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  1. #51
    Uragano L'avatar di baccaromichele
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    Predefinito Re: Maggio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    A Rimini mare maggio leggermente sopra media termica (+1.3 sulla 61-90 e +0.4 sulla 91-20) e decisamente secco (-50% di pioggia rispetto alla media)

    La primavera invece è stata record, la più calda dal 1955 e sempre molto secca (sui livelli della 2022 e della 2020) con solo 106mm nei 3 mesi

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    Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
    Minima: -8,3°C 21/12/2009
    Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013​=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
    http://climarimini.altervista.org/index.html

  2. #52
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Maggio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    maggio 2024 alla stazione di Roncade (TV) media di riferimento 92/23

    T media: 17,7°C +0,2: non troppo freddo per quanto sia sembrato... già l'anno scorso fece 17,5 e 2021 (15,5) e 2019 (14,6) furono decisamente più freschi per non dire freddi

    T min media: 12,9°C +1,4: è al 3° posto per le minime più alte dopo il 2018 e il 2009
    estremi 8,4/16,7

    T max media: 22,6°C -0,8: un poco sottomedia ma non si distingue particolarmente dagli altri...
    estremi 15,9/27,2

    pioggia: 245,8 mm rispetto ad una media di poco più di 100
    è il terzo mese di maggio che supera i 200 mm e si colloca al secondo posto dopo l'inarrivabile 2019 che superò i 310 mm. era da novembre 2019 che non si superavano i 200 mm in un mese. 8° posto tra i più piovosi.

    nei 5 primi mesi dell'anno siamo al terzo posto come cumulata: 715 mm. Davanti il 2013 e il 2014
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  3. #53
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Maggio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    1. SECONDA DECADE DI MAGGIO 2024


    Iniziata con una minima vicina ai 18° che anticipava di quasi un mese le notti di Giugno, la seconda decade ha visto imporsi nella sua seconda metà i primi caldi stagionali, a dire il vero piuttosto smorzati visto che non si sono mai viste temperature davvero elevate, e ciò nonostante delle previsioni che fino al breve/brevissimo termine davano per certo condizioni ben più calde. In realtà, tra un contesto spesso nuvoloso e talora pure perturbato (scarsa performance previsionale anche su questo fronte), le temperature sono state sì sopra la media ma mai senza eccessi, concentrando le anomalie peraltro quasi del tutto sulle minime come già era successo in prima decade.

    Per molti versi è stata una decade simile alla seconda dello scorso anno, tra frequente vento dai quadranti meridionali, cielo spesso coperto, minime elevate e massime contenute, ed in effetti la configurazione sinottica non è stata particolarmente dissimile a livello del Mediterraneo tanto che di piogge abbondanti se ne sono avute proprio come un anno fa solo che stavolta più al Nordovest italiano anzichè in Romagna. Proprio questa differenza geografica di qualche centinaio di km rispecchia uno spostamento dell'intera configurazione verso NW rispetto a quella di un anno fa che spiega anche come mai quest'anno le temperature siano state più elevate dal momento che la Puglia è stata maggiormente investita dalle masse d'aria calde in risalita sul lato orientale che invece nel 2023 passavano leggermente più ad est sulla Grecia.



    Le medie della seconda decade di Maggio 2024 a Brindisi Casale sono state le seguenti:

    media min: 16,5° (+2,5° dalla decadale 71/00)
    media max: 23,85° (+1,55° dalla decadale 71/00)
    media tot: 20,2° (+2° dalla decadale 71/00)

    L'anomalia è calcolata rispetto all'anacronistica 71/00, ma anche rispetto a riferimenti più recenti la decade ha chiuso comunque decisamente sopra la norma: +1,4° dalla decadali 81/10 e 91/20; +1,6° dalla decadale 2011/20.
    Pur se può apparire una decade poco significativa visto lo scarto piuttosto esiguo rispetto ad altre decadi dell'anno, non bisogna dimenticare che Maggio è un mese in controtendenza, la cui evoluzione si è fermata e anzi invertita dopo il 2010. Alla luce di questo non deve stupire che si sia trattato addirittura di una delle 10 più calde seconde decadi di Maggio dal 1951.
    Nonostante quindi la decade sia persino andata meglio di quanto lasciavano prospettare i modelli la prestazione è stata tale da risultare di poco fuori dalla top 5!


    Il maggiore peso nel determinare il risultato lo ha avuto la media minime, talmente alta da essersi fermata a meno di mezzo grado (!!) dal record assoluto per la seconda decade che spetta ex aequo a 2000 e 2003 (16,9°): quinto posto per la più alta media minime in seconda decade di Maggio dal 1951 dunque, dietro, oltre che ai già nominati 2000 e 2003, anche a 1968 e 1969 per -0,1°. Merita una menzione anche il 1999 che con 16,4° potrebbe in realtà occupare il quinto posto a pari merito con il 2024 nel caso in cui la media minime che ho calcolato fosse stata sovrastimata di +0,1°.

    Come già detto, la decade è stata calda ma senza eccessi: nonostante la media minime da quinto posto, la minima più alta non è stata affatto rilevante ("solo" 18.2° il 20); ancor meno significativa la massima assoluta della decade (26,4°), addirittura dozzinale.
    La massima più bassa decadale (21,3°) è stata il dato che più si è avvicinato alla top 5, risultando nella parte bassa della top 10 per questione di pochissimi decimi.



    In atmosfera la decade è stata altrettanto calda, appena fuori dalla top 5 per gli ultimi 50 anni a tutte le quote, ricalcando in tutto e per tutto l'andamento che si era già riscontrato al suolo non soltanto per il posizionamento nelle classifiche ma anche per le anomalie registrate, piuttosto scarse a fronte di un collocamento così alto tra le 10 più calde seconde decadi almeno dal 1974:

    • 850 hPa: 12,8° (+2,4° dalla 81/10)
    • 700 hPa: 2,5° (+2,2° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -15,6° (+1,3° dalla 81/10)
    • ZT: 3442 m (+360 m dalla 81/10)


    Nulla da segnalare circa gli estremi minimi decadali in quota, se ne ebbero di simili se non superiori addirittura già l'anno scorso (a 500 hPa) e due anni fa (a 850 e 700 hPa).
    Sono stati invece di rilievo storico i valori massimi rilevati alle quote medie (attorno ai 3000-4000 m), tra i più alti a livello decadale e non lontani dai dati più elevati a livello mensile. In particolare, è stato da terzo posto per gli ultimi 50 anni il valore dello ZT più alto dell'intera seconda decade di Maggio (4315 m), eventualmente a pari merito con quello rilevato nel 1977 (4304 m), mentre a 700 hPa il valore più alto raggiunto (8,9°) manca il quinto posto per un solo decimo anche se, per via della possibilità che il dato sia stato sottostimato proprio di -0.1°, potrebbe essere stato proprio quinto in ex aequo col 1977 (9°).



    Dalla descrizione della seconda decade di Maggio emerge il quadro di una decade che ha sfangato per questione di pochi decimi una dimensione storica molto più significativa: si può dire che sia stata, tanto al suolo quanto in atmosfera, una decade sul filo del rasoio, che ha camminato tutto il tempo su quel sottile bordo che separa una decade come tante da una eccezionale.
    Dall'analisi dei dati, inoltre, è molto forte l'impressione che i dati da podio o top 5 siano stati nettamente a portata di mano pur non avendo dovuto strafare come invece è normalmente richiesto in moltissime altre decadi dell'anno. Questa sensazione è più che tale, e costituisce sia la dimostrazione sia la conseguenza di quella stasi che Maggio presenta da ormai 15 anni, stasi che si è caratterizzata anche per un livellamento delle prestazioni massime compiute negli ultimissimi anni nelle varie decadi rispetto ad altri episodi noti del passato.





    2. TERZA DECADE DI MAGGIO 2024


    Finalmente una decade anonima (attenzione: anonima non equivale a normale, è stata infatti una decade discretamente calda).
    Una decade completamente anonima è divenuta una rarità estrema di questi tempi, c'è sempre qualcosa di speciale da segnalare che sia nel migliore dei casi per qualche dato da podio in atmosfera o nel peggiore per decine di record o statistiche abbattute, quasi sempre si tratta di statistiche correlate al caldo o alla eccessiva stabilità dell'aria (elevate altezze gpt).
    La rarità dell'anonimato è indice di come il cambiamento climatico sia talmente veloce e pervasivo da non consentire fasi di relax, paradossalmente anche quando fa fresco c'è comunque qualcosa da segnalare (come in ultima decade di Aprile 2024) ma "per contrasto", perchè dopo tanti anni dominati da valori sopra la media rivivere seriamente (per intensità e durata) temperature "d'altri tempi", per quanto esse siano prive di una vera rilevanza nella serie storica, diventa comunque un avvenimento da ricordare.

    E così, incredibile ma vero, a divenire nel mondo di oggi davvero unica sul lato termico è una decade del tutto anonima, un assurdo vista la definizione che dovrebbe essere propria di anonimato.
    A dimostrazione di quanto appena descritto in questo breve "elogio dell'anonimato in meteorologia" stanno gli ultimi 11 mesi, con l'unica decade da Luglio 2023 ad aver rispettato il totale anonimato che è stata la seconda decade di Marzo 2024. Anche l'ultima decade di Maggio 2024, come si vedrà, in realtà un paio di statistiche storiche è infatti riuscita a registrarle anche se "di striscio".




    La terza decade di Maggio 2024 ha avuto le seguenti medie a Brindisi Casale:

    media min: 16,9° (+1,5° dalla decadale 71/00)
    media max: 24,9° (+1,3° dalla decadale 71/00)
    media tot: 20,9° (+1,4° dalla decadale 71/00)

    Nonostante un'anomalia contenuta rispetto alla 71/00 farebbe normalmente pensare ad uno scarto ancor più esiguo rispetto a riferimenti più recenti, la realtà è che si è trattato di una decade calda anche per i tempi d'oggi a causa della controtendenza di Maggio che raggiunge il suo apice tra tutte le decadi proprio nella terza di Maggio: come evidenziavo lo scorso anno, infatti, nello scorso decennio la media della terza decade di Maggio è stata addirittura inferiore (!!) a quella 71/00! Chiude infatti a +0,8° dalla decadale 81/10, +1° dalla decadale 91/20 e +1,6° (!!!) dalla decadale 2011/20!


    A contraddistinguere di più la decade è stata la sua capacità di mantenersi costantemente livellata su un moderato sopramedia, specialmente nelle minime. Questo ha avuto un suo impatto su due statistiche che, in effetti, rendono la decade un po' meno anonima di quanto in realtà essa sia stata:

    • la minima più bassa della decade è stata di appena 15.6°, al quinto posto per la più elevata minima più bassa in una terza decade di Maggio dal 1951 dietro solo a 1968, 1986, 2001 e 2018
    • la giornata "più fredda" (con la media giornaliera più bassa) ha avuto una media di 19,5° circa, alquinto posto per la più elevata media giornaliera della giornata più fredda di una terza decade di Maggio dal 1951, sostanzialmente a pari merito con il 1985 e di poco davanti al 2000 (19,4°)




    In atmosfera l'anonimato è stato invece totale: nessuna media esageratamente elevata (addirittura in quota la decade è sostanzialmente chiusa in media lungo quasi l'intera colonna), nessun picco massimo rilevato (ma tantomeno se ne erano avuti al suolo), nessuna baseline troppo alta da far rilevare dei dati significativi sui valori minimi (differentemente da quanto osservato invece a terra).

  4. #54
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    Predefinito Re: Maggio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Ecco la parte finale di maggio per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 12.8°C, -0.3°C dalla media 1991/2020, estremi 10°C/15.9°C, quindicesimo posto su 34 tra le più fresche, un valore sopra i quindici gradi.
    • Media medie 17.8°C, -1.1°C dalla media, estremi 15.4°C/20°C, undicesimo posto tra le più fresche insieme al 1992.
    • Media massime 23.5°C, -1.1°C dalla media, estremi 19.4°C/27.1°C, quattordicesimo posto tra le più fresche, due valori sotto i venti gradi e quattro sopra i 25.
    • Escursione termica giornaliera 10.7°C, -0.8°C dalla media, estremi 3.5°C/14.4°C, decimo posto tra le più basse insieme al 1995 ed al 1997.
    • Radiazione solare media 18316 KJ\mq, -2709 dalla media, estremi 6183/27163 KJ\mq, quinto posto tra le meno soleggiate.
    • Caduti 128.2 mm in quattro giorni.
    • Pressione media 1002 hPa, -1.4 hPa dalla media 1993/2020, estremi 993.1/1007.2 hPa, decimo posto su 33 tra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 9.3°C, -0.2°C dalla media 1991/2020, estremi 7°C/11.8°C, ventunesimo posto su 44 tra le più fresche insieme al 2014, sei valori sopra i dieci gradi.
    • Quota media ZT 2900 metri, -56 dalla media, estremi 2539/3224 metri, diciannovesimo posto tra le più basse, otto valori sopra i tremila metri.

    Finale mensile molto simile alle due decadi precedenti: tempo molto variabile con diverse occasioni per piogge e temporali, in particolare il giorno 31, in questa stazione è stata la decade più piovosa del mese.
    Anche stavolta gli scarti dalle medie delle temperature sono stati irrisori sia al suolo che in quota, con le anomalie maggiori per temperature medie e massime.
    Stante la frequente instabilità e la persistente nuvolosità, l’escursione termica, il soleggiamento e la pressione atmosferica sono stati bassi.

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 12.2°C, +0.1°C dalla media 1991/2020, estremi 8.6°C/15.9°C, sedicesimo posto su 34 fra i più caldi, due valori sotto i dieci gradi ed altrettanti sopra i quindici.
    • Media medie 17.2°C, -0.4°C dalla media, estremi 12.2°C/20.2°C, tredicesimo posto fra i più freschi insieme al 1998, cinque valori sotto i quindici gradi ed uno sopra i venti.
    • Media massime 22.2°C, -1°C dalla media, estremi 15.1°C/27.1°C, decimo posto tra i più freschi, sette valori sotto i venti gradi e sei sopra i 25.
    • Escursione termica giornaliera 10°C, -1.1°C dalla media, estremi 3.4°C/15°C, decimo posto tra le più basse insieme al 1996.
    • Radiazione solare media 17099 KJ\mq, -2352 dalla media, estremi 3002/28045 KJ\mq, quarto posto tra i meno soleggiati.
    • Caduti 252.1 mm, +123.7 mm (+96.3%) dalla media, quinto posto tra i più piovosi; 14 giorni di pioggia, +3 dalla media, ottavo valore più alto insieme al 2016 e 2023.
    • Pressione media 1002.3 hPa, -0.6 hPa dalla media 1993/2020, estremi 993.1/1008.1 hPa, dodicesimo posto su 33 fra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 8.3°C, +0.1°C dalla media, estremi 3.8°C/11.8°C, ventesimo posto su 44 tra i più caldi insieme al 1985 e 2023, due valori sotto i cinque gradi ed otto sopra i dieci.
    • Quota media ZT 2748 metri, -12 dalla media, estremi 1979/3224 metri, ventunesimo posto tra i più bassi, otto valori inferiori ai 2500 metri (di cui uno sotto i duemila) e dieci sopra i tremila.

    Maggio, per quanto riguarda le temperature, vicino alle medie a tutte le quote con anomalie maggiori al suolo ed in particolare riguardo le temperature massime; è stato anche piuttosto piovoso, anche se non è riuscito ad insidiare concretamente i mesi che sono sul podio.
    Questo mese è stato praticamente dominato dal flusso atlantico, che da una parte ha impedito l’arrivo di ondate di caldo e dall’altra anche corpose rinfrescate; ha piovuto parecchio, in particolare il giorno 16 è passata una forte perturbazione che ha portato accumuli molto ingenti sul Veneto e Friuli occidentale causando anche allagamenti.
    Qui, a partire dal minuto 15:45, gli accumuli in FVG: Edizione del 17/05/2024 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia
    Come dicevo, il flusso atlantico imperante ha impedito di avere estremi termici degni di nota: solo una giornata ha superato i venti gradi di media, poche temperature massime superiori ai 25 gradi, in quota la temperatura è rimasta quasi sempre fra i cinque ed i dieci gradi e lo zero termico ha superato poche volte i tremila metri.
    Come vedremo in seguito, durante l’ultimo decennio si sono già avuti mesi di maggio molto piovosi come il 2013 (secondo), il 2016 (sesto), il 2019 (primo) ed il 2021 (terzo); la differenza rispetto a questo è che essi sono stati nettamente più freschi (da 0.8°C a 2.6°C per le temperature medie, da 1°C a 2.9°C in quota e per lo zero termico da 105 a 440 metri in meno).
    Per il resto, dato il flusso atlantico dominante, l’escursione termica, il soleggiamento e la pressione atmosferica sono stati bassi.
    Questo mese è stato il meno anomalo della primavera ed insieme alla seconda metà di aprile ha posto fine ad un lungo periodo molto caldo a tutte le quote.
    Qui, a partire dal minuto sei, un breve riassunto del mese a cura dell’Arpa Osmer: Edizione del 31/05/2024 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia


    Ora metto il grafico delle temperature minime:

    Distribuzione_Min.jpg Decenni_Min.png

    Le temperature minime sono rimaste complessivamente invariate passando da 11.9°C a 12.4°C per poi ridiscendere a 11.8°C; maggio è il mese che è cambiato in misura minore perché marzo si è scaldato di nove decimi (passando da 2.9°C a 3.8°C) ed aprile di un grado (passando da 6.9°C a 7.9°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo del trimestre e non è mai stato veramente insidiato dagli altri due mesi; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (8.8°C vs 6°C), nel caso di aprile si è verificata nel 2004 (10.3°C vs 8.2°C).
    Nel corso dei decenni le frequenze delle varie fasce di temperatura non hanno avuto variazioni davvero importanti: abbiamo sempre 8-9 minime in cifra singola e tre sopra i quindici gradi.
    Durante maggio non è più possibile scendere sottozero ed è anche difficile andare sotto i cinque gradi; quest’ultimo evento si è verificato due volte, nel 1991 e nel 2012 (record mensile).
    Avere almeno una minima sotto i dieci gradi è quasi scontato, questo fatto non è accaduto solamente nel 1999 e 2001; nel caso del 1991 e 2021 addirittura è stata la media mensile ad essere sotto i dieci (e non solamente una manciata di valori).
    È quasi scontato avere almeno una minima di stampo estivo (oltre i quindici gradi) ed i valori più elevati sono un po' oltre i 18 gradi; non è accaduto solamente nel 1991, 2004, 2014, 2016, 2019 e 2021.
    Solitamente si tratta di alcuni valori, ma in alcuni casi sono stati davvero parecchi come nel 2018 (addirittura 14), 2001 e 2023 (otto) e 1999-2022 (sette).
    Adesso le temperature medie:

    Distribuzione_Med.jpg Decenni_Med.png

    Anche le temperature medie sono salite di poco, appena tre decimi; pure in questo caso maggio è il mese che ha subìto i cambiamenti minori, dato che marzo si è scaldato di 1.1°C (passando da 8.3°C a 9.4°C) ed aprile di addirittura due gradi (passando da 11.9°C a 13.9°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo del trimestre e non è mai stato veramente insidiato dagli altri due mesi; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (13.3°C vs 10.3°C) mentre per aprile si è verificata nel 2019 (14.6°C vs 13.3°C).
    Nel corso dei decenni le giornate con media inferiore a quindici gradi sono rimaste sempre sette, mentre sono aumentate di tre quelle con media superiore ai venti.
    Avere almeno una giornata con media inferiore a quindici gradi è molto comune, non è successo solo nel 2001 e 2022; a volte si sono verificate perfino giornate con media inferiore ai dieci gradi come nel 1991 (due), 1997, 2004, 2012, 2013 e 2019 (una in tutti questi casi).
    Dall’altro lato è molto frequente avere almeno un giorno con media superiore ai venti gradi, questo non è successo solamente nel 1991, 2004, 2019 e 2021, nel 2003 e 2018 è stata la media mensile a raggiungere e superare questo limite; a volte si sono verificate perfino giornate con media superiore ai 25 gradi (quindi da ondata di calore estiva e non certo trascurabile) come nel 2005, 2008, 2009 e 2011.

    Ora le massime:

    Distribuzione_Max.jpg Decenni_Max.png

    Le temperature massime sono aumentate in misura maggiore rispetto alle minime ed alle medie: sette decimi contro un calo di uno ed un aumento di tre.
    Pure in questo caso si osserva che maggio ha raggiunto il proprio massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro.
    Il riscaldamento di questo mese è ben inferiore rispetto a quello degli altri due: marzo si è scaldato di 1.4°C (passando da 13.6°C a 15°C) mentre aprile è salito di addirittura 2.5°C (passando da 17.2°C a 19.7°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo della primavera: la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (18.2°C vs 15.2°C) e quella da aprile nel 2019 (19°C vs 18°C).
    Le frequenze delle varie fasce di temperature sono rimaste complessivamente simili rispetto agli anni ’90: abbiamo sempre sette giornate con massime inferiori ai venti gradi (con una sotto i quindici), ma adesso abbiamo tre massime in più sopra i 25 gradi (ed una oltre i trenta).
    Durante maggio è quasi impossibile avere massime ad una cifra, è accaduto solo nel 1991 (per un decimo) e c’era mancato un soffio anche nel 1997; sono invece possibili massime comprese fra dieci e quindici gradi, registrate in dodici mesi (quasi una volta su tre) e solo nel 1993 e 2009 non si è mai scesi sotto i venti.
    Il 2021, oltre che per la media mensile molto bassa, si segnala anche perché è l’unico mese a non aver raggiunto o superato i 25 gradi; è senz’altro un fatto davvero notevolissimo, anche perché ormai le giornate sono lunghe, manca poco al solstizio d’estate e questo la dice lunga su quanto il 2021 sia stato fresco e perturbato.
    Dall’altro lato è possibile avere massime di stampo estivo (27-28 gradi) ed a volte sono stati anche superati i trenta: questo è successo nel 1995, 1997, 2001, 2003, 2005, 2007, 2008, 2009, 2011, 2012, 2018 e 2022, in alcuni casi abbiamo avuto perfino valori da vera e propria ondata di calore estiva (nel 1997, 2003, 2005, 2007, 2008 e 2009).

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T850.jpg Decenni_T850.png

    In quota ritroviamo lo stesso andamento delle temperature al suolo: maggio si è scaldato di appena tre decimi, uno dagli anni ’90, aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro.
    Marzo si è scaldato di 1.2°C (passando da 0.7°C a 1.9°C) anche ignorando gli anni ’80 ed aprile ben 1.8°C (passando da 3.4°C a 5.2°C, un decimo in più partendo dagli anni ’90); anche in questo caso vediamo che maggio è il mese primaverile che è cambiato in misura minore rispetto al passato e questo vale anche considerando tutti i mesi dell’anno (un altro esempio è gennaio).
    Maggio, analogamente al suolo, è sempre stato il mese primaverile più caldo; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (4.5°C vs 3°C) e quella da aprile nel 2019 (5.4°C vs 4.4°C).
    Durante questo mese sono ancora (occasionalmente) possibili temperature negative: si è trattato di valori poco al di sotto dello zero e sono stati registrati nel 1984, 2012 e 2019, con il 1982, 1987 e 1991 arrivati a zero gradi spaccati.
    Questi valori sono stati registrati non oltre la prima metà mensile.
    Se poniamo il limite a cinque gradi, vediamo che quasi tutti i mesi hanno avuto almeno un valore al di sotto di esso: fanno eccezione solamente il 1986, 1993 e 2001.
    D’altro canto, possiamo vedere dal secondo grafico che le giornate con valori inferiori ai cinque gradi sono state mediamente 4-6 durante i vari decenni, per cui il non averle è l’eccezione e non la regola.
    Fra i mesi che ne hanno avute parecchie, segnaliamo il 1991 (ben venti), 1984 (quindici), 2004 (12.5) e 2019 (undici).
    Dall’altro lato vediamo che durante maggio si affacciano con una certa continuità isoterme estive o quasi; in altre parole, in aprile abbiamo uno-due giorni con temperatura sopra i dieci gradi (ed a marzo solo valori isolati) mentre in maggio ne abbiamo mediamente 7-10 a seconda dei decenni.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno un valore in doppia cifra: alcuni come il 1989, 2019 e 2021 hanno superato questo limite di poco, vari altri mesi hanno avvicinato o superato i quindici gradi (ossia hanno avuto almeno un’ondata di calore di stampo estivo).
    I mesi che hanno raggiunto o superato i quindici gradi almeno una volta sono il 1983, 1986, 1997, 1999, 2001, 2003, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2012.
    Tra questi valori segnalo soprattutto il 2009: ha addirittura superato i venti gradi, si tratta di un picco notevolissimo ed a mio parere eccezionale, in quanto i valori oltre i venti gradi sono concentrati quasi esclusivamente nel bimestre luglio-agosto (e non sono scontati neppure durante quei due mesi) e sono molto pochi anche in giugno ed in settembre.
    L’elenco che ho appena scritto evidenzia la gran parte di queste ondate di caldo si era verificata tra la fine degli anni ’90 ed il decennio successivo: in effetti notiamo come maggio si fosse scaldato in quel periodo, per poi tornare indietro quasi ai livelli iniziali.
    La gran parte dei mesi caldi si concentra nel periodo appena citato: abbiamo la coppia 2003 - 2009 (secondi), il 2001 (quarto), il 2007 (settimo), la coppia 2000-2011 (noni), la coppia 1999-2005 (undicesimi) ed il 2008 (tredicesimo).
    Al di fuori di quel periodo, fra i mesi più caldi, abbiamo il 1986 (primo), la coppia 2018-2022 (quarta), il 1993 (ottavo) e poi dobbiamo scendere al tredicesimo posto per trovare il 2015.
    Dall’altro lato i mesi freschi scarseggiano durante il periodo citato, essi si trovano per la gran parte negli altri e ci sono anche di recenti: i primi dieci sono il 1991, 2019, 1984, 2004, 1987, 2021, 2013, 1981, 1995 e 2016, con il 2014 subito dietro.
    Questo decennio è iniziato con due mesi praticamente opposti: il 2021 è stato piuttosto fresco e piovoso, il 2022 molto caldo e secco; i due successivi sono stati piuttosto instabili ed in media termica.
    Di conseguenza vediamo che al momento maggio continua a non presentare cambiamenti significativi rispetto al lontano passato.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png

    Maggio ha aumentato complessivamente la sua media di appena 38 metri (cinque partendo dagli anni ’90); anche in questo caso aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila per poi ritornare indietro.
    Marzo ha aumentato la sua media di 162 metri (passando da 1660 a 1822 metri, 107 a partire dagli anni ’90) ed aprile di ben 268 (passando da 2050 a 2368, 325 a partire dagli anni ’90).
    Il mese ha sempre avuto la media più alta durante la primavera: la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (85 metri) e quella da aprile nel 1987 (162 metri).
    Le giornate con ZT inferiore a 2500 metri sono rimaste sempre undici-dodici e quelle con ZT superiore ai tremila sono rimaste nove-dieci.
    Pure per lo ZT è possibile avere (raramente) valori invernali, ossia inferiori ai 1500 metri: è successo nel 1984, 1987, 1991, 2004, 2012 e 2019 e solo nel 1984 ne è stato registrato uno in terza decade.
    È molto più probabile avere almeno un valore sotto i duemila metri: non è successo solamente nel 1986, 1993, 1999, 2000, 2001, 2015, 2020, 2022 e 2023 (quasi una volta su cinque).
    Le giornate aventi lo ZT inferiore ai duemila metri sono sempre state circa tre per ogni mese, per cui è difficile non averne neppure un valore inferiore a questo limite.
    Tra i mesi che hanno avuto parecchi giorni con ZT basso, segnaliamo il 1984 (19.5 giornate con valori sotto i 2500 metri, di cui 6.5 con ZT sotto i duemila), il 1987 (18 giornate con ZT sotto ai 2500 metri, di cui sei sotto i duemila), il 1991 (solo 4.5 giorni sopra i 2500 metri e ben 12.5 sotto ai duemila), il 2004 (21 giornate sotto i 2500 metri, di cui 605 sotto i duemila), il 2019 (unico mese a non superare i tremila metri, 21 sotto i 2500 di cui 7.5 inferiori ai duemila) ed il 2021 (20.5 giornate con ZT sotto i 2500 metri).
    Dall’altro lato abbiamo mediamente un giorno su tre con ZT sopra i tremila metri (marzo ne ha mediamente uno, aprile quattro) e durante alcuni di questi lo ZT è salito sopra ai 3500 metri (ossia prettamente estivo).
    Fino al 2023 maggio è stato il primo mese dell’anno durante il quale era possibile superare i quattromila metri, il valore più precoce era stato registrato il sette maggio 1986.
    A partire dal 2024 il primo mese durante il quale lo zero termico può salire sopra i quattromila metri è diventato aprile, con i 4301 metri registrati il giorno sette; da notare anche che quel valore ha quasi eguagliato il primato mensile di maggio.
    Ora i mesi che non hanno mai fatto registrare un valore superiore ai quattromila metri rimangono quattro, ossia il trimestre invernale e marzo; gennaio e febbraio si sono avvicinati molto a questo limite, con 3947 e 3988 metri registrati nel 1999 e 2016.
    Lo zero termico ha superato i quattromila metri durante maggio una volta su quattro: 1986, 1988, 1996, 2001, 2005, 2008, 2009, 2012, 2014, 2015 e 2022.
    Fra i mesi con molte giornate aventi ZT elevato, segnaliamo: il 1986 (16.5 giorni sopra i tremila, di cui nove oltre i 3500), il 2003 (venti giorni sopra i tremila, di cui 6.5 sopra i 3500), il 2009 (18 giornate oltre i tremila metri, di cui 6.5 sopra i 3500), il 2022 (18.5 giorni con ZT sopra i tremila metri, di cui 10.5 oltre i 3500) e la coppia 1999-2015 con sedici giornate ciascuna oltre i tremila metri.
    Anche nel caso dello ZT notiamo che maggio aveva aumentato la sua media ed aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila; poi è tornato indietro quasi ai livelli di partenza.
    Anche in questo caso troviamo nella parte alta della classifica diversi mesi compresi tra la fine degli anni ’90 ed il decennio successivo: il 2003, 2009, 1999 e 2001 dal secondo al quinto posto, poi il 2000, 2007, 2005 e 2011 dall’ottavo all’undicesimo ed il 2002 è tredicesimo.
    Fra le medie più basse, nelle prime dieci posizioni, abbiamo il 1991, 2019, 2004, 1987, 1984, 2021, 2013, 2010, 1981 e 1995, seguiti dal 2016, 1989 e dal 2014; vediamo che sono presenti anche alcuni mesi del decennio scorso.
    Durante questo decennio, anche nel caso dello zero termico, abbiamo avuto due mesi opposti e due a metà strada: il 2021 con ZT basso, il 2022 con una media molto alta ed il biennio 2023-2024 molto vicino alla media.

    Ora la pioggia:

    Piog.jpg

    Le medie decennali sono 122.8, 121 e 154.4 mm; la piovosità media è aumentata del 25.7% (31.6 mm) e questo incremento è avvenuto solamente durante lo scorso decennio.
    I giorni piovosi sono undici, dieci e dodici.
    Maggio è stato il mese primaverile più piovoso per tredici volte: è successo nel 1991, 1995, 1996, 2004, 2007, 2010, 2013, 2014, 2015, 2016, 2019, 2021 e 2024.
    È stato il più secco per nove volte: è accaduto nel 1992, 1993, 1999, 2001, 2006, 2009, 2022 e 2023, notiamo che questo evento è ricomparso dopo oltre un decennio di assenza.

    Infine, il riassunto dei primi cinque mesi del 2024:

    • Media minime 6°C, +1.4°C dalla media 1992/2020, terzo posto su 33 fra i più caldi.
    • Media medie 10.9°C, +1.2°C dalla media, terzo posto fra i più caldi.
    • Media massime 16°C, +1.1°C dalla media, quinto posto tra i più caldi insieme al 2022.
    • Escursione termica giornaliera 10°C, -0.3°C dalla media, quattordicesimo posto tra le più basse insieme al 2002.
    • Radiazione solare media 11083 KJ\mq, -878 dalla media, quinto posto tra i meno soleggiati.
    • Caduti 834.2 mm, +322.3 mm (+63%) dalla media, terzo posto tra i più piovosi; 52 giorni di pioggia, +12 dalla media, quarto valore più alto insieme al 2001, 2004 e 2016.
    • Pressione media 1004 hPa, -0.3 hPa dalla media 1994/2020, undicesimo posto su 31 fra le più basse insieme al 2021.
    • Media ad 850 hPa 4.5°C, +2°C dalla media 1991/2020, eguagliato il record del 2007 (su 43 totali).
    • Quota media ZT 2253 metri, +321 dalla media, terzo posto tra le più alte.

    I primi cinque mesi sono stati molto caldi a tutte le quote, eguagliando anche il nuovo primato per la temperatura ad 850 hPa; ha piovuto davvero molto, gli altri anni durante i quali erano caduti più di 800 mm fino al termine di maggio sono il 2014 (1067,1), 2013 (863) e 2016 (817,6) con il 2021 che segue a 751.
    Stanti le frequenti piogge, il soleggiamento e la pressione atmosferica sono state basse.
    Gennaio è stato poco sopra la media al suolo, mite in quota; febbraio è stato caldissimo ovunque con temperature minime e medie da record (in particolare le medie sono da primato assoluto per i mesi invernali), marzo è stato piuttosto caldo a tutte le quote e molto piovoso, aprile è stato complessivamente piuttosto caldo ma con una terza decade molto fredda e perturbata, maggio è stato in media a tutte le quote ed al momento è il mese più piovoso del 2024.
    Il caldo è stato davvero soverchiante, per cui i risultati dei primi cinque mesi non stupiscono: oltre al febbraio caldissimo va anche citata la prima parte primaverile da record per minime, medie ed in quota e la seconda parte invernale con temperatura media record in quota (ed anche l’inverno nel suo complesso, ma anche con il contributo di dicembre 2023).
    Dall’altro lato solamente la seconda parte di aprile è stata fredda, mentre maggio è stato in media.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  5. #55
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    Predefinito Re: Maggio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Faccio un piccolo riepilogo dei record sfiorati (quasi tutti) o battuti dal maggio 2024 per il mio archivio pluviometrico di Trento Sud dal 1982:

    - come già anticipato, il maggio 2024 per pochissimo non supera il 2013 che rimane in testa per quanto riguarda il totale dei mm di pioggia caduti nell'intero mese; ecco la mia "top five":

    1) maggio 2013 = 304.8 mm
    2) maggio 2024 = 302.4 mm
    3) maggio 2002 = 248.0 mm
    4) maggio 1983 = 200.8 mm
    5) maggio 2007 = 181.8 mm

    - diverso invece il discorso per il numero di giorni piovosi nel mese, che vede in testa il 2018; ecco il mio "podio" di questa classifica, col n° di giorni totali con pioggia (anche inferiori al mm) nella prima colonna e fra parentesi il n° di giorni con piogge uguali o superiori al mm:

    1) maggio 2018 = 29 gg (19 =>1mm)
    2) maggio 2024 = 24 gg (15 =>1mm)
    3) maggio 2013 = 22 gg (18 =>1mm)

    - interessante anche la classifica dei giorni di maggio con prp più abbondanti nelle 24 ore, infatti il 2024 non sale sul podio ma piazza ben 2 giorni fra i primi 5 posti dal 1982, senza considerare che oltre a due "over 60" ci sono stati anche 4 "over 30" e 5 "over 20", con un altro mancato per soli 0.6 mm, mentre i giorni con prp oltre i 10 mm sono stati ben 7. Ecco in ogni caso la mia "top five" delle piogge giornaliere:

    1) 90.6 mm (16/05/2013)
    2) 90.0 mm (23/05/1983)
    3) 83.6 mm (27/05/2011)
    4) 73.2 mm (21/05/2024)
    5) 61.2 mm (15/05/2024)

    Alla fine l'unico record è quello che riguarda le piogge dall'inizio dell'anno (al 31 maggio), infatti grazie ai 32 mm caduti proprio nell'ultimo giorno del mese scorso c'è stato il sorpasso sul 2014 che fino a quel momento era sempre stato davanti piuttosto nettamente, e col 2013 che seguiva ad una certa distanza; ecco il mio podio:

    1) 2024 = 753.0 mm (1/1-31/5)
    2) 2014 = 745.4 mm (idem)
    3) 2013 = 682.6 mm (idem)

    Infine per quanto riguarda le temperature la media integrale 2024 di maggio a Trento Sud è stata di 16.9°c, contro una media storica di riferimento 1983-2005 di 17.0°c e la più recente 2010-2023 di 17.7°c, quindi per la prima volta da novembre 2023 registro un mese con un valore medio inferiore, seppur di poco, rispetto ad entrambe le mie medie di riferimento, e prima ancora devo risalire addirittura al marzo 2022 per trovare un'altra "accoppiata", una vera rarità di questi tempi.
    Saluti a tutti, Flavio

  6. #56
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    Predefinito Re: Maggio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Volevo spendere due paroline dalla differenza abissale delle precipitazioni fra Padova e Rovigo perchè è clamoroso,
    ho letto che per Padova Osservatorio maggio 2024 sarebbe stato il mese più piovoso in assoluto da meta 700 parliamo di secoli di dati e quaggiù seepur mese piovoso, non siano nemmeno lontanamente ai livelli record e abbiamo dati dal 1909 non 1725 come loro.
    Prima che jack mi salti alla gola come l' anno scorso "ma in estate è normale vedere differenze anche in distanze brevi, pir. a " No, questo caso è diverso non abbiamo un 10mm con un 60mm frutto di un paio di temporaloni , qua abbiamo un pattern di 1 mese piovosissimo con 323mm contro un' inezia nostra.

    Mai vista na roba così coi nostri vicini. Io non ho il pluviometro qua, mio cugino ne ha uno a 2km devo vedere se ha preso giu i dati comunque Sant' Apollinare arpav è un tiro di schioppo e come vedete con i 323mm di Padova non ci azzecca niente.

    https://wwwold.arpa.veneto.it/bollet...g/Staz_231.htm

    Le mappe arpav di solito escono in ritardo ,se qualcuno ha una mappa con una buona risoluzione delle pcp in maggio in valpadana, gradita.
    Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2024: -4,8 22 gennaio

  7. #57
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    pioggia Re: Maggio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da a.negrello Visualizza Messaggio
    Volevo spendere due paroline dalla differenza abissale delle precipitazioni fra Padova e Rovigo perchè è clamoroso,
    ho letto che per Padova Osservatorio maggio 2024 sarebbe stato il mese più piovoso in assoluto da meta 700 parliamo di secoli di dati e quaggiù seppur mese piovoso, non siano nemmeno lontanamente ai livelli record e abbiamo dati dal 1909 non 1725 come loro.
    Prima che jack mi salti alla gola come l'anno scorso "ma in estate è normale vedere differenze anche in distanze brevi, pir. a" No, questo caso è diverso non abbiamo un 10mm con un 60mm frutto di un paio di temporaloni, qua abbiamo un pattern di 1 mese piovosissimo con 323mm contro un'inezia nostra.

    Mai vista 'na roba così coi nostri vicini. Io non ho il pluviometro qua, mio cugino ne ha uno a 2km devo vedere se ha preso giù i dati comunque Sant'Apollinare ARPAV è un tiro di schioppo e come vedete con i 323mm di Padova non ci azzecca niente.

    https://wwwold.arpa.veneto.it/bollet...g/Staz_231.htm

    Le mappe ARPAV di solito escono in ritardo ,se qualcuno ha una mappa con una buona risoluzione delle pcp in maggio in Valpadana, gradita.
    Vero, infatti la stazione con accumulo più alto per maggio è la mia, perchè è proprio in un angolino del Nord-Ovest Polesine che si era formato quell'autorigenerante estremo il 15 maggio.
    Per quel giorno ecco gli accumuli radar:

    Emilia - basso Veneto - bassa Lombardia 1/15 maggio 2024-accumuli-record.jpg

    Inoltre, il giorno seguente con bow echo e supercelle, sfilarono tutte verso il Veneto Centrale dall'Ovest Polesine, schivando il capoluogo con accumuli buoni ma non estremi:



    Rovigo non ha avuto celle autorigeneranti come accaduto a Padova o temporali nati nelle vicinanze, un po' simile a Ferrara direi.
    Da me vedo di finire di ultimare alcune ricerche e stilare un'analisi per lo scorso mese.
    2024 -> estremi: -4,2°C (21/1)/31,5°C (14/4)
    vento massimo: 58,7 km/h (20/4)
    UR minima: 20% (16/4)

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