Piccola nota a latere, incredibile come un lustro fa (la discussione originaria) nemmeno il più pessimista immaginava minimamente dove si sarebbe andati a parare in pochissimi anni, forse era meglio se non leggevo che così mi inquieta ancor di più pensare a cosa ci aspetta in un futuro anche solo prossimo.
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
Il punto infatti sta tutto lì, nel modo in cui evolvono parallelamente medie e deviazioni standard. Questo andamento dipende anche non solo dal macrosettore geografico ma anche dalle caratteristiche specifiche di una regione specifica.
Per farti un esempio: a Brindisi la varianza di Gennaio è aumentata negli ultimi anni, perchè a fronte di eventi gelidi ancora da anni 60 (le varie -10 che ci hanno sfiorato di ondate in Turchia negli ultimi 10 anni, senza dimenticare il mitico Gennaio 2017 del tutto fuori scala) si stanno anche verificando mesi caldissimi di cui il 2024 è solo l'ultimo degli arrivati. Da te, a Firenze, è probabile il contrario, cioè che la varianza di Gennaio si sia ridotta negli ultimi anni, ed infatti tu stesso dici che ormai eventi da anni 50/60 non ti arrivano più (qui ancora sì, con frequenza ancora decente), mentre dal lato opposto hai eventi mai visti (come capitano anche a me).
Prendiamo ora un altro mese, Agosto: in questo caso, invece, son sicuro che da te la varianza se non è aumentata quanto meno non è diminuita. Lo dimostra lo scorso Agosto 2023, in cui la prima decade ha avuto minime davvero molto basse che avresti potuto registrare anche decenni fa, però poi in terza decade è giunta la solita ondata monstre senza precedenti storici.
A Brindisi, invece, Agosto è un mese la cui varianza è diminuita: per me oggi restare qualche giorno isolato in media 71/00 è un'impresa che fino a 30 anni fa corrispondeva a fare -2° dalla 61/90 in quel mese. Rileggere le temperature che si rilevavano ad Agosto fino al 1990 è come sentire due centenari raccontare dei loro ricordi di infanzia, un mondo così lontano ed alieno che a stento si riesce a credere che ciò sia avvenuto proprio sulla terra dove oggi vivo e cammino.
Il discorso è complesso, e il modo in cui evolve lo è altrettanto. Tutto dipende a monte da come si incastrano i vari cambiamenti circolatori, se penalizzano più o meno una determinata area e anche da come evolve lo stesso clima (vedi il citato feedback da lapse rate, o nel mio caso il pesante fattore che è rappresentato dalle temperature del mare, specialmente in estate).
Anche qui comunque gli anni '90 paiono usciti da un'altra era, i miei stessi ricordi del clima da bambino lo sono (ormai inizio a ritenere tale in larga parte pure il pre 2014, figuriamoci 25/30 anni fa...), qualche minima buona se tutto incastra bene (calo termico in quota, sventagliata da est con ricambio d'aria, calo dell'UR) la posso vedere solo per il bonus continentalità, per il resto gli ultimi due anni sono una tragedia immane per le minime estive che sono volate su livelli quasi padani, forse sono il parametro più stravolto in assoluto dal 2022 in poi, vediamo quest'anno per essere sicuri che non siano state due annate sfigate (specie il 2023 che eravamo perennemente sotto influsso umido) ma ci credo poco però mi voglio tenere una finestrella di ottimismo visto che questa prima sfiammata con il secco è stata incoraggiante (sabato e domenica ho fatto quasi 10°C in meno rispetto alle zone collinari) nonostante si venisse da mesi e mesi di minime degne di un isolotto in mezzo al Mediterraneo, quindi vorrei provare un'estate con HP a nord e aria secca per verificare.
Pensa che fino a una decina di anni fa spesso leggevo le cronache della PEG e sognavo quel clima lontano, ora leggo i dati di 15 anni fa e allo stesso modo sogno quello
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
Io sogno le estati di un tempo...leggere i dati degli anni 60 e 70 è come farsi un viaggio in un'epoca remota. Minime sotto i 16° con relativa frequenza a Luglio ed Agosto, rare volte sopra i 22° di minima...oggi 22° è la media minime, e i 16° li vedo l'ultima volta a Giugno e li rivedo se va bene a metà Settembre...
C'è da restare increduli a volte.
Mi concedete un piccolo personale OT da nostalgico-sentimentale.
Per me che ho vissuto da bambino le estati degli anni '70, chiamati in causa in queste pagine, diventa difficile mettere in scritto i ricordi "a pelle" di quegli anni.
Semplicemente altro clima, altro vivere la stagione, che si chiamava bella stagione e non sofferenza. Altro modo di godere della stagione.
Eravamo con buona probabilità più vicini alle estati della PEG più fredde di quanto non lo siamo oggi nei confronti di quelle delle estati anni 70.
Di statistiche e numeri possiamo riempire il thread, per conto mio, ma le sensazioni delle giornate, serate e nottate di allora non trovano alcun riscontro ai giorni nostri.
Si usciva la sera con il pullover sulle spalle, le vecchiette avevano lo scialle di lana, il climatizzatore in casa o in auto sconosciuto e/o inadatto.
Le mattinate sempre fresche in cui si giocava in cortile fino alle 11 per poi rientrare perchè il sole "scottava".
I 30° erano quasi un evento, i 32/33 caldone.
Si iniziava ad assaporare la stagione piena a fine giugno/inizio luglio, prima decade. Alla burrasca di ferragosto potevi dichiarare finito il caldo.
Con i temporali di fine agosto si sbiancavano di neve le cime delle Giulie, ma poteva nevicare a volte sulle cime anche nelle passate dei fronti a luglio.
Al mare l'acqua era sempre fresca, 24/25°, le nottate al mare con la brezza di terra sempre attiva, di giorno quella di mare anche.
Le passeggiate in mezzo al bosco delle colline era rinfrescante, non opprimente.
L'uva nera si vendemmiava in pieno ottobre, non inizio settembre, la bianca a settembre avanzato, non a fine agosto.
La progressione climatica è stata disarmante, percepibile negli anni 80 in alcuni anni, progressiva con alcune pause negli anni '90, impattante negli anni 2000 dove si salvavano alcuni mesi.
Oggigiorno siamo semplicemente in un altro contesto climatico, inutile ricercare quelle sensazioni e atmosfere.
All'ottimo e toccante post di @mky voglio aggiungere una cosa sulla base di quanto scritto da lui stesso:
Eravamo con buona probabilità più vicini alle estati della PEG più fredde di quanto non lo siamo oggi nei confronti di quelle delle estati anni 70.
All'inizio mi era sembrata una frase esagerata (non avevo considerato che la varianza estiva è inferiore a quella invernale e primaverile, per cui pure nella PEG, nonostante la varianza fosse relativamente alta in tutte le stagioni, era difficile discostarsi di tantissimo dalla media estiva di quella stessa epoca); poi ho capito che hai assolutamente ragione:
- un'estate nella "mediana probabilistica" del clima attuale è di almeno 1,7 °C sulla 1981-2010, visto che il rapporto tra riscaldamento italiano del trimestre estivo e riscaldamento globale, mantenutosi piuttosto costante sul 2,4:1 dagli anni '70 ad oggi, aveva già portato l'estate media italiana a +1,3 °C sulla 1981-2010 nel 2020 e che ora il mondo si è ulteriormente scaldato, a ciò va aggiunta la brusca riduzione della concentrazione di solfati del trasporto marittimo che influisce prevalentemente nel semestre caldo e alle nostre latitudini
- l'estate più fredda in Italia dal 1750 a oggi risulta essere la 1816, nel famoso "anno senza estate" la cui anomalia climatica è probabilmente da attribuirsi per gran parte alla straordinaria eruzione del Tambora avvenuta l'anno precedente: essa ebbe un'anomalia di circa -3,8/-4,0 °C sulla 1981-2010 (per Berkeley Earth un po' meno anomala, per il CNR un po' più anomala: ho calcolato una sorta di via di mezzo)
Quindi, anche solo prendendo l'estate più fresca in assoluto degli ultimi 300 anni almeno, le estati degli anni '70 risultano mediamente 2,4/2,6 °C più calde di essa; le stesse estati anni '70 sono a loro volta ben 3,1 °C più fresche del valore che ragionevolmente si può considerare da "estate media" (come probabilità di verificarsi) nel contesto termico globale e della fascia temperata boreale di questo 2024. La media estiva italiana degli anni '70 è dunque almeno mezzo grado più vicina al minimo del 1816 che alla mediana probabilistica massima raggiunta, ovviamente, quest'anno.
Se poi vogliamo strafare ed escludere dal confronto le 3 estati più fredde dal 1750 per distacco, essendo a distanza ravvicinatissima tra loro (1813-1815-1816) ed essendo quindi attribuibili a condizioni climatico/circolatorie su larga scala particolari e transitorie, l'estate più fredda degli ultimi 260 anni diventa la 1843, chiusa "soltanto" a circa -3,2 °C dalla 1981-2010, ossia ad "appena" -1,8 °C dalla media decennale 1971-1980.
Ultima modifica di Perlecano; 16/04/2024 alle 13:47
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Come l'avessi scritto io, mi ci ritrovo perfettamente.
E a proposito di neve estiva ricordo attorno agli anni '70/'80 di aver visto i fiocchi cadere fin sotto i 2000 m più di una volta, non soltanto a giugno o dopo Ferragosto ma anche, seppur più di rado, in pieno luglio. Senza contare che la neve dell'inverno precedente rimaneva nei canaloni in ombra fino a quote più vicine ai 1000 che ai 2000 m anche qui in zona prealpina per buona parte dell'estate, riuscendo in taluni casi, magari non così frequenti e a quote un po' più alte, a "fare il giro" fino all'inverno successivo, cosa pressoché impossibile dai primi anni 2000 in avanti.
Saluti a tutti, Flavio
2024 -> estremi: -4,2°C (21/1)/37,5°C (11/7)
vento massimo: 58,7 km/h (20/4)
UR minima: 20% (16/4)
Qui in zona prealpina no almeno per quel che riguarda il 2014; ho appena ricontrollato l'archivio e nevicate sotto i 2000 nel luglio 2014 non ce ne sono state, per quanto sia stato un luglio relativamente fresco e soprattutto molto piovoso.
Può essere invece nei primi anni duemila, anzi direi sicuramente proprio il luglio 2000 quando nevicò più di una volta sulle cime attorno a Trento (seppur non copiosamente) e in maniera più abbondante in zona dolomitica anche se più che altro dai 2000 m in su, e qualcosa anche nel 2004; da lì in avanti a luglio direi che non è più capitato, almeno qui attorno a Trento.
Saluti a tutti, Flavio
Sembra che oltre al Tambora ci sia stata un'altra grande eruzione ad oggi non identificata
Greenland_sulfate.png
Di myself - Dai, J.; Mosley-Thompson, E.; Thompson, L. G. (1991). "Ice core evidence for an explosive tropical volcanic eruption six years preceding Tambora". Journal of Geophysical Research (Atmospheres) 96 (D9): 17361–17366. Archived from the original on 2012-09-27., CC BY-SA 3.0, File:Greenland sulfate.png - Wikimedia Commons
Io di estati calde ne ricordo anche nei decenni del secolo scorso, quel che sono cambiati invece sono gli inverni. Se nel secolo scorso gli impianti sull'Etna a sud e a nord erano aperti per tutta la stagione e si vendevano gli abbonamenti stagionali, adesso a sud l'impianto non è in funzione da oltre un decennio mentre quello a nord è aperto per qualche settimana, quest'anno credo meno di 7 giorni. È anche vero che ormai qui gli operatori turistici preferiscono fare altro dove hanno maggiori margini di guadagno ma il manto nevoso ormai non dura più l'intera stagione invernale. NEgli anni 50 sull'Etna si svolgevano gare invernali di sci.
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