non dimentichiamo l'impatto paesaggistico del solare, qui a Brindisi 890 ettari sono occupati da parchi fotovoltaici sottratti alle campagne, il 3% della superficie comunale (33esimo comune più grande d'Italia, 330 km2).
Anche l'eolico ha un impatto sul paesaggio sgradevole, vedere questi colossi ergersi nelle campagne non è il massimo, anche perchè si tratta di più pali. L'ideale sarebbe costruirli in mare aperto, così da limitare l'impatto paesaggistico e massimizzare il rendimento (sul mare soffia molto più vento).
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