Salve,
volevo porre una domanda in merito alla pressione atmosferica...
Non mi è chiaro il perchè quando ci sono belle giornate e forte irraggiamento la pressione atmosferica aumenta..
Quando l'atmosfera si riscalda, allora la massa d'aria si dilata verso l'alto e quindi la pressione dovrebbe diminuire, no?
Con sole e bel tempo non dovrebbe esserci bassa pressione visto che, come detto prima, la colonna d'aria si espande e quindi esercita minore pressione al suolo...???
Del resto è il meccanismo per le brezze marine funziona proprio così... sulla costa la temp. è più alta e quindi la pressione più bassa...
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Ultima modifica di marineometeo; 18/04/2011 alle 15:14
Si parla di due fenomeni su scala diversa:
- la scala sinottica, ossia quella oltre i 1000 km, che è quella nella quale si struttura l'alta pressione che - ad esempio in estate - porta il bel tempo.
All'interno di una struttura di alta pressione del genere il tempo è soleggiato perché l'aria scende lentamente dalle quote superiori della troposfera verso il suolo. Di conseguenza la formazione delle nuvole è inibita, in generale.
La differenza di pressione tra la periferia ed il centro va, di solito, tra i 4 ed i 30 mbar.
I suoi effetti possono estendersi per migliaia di chilometri.
- la scala locale, quella sotto i 10 km. E' in questo contesto che si forma la brezza, con il meccanismo che hai ben spiegato tu.
In questo caso si forma una bassa pressione relativa sul suolo ed un'alta pressione relativa sul mare; ma si tratta di differenze che non superano gli 1 - 1,5 mbar.
E gli effetti di questa differenza di pressione, appunto, è locale.
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Ultima modifica di Lorenzo Catania; 16/04/2011 alle 20:32
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
E comunque, al suolo, le alte pressioni estive hanno valori nettamente più bassi di quelle invernali, appunto in ragione della temperatura dell'aria più alta e quindi a quella dilatazione cui fai riferimento.
In molte delle aree più calde del pianeta, si hanno vere e proprie depressioni termiche (la vediamo p.es. già ora tra il deserto del Thar e la piana dell'Indo, tra un mese dovremmo essere sui 990-995 hpa, http://www.wetterzentrale.de/pics/Rsasavn001.png), con valori barici che noi associamo a situzioni di depressioni extratropicali, ma supportate in quota da "cupole" anticicloniche con gpt elevatissimi.
Quanto contino i gpt lo vediamo anche noi. Quando i gpt sono "rossi" (596 dam a 500 hpa o simili), quella lenta discesa cui fa riferimento Lorenzo è, diciamo così (non riesco a esprimere correttamente la spiegazione tecnica), un po' più veloce e la compressione verso il basso è talora sufficiente anche a impedire il sollevamento dell'aria calda al suolo presso le coste e a inibire così le brezze, che pure teoricamente, con i picchi di caldo tipici di quelle situazioni, dovrebbero al contrario essere incrementate nella loro intensità.
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Grazie Lorenzo e Giesse per le risposte... e soprattutto complimenti x la vostra preparazione...
Scusate se abuso della vostra gentilezza...![]()
x completare il discorso:
x quanto riguarda le basse pressioni, quando ad esempio arriva una perturbazione, la pressione atmosferica si abbassa... perchè:
- Aria fredda > l'aria è più pesante > scende verso il basso > quindi nella zona vicino alla superficie terrestre si ha una zona di alta pressione, mentre ad alta quota, a causa delle masse d'aria "mancanti" che sono scese verso il basso, si ha una bassa pressione... giusto?![]()
No no,
puoi vederla così: tutto accade in funzione del movimento del fronte di aria fredda.
Mano a mano che questo fronte si sposta (ad esempio verso est), davanti a sé tende a spostare l'aria più calda (più leggera) verso l'alto, ed in direzione del centro della bassa pressione (da sud verso nord). Di conseguenza la pressione al suolo diminuisce dal momento in cui l'aria calda davanti al fronte freddo inizia a salire verso l'alto, fino a che non transita il fronte freddo.
A seguire il fronte freddo la pressione poi torna ad aumentare (è aria fredda...).
E' anche per questo motivo che si dice che le basse pressioni "si spostano". In realtà sono le masse di aria calda e fredda che si spostano, e le figure di bassa pressione si adattano istante per istante alla loro posizione, quantomeno fino alla fase di occlusione
Comunque il fronte caldo è proprio la traccia di questa risalita calda che precede il fronte freddo, ed appena entri nel suo raggio di azione la pressione tende a scendere. come già detto.
In generale la regola è questa: prima passa il fronte caldo, poi quello freddo.
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Grazie ancora lorenzo!![]()
Una curiosità: in estate, il mediterraneo centrale normalmente è interessato dall'espansione verso est dell'Alta Pressione delle Azzorre.
E talvolta quest'ultima, nei periodi di massima espansione, lo occupa quasi del tutto.
Mentre il mediterraneo sud-orientale (quello che chiamano anche Mar di Levante credo) e che va dalle Isole greche fino alle coste della Turchia asiatica e Medio Oriente, noto che invece è sempre contrassegnato da un'area di Bassa Pressione.
Quest'ultima quindi, è una Bassa Termica? Alcune volte, ha i suoi valori massimi proprio a Nord dell'Isola di Cipro all'incirca. I valori minimi invece dove sono situati?
Questa figura la vedo come contrapposta a quella dell'Anticiclone delle Azzorre, è come se a quest'ultimo, quest'area depressionaria gli si contrapponesse appunto, impedendone l'espansione in quelle zone.
Mentre in inverno, o nelle stagioni intermedie anche, accade quasi il contrario:
Il mediterraneo centrale occupato da Depressioni Atlantiche; quello sud-orientale occupato da aree di Alta Pressione...
Dico questo, perchè guardo le carte sinottiche sui giornali (ridicolo vero? eppure..)...poi non so in quota, quelle non le so ancora leggere purtroppo...
Però è una cosa, questa delle figure bariche al suolo, che mi ha sempre incuriosito...
La componente termica c'è, ed è forte specialmente sulla terraferma tra Turchia e Medio Oriente; è lo stesso motivo per cui l'anticiclone delle Azzorre ha la forma ad "ala di farfalla".
Difatti nella sua configurazione classica c'è un "buco" sulla Penisola Iberica a causa delle alte temperature che specie nelle aree interne della Spagna generano una depressione termica.
Altra componente però è dinamica. Anticiclone delle Azzorre ben disteso da ovest verso est sul Mediterraneo significa anche getto polare ben teso nello stesso senso sull'Europa Centrale.
Un getto forte, in generale, sviluppa sul suo bordo meridionale una vorticità negativa (anticiclonica) molto marcata, fatto questo che da una parte gonfia l'anticiclone stesso, dall'altra però fa anche sì che le correnti ruotino rapidamente in poche centinaia di chilometri andando verso sud, tanto che sulle coste nord-africane (Libia, Egitto) in questi casi spesso ritroviamo correnti in quota da nord-est o addirittura da est.
Insomma, l'anticiclone delle Azzorre in generale più è ben disteso più rapidamente "si chiude" una volta arrivati ai Balcani ed alle coste del Mar Nero. Al suolo di conseguenza sul Mediterraneo orientale si instaurano pressioni un po' più basse che corroborano la componente termica generando delle vere e proprie depressioni al suolo
E' la descrizione di una configurazione ideale, non è né la norma né la media. Ma insomma, l'idea è questa![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Grazie della spiegazione Lorenzo
Diciamo che in questo caso, forse, la differenza di pressione al suolo esistente tra il Mar Nero e la Turchia Asiatica, è quella che genera ad esempio il " Meltemi ", che fa parte dei venti chiamati Etesi, e che in estate soffiano abbastanza regolarmente sull'area del Mar Egeo?
Mi pare che una volta, lessi qualcosa del genere in rete a riguardo di questi venti particolari.
Venti locali questi, che soffiano al suolo prevalentemente in estate in quelle zone, al confine tra l'Alta delle Azzorre e la Bassa Pressione medio-orientale
le zone di bassa pressione (almeno quelle delle nostre latitudini) sono causate dall' avvicinamento di saccature presenti in alta troposfera che aspirano aria dal basso incrementando la vorticita: la saccatura si avvicina, aumenta la vorticità, l' aumento della vorticità provoca aspirazione per determinate leggi fisiche, l' aspirazione provoca l' aria di bassa pressione, l' aria di bassa pressione richiama
al suolo masse d' aria calda e masse d' aria fredda e tra le due masse d' aria si instaurano i fronti e i fronti contribuiscono ulteriormente all' ascesa dell' aria... spesso la presenza del getto polare contribuisce a ulteriore aspirazione... insomma parte tutto dall' alta troposfera per effetti meccanici
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