Salve volevo chiedere a qualcuno il tipo di clima che si registra in quest area di montagna dell irpinia..magari con dei dati storici ed evoluzione nel corso degli anni..un tempo cera un lago credo che ora e' in pratica sparitoche tipo di conformazione territoriale presenta l area?
Conca carsica a poco più di 1000 mt d'altezza, con inversioni termiche. La zona si presta ad Albedo in condizioni di innevamento al suolo e calma di vento, in regime di alta pressione.
Immagino, non disponendo di dati esatti, per analogia con altre equivalenti conche carsiche appenniniche, una temperatura media annua intorno agli 8 - 9 gradi, una media di gennaio di -1 -2, una di luglio di 17 - 18 gradi. Precipitazioni piovose annue di 1500 - 1600 mm. Un innevamento totale annuo pari a 150 - 200 cm ed una durata della neve al suolo di circa 40 giorni.
Si intende una sorta di grossa "dolina" carsica, simile a quelle che nei balcani chiamano "polje", frutto dell'azione delle acque e delle nevi che si sciolgono e modellano i fondovalle a mò di "catino" o conca chiusa da montagne su tutti i lati. In Appennino ce ne sono diverse di simili: Piana di Campo Felice, Pian Grande di Castelluccio di Norcia, Piano delle Cinquemiglia a Roccaraso-Rivisondoli, piano di Campo Secco sui Simbruini, Campitello Matese, Piani di Pezza vicino ad Ovindoli ecc. ecc.
L'altopiano del LACENO è sicuramente assimilabile a queste conformazioni carsiche in cui il carbonato di calcio rende i terreni come delle "spugne" e lo scolo delle acque finisce direttamente nel sottosuolo ed in veri e propri fiumi sotterranei. Per questo motivo gli Appennini centrali e meridionali sono quasi del tutto privi di acque di scorrimento superficiali (ruscelli e torrenti) ma rappresentano degli insostituibili serbatoi di acque potabili per intere regioni grazie al fatto che questi monti "bevono" le piogge e le nevi e accumulano acqua al loro interno riducendone l'evaporazione in atmosfera. Massicci carsici come le Madonie, i Nebrodi o i Peloritani in Sicilia, ad esempio, o i Picentini ed il Matese in Campania, sono cruciali per l'approvvigionamento dell'acqua in estate in cui per il fortissimo irraggiamento e l'elevatissima evaporazione sarebbero facilmente esauribili le acque superficiali direttamente esposte ai raggi solari. Per queste ragioni gli ecosistemi e l'integrità di queste aree sono una priorità assoluta. Anche gli antichi romani, esperti ingegneri idraulici, capirono l'importanza di queste montagne e costruirono acquedotti magnifici (penso in primis a quelli della campagna romana) che convogliavano l'acqua delle risorgive delle pendici di queste montagne fino ai centri abitati. Lo sviluppo delle civiltà peninsulari deve moltissimo alla presenza di questi monti carsici. Lo stesso si può dire per la Croazia, la Bosnia, il Montenegro, la Grecia, la Turchia, Cipro, Creta tutte regioni con montagne geologicamente analoghe. Dove fa molto caldo per più di 4 - 5 mesi, la salvezza non può che essere l'acqua e la neve in inverno (mediamente 2 - 5 metri di neve fresca annua oltre i 1500 - 2000 metri).
Circa la scomparsa del lago Laceno sinceramente credo che fisiologici aumenti o scomparsa delle acque siano sempre presenti in base alla stagionalità delle precipitazioni (per altro qui molto abbondanti come su tutti i monti Picentini, Terminio, Cervialto, Taburno, Monte Vergine) ed alle annate. Quest'anno siamo in una di quelle annate di magra e me lo spiego così.
Ultima modifica di Ghiacciovi; 30/10/2017 alle 15:19
Sei davvero in gamba caro ! Studi il settore? Cmq cosa causa il calo della temperarura nel punto piu basso rispetto a quello piu alto? Quale processo..di solito cala con l altezzaultima cosa ma essendo una conca a ciotola? Chiusa come fa ad avere tutte queste precipitazioni?
Ti ringrazio. Studio la climatologia appenninica ed in particolare l'innevamento sui monti del centro sud ed isole da una quindicina d'anni (meteomont, report locali, webcam, escursioni sul posto, documenti scientifici).
Riguardo la temperatura, il fenomeno si chiama inversione termica da effetto albedo. Si verifica solo dopo avvezioni fredde, in assenza di precipitazioni, calma di vento, alta pressione, basso orizzonte topografico ed innevamento al suolo. In queste condizioni tali conche registrano temperature misteriosamente bassissime (fino a - 30 gradi nel caso di Campo Felice Piani di Pezza Aremogna ecc) mentre sui pendii circostanti puoi riscontrare anche temperature sopra lo zero. Infatti la linea dei boschi di faggio si trova una cinquantina di metri più in alto del fondo di queste doline, lasciando supporre che neanche gli alberi riescano a sopravvivere a tali estreme escursioni termiche tra notte e giorno davvero eccessivamente stressanti per gli alberi. Se noti la distribuzione vegetazionale di tutte queste conche appenniniche riscontri una linea netta di demarcazione tra il suolo prativo delle conche id il bosco di faggi sui pendii sempre oltre un certo dislivello rispetto ai bassi fondi.
Riguardo alle precipitazioni hai ragione , la piovosità e' di solito molto più bassa nelle doline che sui pendii circostanti. Nel caso del Laceno, dal momento che il Monte più alto (il Cervialto) riceve circa 1800 mm annui, suppongo che nella conca i quantitativi siano parecchio più bassi. Lo stesso dicasi per la quantità di neve fresca annua.
Ciao,
allora, vediamo un po' come posso aiutarti. Sicuramente ho dati sul parametro "neve fresca totale annua" in alcune località vicine a Caramanico Terme:
Campo di Giove -Quartarana mt 1200 = 253 cm (media 2004 - 2017 da rilievi meteomont) - dati storici AINEVA 1979 - 2004 = 206 cm;
Passo San Leonardo mt.1290 = 345 cm (media 2004 - 2017 da rilievi meteomont) - dati storici AINEVA 1979 - 2004 = 248 cm;
Passo Lanciano mt. 1300 = 420 (meteomont 2004 - 2017) - storico AINEVA 1979 - 2004 = 289 cm;
Mammarosa mt. 1600 = 404 (meteomont 2004 - 2017) - storico AINEVA 1979 - 2004 = 305 cm.
Negli ultimi anni sta andando benissimo allora![]()
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