
Originariamente Scritto da
Tarcii
Il motivo è molto semplice, l'aria fredda può contenere meno acqua sotto forma di vapore acqueo rispetto all'aria calda. A parità di umidità relativa (es. 50% U.R.), si avrà una umidità assoluta minore in caso di aria fredda e maggiore in caso di aria più calda (l'umidità assoluta è la massa di vapore acqueo in una data massa di aria secca).
Perciò, visto che quando si hanno nubi e precipitazioni si deve avere aria satura di umidità nella colonna d'aria sovrastante, ad un aumento medio della temperatura corrisponde anche un aumento dell'acqua presente nella colonna d'aria, quindi i modelli climatici normalmente prevedono un aumento delle precipitazioni nelle zone polari.
Inoltre c'è anche da dire che con temperature più elevate, essendoci più energia disponibile, sono anche incentivati i fenomeni convettivi (per quanto le precipitazioni convettive siano più frequenti ad altre latitudini, anche i rovesci nevosi sulla banchisa polare ad esempio lo sono). Questi fenomeni, aumentando di frequenza, possono aumentare anche la quantità media di precipitazioni nevose, essendo fenomeni spesso più intensi rispetto a nevicate come quelle da fronte caldo.
Segnalibri