Ma quando mai, ha provato ha postare delle anomalie citando anche la fonte, come Ryan Maue che ovviamente è diventato reietto automaticamente. Solita tecnica di spostare la discussione dal contenuto alla persona, ma vi assicuro che questa strategia non comunica intelligenza superiore, ma l'opposto totale.
Ma questa è la definizione die geoingegneria di BurianBr, con la solita visione del mondo neomillenarista. Rispetto i punti di vista ma non condivido per nulla.
Ne tantomeno quando dici "non sai di cosa parli", non sai nemmeno tu di cosa stai parlando. "effetti minimi" si forse per BurianBr, che si dimentica di quanti miliardi di persone è composto il mondo e della sua estrema complessità. Dire "effetti minimi" è sintomo della sindrome da videogioco, della soluzione a portata di mano, quella di un grafico di un paper. Peccato che la realtà sia ben altra cosa (per fortuna direi).
Citi sempre la solita frase: "riscaldamento fuori ogni controllo naturale", "conseguenze da brividi". A nulla vale portare dati sulle catastrofi naturali impattanti sull'uomo, ne postai diversi qualche tempo fa da OurWorldinData: in tutto il secolo da te indicato come "fuori controllo naturale" il trend, visto che citi tanto i trend estrapolabili da un istogramma, è costantemente al ribasso nel corso di tutto l'arco temporale affetto da global warming. Esempi concreti: zero. Solo scenari, perchè dato che nel passato non si puo' contare, l'unico modo è profetizzare il futuro.
Sulla geoingegneria certo che mi esprimo, la follia va combattuta in ogni luogo, anche virtuale.
E soprattuto mi esprimo per difendere la pluralità delle opinioni, che qui dentro non è garantita se non entra in certi binari. Siamo tutti dei semplici fruitori di un forum amatoriale di meteorologia, postare quattro grafici, due citazioni copia e incolla, o due trend da istogrammi estrapolati con excel non da nessuna patente di detenzione della verità.
Frasi come "non sai di quello che parli" fanno abbastanza ridere, perchè non lo sai nemmeno tu e si vede.
Dipende dalla definizione che se ne dà, ma se la intendiamo come qualsiasi modificazione chimica dell'atmosfera in grado di influire sul clima terrestre (e sull'ambiente in generale) direi che allora quanto abbiamo già fatto in 150 anni è stata ingegneria climatica allo stato puro.
Poi nessuno qui dentro sta premendo affinchè si usi necessariamente, e andrebbe attentamente ponderata e premeditata proprio per non incorrere in effetti indesiderati.
Giusto una nota sul millenarismo: credimi, io sono qui dentro forse il meno millenarista che puoi incontrare. Io credo che qualsiasi cosa cui andremo incontro sarà necessario adattarsi, non sono uno che annuncia apocalisse ma che anzi tutto si può affrontare. Mi rendo però anche conto di cosa ci aspetta, ecco perchè è bene esserne preparati.
Se si usassero aerosol che ad esempio non contaminano gli ecosistemi non avresti un impatto se non quello legato indirettamente alla riduzione della radiazione solare incidente. Non so cosa ti aspetti che accada, sarei curioso di saperlo.Ne tantomeno quando dici "non sai di cosa parli", non sai nemmeno tu di cosa stai parlando. "effetti minimi" si forse per BurianBr, che si dimentica di quanti miliardi di persone è composto il mondo e della sua estrema complessità. Dire "effetti minimi" è sintomo della sindrome da videogioco, della soluzione a portata di mano, quella di un grafico di un paper. Peccato che la realtà sia ben altra cosa (per fortuna direi).
In realtà ho detto "imprevedibilità da brividi", perchè come e dove il cambiamento climatico colpirà nei particolari sfugge pure ai modelli matematici. Prendi gli ultimi 10 anni in Europa, il clima è stato stravolto e nessun modello climatico lo aveva predetto.Citi sempre la solita frase: "riscaldamento fuori ogni controllo naturale", "conseguenze da brividi". A nulla vale portare dati sulle catastrofi naturali impattanti sull'uomo, ne postai diversi qualche tempo fa da OurWorldinData: in tutto il secolo da te indicato come "fuori controllo naturale" il trend, visto che citi tanto i trend estrapolabili da un istogramma, è costantemente al ribasso nel corso di tutto l'arco temporale affetto da global warming. Esempi concreti: zero. Solo scenari, perchè dato che nel passato non si puo' contare, l'unico modo è profetizzare il futuro.
Il "riscaldamento fuori da ogni controllo naturale" l'ho effettivamente detto, la Terra non può metterci una pezza e i meccanismi di feedback che si stanno mettendo in atto non stanno che rallentando un riscaldamento che comunque procede lo stesso veloce. Io studio medicina, mi viene automatico pensare ad un paziente con una malattia che sfugge sempre più al controllo delle terapie e alle risposte compensatore che il suo organismo tenta in ogni modo di mettere in piedi per reggere, invano nonostante questo.
Quanto all'istogramma di cui parli, io ricordo quello di qualche giorno fa sugli incendi in Canada, ti aveva già risposto @dude79 mi pare.
Poi sulle catastrofi naturali considera pure che in realtà l'effetto del cambiamento climatico probabilmente si acuirà parecchio nei prossimi anni, la realtà è che con +1° di riscaldamento non sono particolarmente cresciuti gli eventi estremi perchè la variabilità naturale ancora mascherava un eventuale aumento degli eventi, ma questo cambierà sicuramente già di questi tempi. Basta vedere, ad esempio, le cronache di eventi alluvionali degli ultimi 5 anni nel Mediterraneo, probabile segnale di quanto dicevo. Mutuando una tua espressione, "il tempo è galantuomo", bisogna solo attendere.
Ma ne fai il centro di ogni argomento, anche quando nessuno la cita e anche quando è solo nominata di sfuggita in un intervento che tratta per il 90% di tutt'altro.Sulla geoingegneria certo che mi esprimo, la follia va combattuta in ogni luogo, anche virtuale.
Se non fosse garantita tu qui non staresti nemmeno scrivendo e io invece che stare a scriverti risposte che impiego diversi minuti per scrivere starei facendo altro. Non capisco questo tuo continuo complesso della vittima, vittima che nemmeno sei. Ricevere delle repliche multiple non significa vittimizzare qualcuno, significa semplicemente voler conversare e/o discutere.E soprattuto mi esprimo per difendere la pluralità delle opinioni, che qui dentro non è garantita se non entra in certi binari. Siamo tutti dei semplici fruitori di un forum amatoriale di meteorologia, postare quattro grafici, due citazioni copia e incolla, o due trend da istogrammi estrapolati con excel non da nessuna patente di detenzione della verità.
Circa il fatto di essere fruitori, è vero ma anche tra gli appassionati c'è un gradiente di "specializzazione": c'è chi se ne intende più di modelli, chi di statistiche locali o nazionali, chi di storia climatica, chi di andamento del clima globale, ecc...
Alla luce di questo è naturale che chi si vede sia più competente in questi settori sia giusto venga preso in più seria considerazione, senza per questo ignorare gli altri.
Parlami allora delle conseguenze vere che temi, perchè a me pare palese che non sai che esistono aerosol che avrebbero un impatto minimo sulla biosfera.Frasi come "non sai di quello che parli" fanno abbastanza ridere, perchè non lo sai nemmeno tu e si vede.
Ultima modifica di burian br; 05/04/2025 alle 21:21 Motivo: Correzione
Le emissioni di un paese sono di fatto la somma le emissioni scope1 di quel territorio (che sono molto più affidabili di quelle scope 2/3).
Dal momento che abbiamo ampia disponibilità di informazioni sulla quantità di combustibili fossili consumati non c'è nessun bisogno di sommare le emissioni aziendali, tranne per le perdite non intenzionali (che però sono minime) e una parte dei processi fisici e chimici industriali. Complessivamente i dati finali sono piuttosto solidi e abbiamo una ragionevole approssimazione anche per le emissioni di uno o due secoli fa.
Le stime delle emissioni in base ai consumi invece richiedono l'uso delle scope 2-3, che sono oggettivamente molto più incerte. Servono per i vari meccanismi che hai citato e probabilmente per quello scopo sono anche efficaci, ma quelli sono strumenti di policy che non hanno niente a che vedere con le ricerche scientifiche sul clima, per le quali contano solo le emissioni totali.
Gli scenari IPCC sono una modellizazione demografica, tecnologica ed economica di quello che potrebbe succedere in futuro, non hanno alcuna influenza sulla parte del rapporto IPCC che analizza gli aspetti climatologici. Per questo scopo serve un maggiore dettaglio riguardo le emissioni, al fine di ipotizzare quale evoluzione possano avere in futuro. In questo caso effettivamente di calcolano le emissioni totali come somma dei vari pezzi, in assenza di misurazioni reali.
Ultima modifica di snowaholic; 05/04/2025 alle 15:35
Non sono solo i forcing extra ma anche (indipendentemente dalla causa) i pattern delle sst, questo è valido per l'anomalia del 2023 (nella seconda parte) tanto quanto per il trend decennale, nel periodo antecedente fino al 2010 il riscaldamento era concentrato verso i poli, da allora è fortemente spinto dalle sst:
Just a moment...
questo nonostante il pacifico tropicale continua a rimanere in un pattern che rende più negativi i feedback se dovesse cambiare ci sarà un periodo di extra riscaldamento.
Just a moment...
Ultima modifica di elz; 06/04/2025 alle 13:25
Alla fine di tutta questa discussione, i dati di JRA differiscono di manco 0.1° dai dati di copernicus...è solo il modo con cui si presentano i dati...c'è chi vuol vedere la linea retta del segnale antropico a tutti i costi e c'è chi invece cerca di capire la complessità e la bellezza del clima in tutte le sue sfaccettature...io preferisco il secondo approccio.![]()
dati UAH di marzo: aumento rispetto a febbraio: +0.58°!
![]()
La cosa interessante è che si registra un forte aumento soprattutto nelle terre emerse dell'emisfero nord. Il segnale è ancor più forte fin verso la tropopausa con uno scarto di circa 1 grado rispetto a febbraio e ancor più in bassa stratosfera (si va da -1.1 a +0.7 circa)!
Quindi situazione diamtralmente opposta rispetto alla superficie. Mi verrebbe da pensare che ci sia stata una forte cessione di calore alla troposfera, certo strano che il segnale sia ancor più forte in stratosfera...![]()
I dati su climatlas.com sono di 0.33 sul grafico e 0.47 sulle mappe, le era5 0.65.
Alla fine ho scaricato le reanalisi jra3q (solo le medie mensili) e ottengo dati leggermente diversi dal noaa ( < 0.03°C), forse poichè è la versione a più alta risoluzione, andamento del tutto simile alle era5 con leggero calo da un anno fa.
NCAR RDA Dataset d640002
01-MAR-2014 / 24 0.0547 01-MAR-2015 / 25 0.1717 01-MAR-2016 / 26 0.5936 01-MAR-2017 / 27 0.4588 01-MAR-2018 / 28 0.1974 01-MAR-2019 / 29 0.4861 01-MAR-2020 / 30 0.4504 01-MAR-2021 / 31 0.1273 01-MAR-2022 / 32 0.3202 01-MAR-2023 / 33 0.4838 01-MAR-2024 / 34 0.6810 01-MAR-2025 / 35 0.6261
jra3q.png
era5:
https://sites.ecmwf.int/data/climate...aly_202503.png
jra3q (arancio) vs era5:
jra2.png
Ultima modifica di elz; 07/04/2025 alle 17:13
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