volevo parlare di un fenomeno che vedo nelle carte dei fronti quando ci sono perturbazioni che nascono sottovento alle alpi e prendono aria fredda dalla porta della bora: ho notato che soprattutto per noi adriatici le frontogenesi che nascono dalle perturbazioni sottovento portano ad avere un ramo di fronte caldo che però avanza verso sud, in direzione contraria dei pallini... insomma ha la stessa direzione del fronte freddo...ho notato che questo accade perchè nelle quote prossime al suolo avanza verso sud l' aria fredda sotto forma di bora o bora modificata, ma a 850-700 hpa c'è lo scorrimento con aria calda e umida meridionale...presuppongo che è per questi motivi che non può essere considerato un fronte freddo e le carte dei fronti lo mettono come fronte caldo((nel fronte freddo vero le correnti dietro al fronte vanno verso il settore caldo A TUTTE LE QUOTE))...
in pratica noi adriatici passiamo DIRETTAMENTE DAL SETTORE CALDO AL FRONTE CALDO con piogge continue e durature... cose che effettivamente non hanno niente a che vedere con i rovesci e temporali del fronte freddo... voglio dire... ANCHE LA FENOMENOLOGIA è QUELLA DEL FRONTE CALDO... voi cosa ne pensate???
anche la perturbazioni di ieri qui ad Ancona si è manifestata cosi
Ultima modifica di Federico Fabi; 21/10/2011 alle 14:53
per fare un esempio, prendo la carta dei fronti del 20/01/2011
vedo un fronte caldo sul centro delle marche
ImmagineU2.png
poi il giorno dopo vedo lo stesso fronte caldo spostato in abruzzo
ImmagineU3.png
ho aperto questa discussione perchè mi trovo un po in contraddizione con i siti di meteorologia che spiegano che il fronte caldo và solo dove indicano i pallini cioè, invedendo d' aria più calda le zone dove preesisteva aria fredda... diranno cosi per generalizzare o sono io che mi sbaglio??? quello nelle carte è un fronte caldo a tutti gli effetti o va considerato un fronte freddo???
Probabilmente stai parlando del fronte caldo "staccato", guarda se ti ritrovi in figura.
Meteobook.it
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Anche in questo caso devi guardare in senso relativo, e non assoluto.
Nel senso:
- in assoluto è un fronte che porta aria fredda da nord verso sud.
- in senso relativo invece è un fronte caldo, perché si trova sul settore est di una bassa pressione, e rispetto al centro della bassa pressione tende a muoversi verso nord (lenamente o velocemente dipende dalla situazione).
Inoltre, anche dal punto di vista della dinamica si comporta in maniera più simile ad un fronte caldo.
Difatti, nella stragrande maggioranza dei casi questi rami si presentano con un vento al suolo che ha quasi un angolo di 180 gradi rispetto al vento in quota (mentre spesso nell'aria che segue i fronti freddi ha la stessa identica direzione di provenienza, o comunque simile).
Questo fa sì che le nubi cumuliformi in formazione tendano a "stiracchiarsi" non generando celle isolate ma veri e propri ammassi di cumuli e cumulonembi che da un lato - al suolo - si presentano nella forma classica (scuri, minacciosi, turbolenti), dall'altro - in quota - sono nettamente amalgamati tra loro a formare una copertura di ghiaccio fine, compatta e ben visibile al satellite, proprio come in un fronte caldo ben attivo.
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
vi ringrazio per avermi chiarito le idee su quello che è veramente questo fronte
quando arriva una cosa del genere (riferendomi al 19/01/2011, a giovedi scorso qui ad Ancona e anche altre volte)mi sembra un fronte caldo all' incontrario: si esce dal settore caldo, arriva aria fredda sotto forma di bora(modificata a maestrale) e nuvole basse, comincia a piovere poi man mano che passa il tempo continua a piovere, il celo rimane coperto ma lo strato nuvoloso è sempre più alto, fino a scomparire quando si arriva in campo anticiclonico... questo è quello che ho notato per lo meno
Proprio la dinamica che ti spiegavo.
Al passaggio del fronte si nota maggiormente l'attività convettiva; a seguire la parte medio-alta di tutti i cumulonembi ben amalgamata, che appare come uno strato nuvoloso compatto e quasi stratiforme, che lentamente si assottiglia allontanandosi dal fronte (pensa ad un singolo cumulonembo ad incudine: una volta passata la base, mano a mano che la nube si allontana l'incudine che ti sovrasta si assottiglia sempre di più)![]()
Ultima modifica di Lorenzo Catania; 26/10/2011 alle 05:36
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