Come si chiama l'effetto ottico che, in presenza di manto nevoso e cielo coperto, rischiara tutto l'ambiente con una luce rossastra e diffusa? Sempre albedo?
Termoigrometro Oregon Scientific EMR812HGN/THGR228N su schermo passivo Davis
Intendi dire diffrazione?
Non so se si tratta di diffrazione, ho notato però che con neve al suolo di notte si vede benissimo anche senza luci in vicinanza, ma solo se il cielo è coperto: se è sereno è pressoché uguale a quando non c'è manto nevoso.
Termoigrometro Oregon Scientific EMR812HGN/THGR228N su schermo passivo Davis
inquinamento luminoso
c'è poco da sorridere, in realtà... è solo un effetto dell'albedo altissima di neve e nuvole![]()
si tratta di luce riflessa....!!!
in poche parole il tuo occhio oltre a riceve stimoli luminosi da tutte le fonti luminose nei paraggi, capta pure i raggi luminosi riflessi dalla neve ( in quanto i corpi bianchi come si sà riflettono la quasi a totalità dei raggi, al contrario dei corpi neri ), ecco il motivo della maggior luminosità della notte...
in presenza di cielo sereno...., manto nevoso al suolo e luna piena..., si ha la situazione naturale notturna più luminosa in assenza de sole.... ( praticamente illumina più di una giornata cupa e grigia...e puoi leggere un libro senza fatica in tali condizioni....)
Fissare il manto nevoso in piena giornata serena e soleggiata invece è da pazzi
Il colore rossastro è invece la conseguenza dell'inquinamento luminoso cittadino..., in quanto prevale con tonalità calde..., in aperta campagna (ipoteticamente isolata da una qualsiasi fonte luminosa artificiale ), lo stesso effeto non si avrebbe.., in quanto sarebbe completamente scuro...
Questo fenomeno è amplificato e quindi frequente con situazione di nubi poichè come la neve riflette la luce "cittadina"...così le nubi riflettono una parta di essa sulla superficie terrestre... Un circolo vizioso e infinito, perlomeno fino a quando vanno via le nubi e la luce e libera di irradiarsi nell'atmosfera... o vengono spente le luci cittadine, fonte primaria,.....
La diffrazione è un comportamento fisico più complicato che non riguarda questo caso, si ha quando un' onda luminosa attraversa un foro, cambiando angolazione ....
Ultima modifica di euskadi6485; 25/12/2009 alle 07:05
Si ma non è solo riflessione il termine tecnico è "diffusine ottica" (sia per la neve che per le nubi), ma la diffusione è un minestrone di fenomeni ottici che nella neve comprendono: riflessione, rifrazione, diffrazione, dispersione ecc motivo per cui la vediamo bianca e da qualsiasi angolazione.
L'illuminazione gialla è dovuta alla luce dell'illuminazione pubblica con lampade al sodio, per il resto tutto d'accordo.
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Ultima modifica di Roberto Gaianigo; 25/12/2009 alle 09:59
Ma secondo voi è corretto questo?
Nei libri che ho non mi risulta
fonte:
Diffusione e rifrazione della luce — Ulisse
Se si tratta di una superficie scabra, con delle asperità, il termine luce diffratta è corretto.![]()
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
ecco semplificata la diffrazione
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più il foro ha dimensioni simili alla lunghezza d'onda, maggiore sarà l'angolazione d'usita...
nel caso di neve al suolo questo fenomeno non ha rilevanza sull'effetto giallastro e luminosità accentuata...
Ultima modifica di euskadi6485; 26/12/2009 alle 00:51
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