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  1. #1
    Brezza leggera L'avatar di SummerSun
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    Predefinito Il fenomeno dell'Heat Burst

    Siamo nella contea di Bosque, Texas, USA, il 14 giugno 1960. E' una giornata per lo più serena, calma, con una massima di 35°C tipica del periodo. All'imbrunire, mentre i genitori mettono a letto i propri figli, diversi temporali termoconvettivi si sviluppano attorno al piccolo villaggio di Kopperl, popolazione meno di 200 anime, circa 60km a S-SW di Forth Worth.

    Appena dopo la mezzanotte, ovvero nella notte del 15, la temperatura si assesta a 21°C. Si scorgono lampi in lontananza, ma nessun segno di maltempo sulle teste dei residenti, la maggioranza dei quali sta dormendo beatamente. Ad un certo punto, dal nulla più totale, una fortissima raffica di vento colpisce la cittadina come un muro. Questa assume un'intensità paragonabile ad un uragano F1, con una velcità massima registrata di ben 120km/h, abbastanza da abbattere diversi alberi e rimuovere il tetto ad un negozio. Chi fu svegliato dal frastuono del vento si affrettò a rifugiarsi nel seminterrato adibito a bunker anti-tornado, che nel Texas rurale è d'obbligo avere. Ma non si trattava di un tornado: il vento procedeva dritto, allontanandosi dal centro della tempesta.

    Non fu però quella la cosa più sconvolgente, bensì l'improvviso rialzo della temperatura dell'aria che accompagnò il vento. Chi non fu svegliato dalla raffica fu svegliato dalla calura improvvisa, sia direttamente che indirettamente, a causa dei raffreddatori d'aria montati sulle finestre, capaci di accendersi da soli ad una certa temperatura. Diversi genitori, pensando che la loro casa stesse andando a fuoco, svegliarono i bambini, li ricoprirono di coperte bagnate e uscirono per strada... solo per rimanere sbigottiti dall'assenza di fuoco e dal vento fortissimo, dall'aria talmente calda da essere quasi irrespirabile, e dai fulmini che ancora cadevano in lontananza.

    Un negozio di articoli per la pesca, il Charley Riddle Bait and Tackle shop, era in possesso di un grosso termometro pubblicitario -pare distribuito da una nota ditta di una nota bevanda scura- fissato su un muro esterno. Tale termometro aveva un valore massimo raggiungibile di 60°C. Quella notte, la sommità del termometro si ruppe a causa della velocità con la quale l'alcol al suo interno si espanse.

    Il giorno seguente, lo scenario che si parò davanti agli abitanti di Kopperl fu quasi apocalittico: campi di mais immaturo, che dovrebbe essere ancora verde, erano diventati color paglia. Le foglie degli alberi presentavano bruciature ai margini del tutto simili a quelle causate da una gelata fuori stagione. Pete Burns, il proprietario di un ranch della zona, perse il suo intero raccolto di cotone, descrivendo ciò che rimaneva come "steli carbonizzati". L'evento passò alla storia come "Satan's storm".
    Se decidiamo di dare per vera la "lettura" del termometro di Riddle, quella notte la temperatura salì nel giro di qualche minuto di ben 39 gradi, ovvero da 21°C a 60°C, raggiungendo il record assoluto per la temperatura più alta mai registrata sulla Terra.
    1942-Art-Deco-Coca-Cola-advertising-thermometer-457x1024.jpg
    Chiaramente, però, un termometro pubblicitario è un po' diverso da una stazione meteorologica approvata e a norma, di cui non ve n'era alcuna a Kopperl in quegli anni. Per cui non sapremo mai quale fu realmente la temperatura raggiunta. Ma stazioni di località limitrofe registrarono una massima, durante l'evento, di circa 37°C. Comunque un notevole salto di ben 16°C!
    All'epoca non si diede una spiegazione scientifica a questo fenomeno, ma oggi, dopo averne osservati diversi in giro per il mondo, sappiamo che si tratta di Heat Bursts.
    0a70527387992f181fb63cadc7737de92c6bd81d-1589450330-5ebd165a-960x640.jpg
    Un Heat burst è causato dalla componente discendente di un temporale morente. il ciclo vitale di un temporale convettivo prevede che all'interno di una nube temporalesca l'aria calda vicino al suolo inizialmente salga verso la tropopausa (updraft), raffreddandosi e dando modo all'umidità in essa contenuta di condensarsi. Dopodiché si stabilisce una corrente in discesa verso il terreno (downdraft), che il più delle volte tende a sopprimere l'updraft e uccidere il temporale. L'aria in discesa tenderà a scaldarsi adiabaticamente a causa dell'aumento di pressione, ma la presenza di gocce d'acqua liquida ne mitiga il riscaldamento per via dell'alto calore specifico dell'acqua (lapse rate umido), tant'è che la massa d'aria arriva al suolo che ha pressappoco la stessa temperatura di partenza, anzi quasi sempre qualche grado in meno.

    Ma cosa succede se in un downdraft le gocce d'acqua vengono riassorbite da condizioni atmosferiche particolarment secche? a quel punto la massa d'aria in discesa si riscalderà seguendo un lapse rate secco, che la porterà ad essere significativamente più calda della massa d'aria di partenza. E' un fenomeno simile al vento di caduta/fohn, ma avviene senza un promontorio. Il risultato è un vento caldo che scende rapidamente fino a "spiattellarsi" contro il terreno, dove poi si irradia in tutte le direzioni. Tale fenomeno è strettamente collegato a quello della Virga, fenomeno nel quale si osserva della pioggia in troposfera che evapora prima di raggiungere il terreno, causando una bellissima "pennellata" in cielo.
    virga.jpg

    Il fenomeno dell'Heat burst è estremamente raro e difficile da documentare. Sembra interessare per lo più la Tornado Alley Americana, nella quale strati d'aria con livelli diversi di umidità si incontrano facilmente grazie alla convergenza di venti dal Golfo del Messico e dalle Grandi Pianure. Ma ci sono diversi esempi di tali fenomeni in posti come il Sud Africa, l'Australia, ma anche l'Europa.

    E' accaduto il 29 aprile 2012 a Torcy, Francia Settentrionale, con un salto da 13°C a 24°C. E' accaduto due volte a Barcellona nelle estati del 1993 e 1994.
    Ne abbiamo avuto uno anche in Italia, nello specifico nella pianura del Friuli Venezia Giulia, il 27 luglio 1983, quando la temperatura salì improvvisamente da 24°C alle ore 23.00 a 34.8°C (massima giornaliera) alle 23.30, per poi riscendere a 24°C entro la mezzanotte. Tuttavia è stato evidenziato come in questo caso non sia stata osservata alcuna raffica di vento, per cui vi sono ragionevoli dubbi sul fatto che si sia potuto trattare del decadimento di un downdraft come descritto sopra. Si ipotizza si sia trattato di un'onda atmosferica verticale, una convergenza in quota che spinse la sottostante massa d'aria da 850hPa fino al suolo, causandone un riscaldamento per compressione.

    Nell'immagine, tratta da Gladich et al. 2008, la posizione delle stazioni meteorologiche che registrarono l'evento in FVG.
    FVG heat.png


    L'assurdità di fenomeni meteorologici di questo genere mi ha spinto ad aprire questo post.
    Sarebbe veramente interessante se fra noi ci fosse qualcuno che ha sperimentato un heat burst e che voglia raccontarcelo. Sarebbe particolarmente bello se ci fosse un utente del FVG che ricordi l'evento del 1983ma so che è un'eventualità remota.
    Estremi storici S.Maria di Catanzaro (1981-2025):
    +43.6°C, 25 luglio 2023
    -3.4°C, 10 dicembre 1991

  2. #2
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    Citazione Originariamente Scritto da SummerSun Visualizza Messaggio
    Siamo nella contea di Bosque, Texas, USA, il 14 giugno 1960. E' una giornata per lo più serena, calma, con una massima di 35°C tipica del periodo. All'imbrunire, mentre i genitori mettono a letto i propri figli, diversi temporali termoconvettivi si sviluppano attorno al piccolo villaggio di Kopperl, popolazione meno di 200 anime, circa 60km a S-SW di Forth Worth.

    Appena dopo la mezzanotte, ovvero nella notte del 15, la temperatura si assesta a 21°C. Si scorgono lampi in lontananza, ma nessun segno di maltempo sulle teste dei residenti, la maggioranza dei quali sta dormendo beatamente. Ad un certo punto, dal nulla più totale, una fortissima raffica di vento colpisce la cittadina come un muro. Questa assume un'intensità paragonabile ad un uragano F1, con una velcità massima registrata di ben 120km/h, abbastanza da abbattere diversi alberi e rimuovere il tetto ad un negozio. Chi fu svegliato dal frastuono del vento si affrettò a rifugiarsi nel seminterrato adibito a bunker anti-tornado, che nel Texas rurale è d'obbligo avere. Ma non si trattava di un tornado: il vento procedeva dritto, allontanandosi dal centro della tempesta.

    Non fu però quella la cosa più sconvolgente, bensì l'improvviso rialzo della temperatura dell'aria che accompagnò il vento. Chi non fu svegliato dalla raffica fu svegliato dalla calura improvvisa, sia direttamente che indirettamente, a causa dei raffreddatori d'aria montati sulle finestre, capaci di accendersi da soli ad una certa temperatura. Diversi genitori, pensando che la loro casa stesse andando a fuoco, svegliarono i bambini, li ricoprirono di coperte bagnate e uscirono per strada... solo per rimanere sbigottiti dall'assenza di fuoco e dal vento fortissimo, dall'aria talmente calda da essere quasi irrespirabile, e dai fulmini che ancora cadevano in lontananza.

    Un negozio di articoli per la pesca, il Charley Riddle Bait and Tackle shop, era in possesso di un grosso termometro pubblicitario -pare distribuito da una nota ditta di una nota bevanda scura- fissato su un muro esterno. Tale termometro aveva un valore massimo raggiungibile di 60°C. Quella notte, la sommità del termometro si ruppe a causa della velocità con la quale l'alcol al suo interno si espanse.

    Il giorno seguente, lo scenario che si parò davanti agli abitanti di Kopperl fu quasi apocalittico: campi di mais immaturo, che dovrebbe essere ancora verde, erano diventati color paglia. Le foglie degli alberi presentavano bruciature ai margini del tutto simili a quelle causate da una gelata fuori stagione. Pete Burns, il proprietario di un ranch della zona, perse il suo intero raccolto di cotone, descrivendo ciò che rimaneva come "steli carbonizzati". L'evento passò alla storia come "Satan's storm".
    Se decidiamo di dare per vera la "lettura" del termometro di Riddle, quella notte la temperatura salì nel giro di qualche minuto di ben 39 gradi, ovvero da 21°C a 60°C, raggiungendo il record assoluto per la temperatura più alta mai registrata sulla Terra.
    1942-Art-Deco-Coca-Cola-advertising-thermometer-457x1024.jpg
    Chiaramente, però, un termometro pubblicitario è un po' diverso da una stazione meteorologica approvata e a norma, di cui non ve n'era alcuna a Kopperl in quegli anni. Per cui non sapremo mai quale fu realmente la temperatura raggiunta. Ma stazioni di località limitrofe registrarono una massima, durante l'evento, di circa 37°C. Comunque un notevole salto di ben 16°C!
    All'epoca non si diede una spiegazione scientifica a questo fenomeno, ma oggi, dopo averne osservati diversi in giro per il mondo, sappiamo che si tratta di Heat Bursts.
    0a70527387992f181fb63cadc7737de92c6bd81d-1589450330-5ebd165a-960x640.jpg
    Un Heat burst è causato dalla componente discendente di un temporale morente. il ciclo vitale di un temporale convettivo prevede che all'interno di una nube temporalesca l'aria calda vicino al suolo inizialmente salga verso la tropopausa (updraft), raffreddandosi e dando modo all'umidità in essa contenuta di condensarsi. Dopodiché si stabilisce una corrente in discesa verso il terreno (downdraft), che il più delle volte tende a sopprimere l'updraft e uccidere il temporale. L'aria in discesa tenderà a scaldarsi adiabaticamente a causa dell'aumento di pressione, ma la presenza di gocce d'acqua liquida ne mitiga il riscaldamento per via dell'alto calore specifico dell'acqua (lapse rate umido), tant'è che la massa d'aria arriva al suolo che ha pressappoco la stessa temperatura di partenza, anzi quasi sempre qualche grado in meno.

    Ma cosa succede se in un downdraft le gocce d'acqua vengono riassorbite da condizioni atmosferiche particolarment secche? a quel punto la massa d'aria in discesa si riscalderà seguendo un lapse rate secco, che la porterà ad essere significativamente più calda della massa d'aria di partenza. E' un fenomeno simile al vento di caduta/fohn, ma avviene senza un promontorio. Il risultato è un vento caldo che scende rapidamente fino a "spiattellarsi" contro il terreno, dove poi si irradia in tutte le direzioni. Tale fenomeno è strettamente collegato a quello della Virga, fenomeno nel quale si osserva della pioggia in troposfera che evapora prima di raggiungere il terreno, causando una bellissima "pennellata" in cielo.
    virga.jpg

    Il fenomeno dell'Heat burst è estremamente raro e difficile da documentare. Sembra interessare per lo più la Tornado Alley Americana, nella quale strati d'aria con livelli diversi di umidità si incontrano facilmente grazie alla convergenza di venti dal Golfo del Messico e dalle Grandi Pianure. Ma ci sono diversi esempi di tali fenomeni in posti come il Sud Africa, l'Australia, ma anche l'Europa.

    E' accaduto il 29 aprile 2012 a Torcy, Francia Settentrionale, con un salto da 13°C a 24°C. E' accaduto due volte a Barcellona nelle estati del 1993 e 1994.
    Ne abbiamo avuto uno anche in Italia, nello specifico nella pianura del Friuli Venezia Giulia, il 27 luglio 1983, quando la temperatura salì improvvisamente da 24°C alle ore 23.00 a 34.8°C (massima giornaliera) alle 23.30, per poi riscendere a 24°C entro la mezzanotte. Tuttavia è stato evidenziato come in questo caso non sia stata osservata alcuna raffica di vento, per cui vi sono ragionevoli dubbi sul fatto che si sia potuto trattare del decadimento di un downdraft come descritto sopra. Si ipotizza si sia trattato di un'onda atmosferica verticale, una convergenza in quota che spinse la sottostante massa d'aria da 850hPa fino al suolo, causandone un riscaldamento per compressione.

    Nell'immagine, tratta da Gladich et al. 2008, la posizione delle stazioni meteorologiche che registrarono l'evento in FVG.
    FVG heat.png


    L'assurdità di fenomeni meteorologici di questo genere mi ha spinto ad aprire questo post.
    Sarebbe veramente interessante se fra noi ci fosse qualcuno che ha sperimentato un heat burst e che voglia raccontarcelo. Sarebbe particolarmente bello se ci fosse un utente del FVG che ricordi l'evento del 1983ma so che è un'eventualità remota.
    Grazie mille per aver descritto e pubblicato questo riassunto e storia del fenomeno; non ne avevo sentito parlare, così l'ho scoperto proprio leggendoti. Forse sarei spaventato oltre che stupito se fosse accaduto il fenomeno senza sapere cosa fosse, seppur mi verrebbero pure parecchie domande
    2025 -> estremi: -3,1°C (13/1)/24°C (23/4)
    vento massimo: 58,7 km/h ENE (14/2)
    UR minima: 37% (4/3)

  3. #3
    Vento forte L'avatar di Tarcii
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    Citazione Originariamente Scritto da SummerSun Visualizza Messaggio
    Siamo nella contea di Bosque, Texas, USA, il 14 giugno 1960. E' una giornata per lo più serena, calma, con una massima di 35°C tipica del periodo. All'imbrunire, mentre i genitori mettono a letto i propri figli, diversi temporali termoconvettivi si sviluppano attorno al piccolo villaggio di Kopperl, popolazione meno di 200 anime, circa 60km a S-SW di Forth Worth.

    Appena dopo la mezzanotte, ovvero nella notte del 15, la temperatura si assesta a 21°C. Si scorgono lampi in lontananza, ma nessun segno di maltempo sulle teste dei residenti, la maggioranza dei quali sta dormendo beatamente. Ad un certo punto, dal nulla più totale, una fortissima raffica di vento colpisce la cittadina come un muro. Questa assume un'intensità paragonabile ad un uragano F1, con una velcità massima registrata di ben 120km/h, abbastanza da abbattere diversi alberi e rimuovere il tetto ad un negozio. Chi fu svegliato dal frastuono del vento si affrettò a rifugiarsi nel seminterrato adibito a bunker anti-tornado, che nel Texas rurale è d'obbligo avere. Ma non si trattava di un tornado: il vento procedeva dritto, allontanandosi dal centro della tempesta.

    Non fu però quella la cosa più sconvolgente, bensì l'improvviso rialzo della temperatura dell'aria che accompagnò il vento. Chi non fu svegliato dalla raffica fu svegliato dalla calura improvvisa, sia direttamente che indirettamente, a causa dei raffreddatori d'aria montati sulle finestre, capaci di accendersi da soli ad una certa temperatura. Diversi genitori, pensando che la loro casa stesse andando a fuoco, svegliarono i bambini, li ricoprirono di coperte bagnate e uscirono per strada... solo per rimanere sbigottiti dall'assenza di fuoco e dal vento fortissimo, dall'aria talmente calda da essere quasi irrespirabile, e dai fulmini che ancora cadevano in lontananza.

    Un negozio di articoli per la pesca, il Charley Riddle Bait and Tackle shop, era in possesso di un grosso termometro pubblicitario -pare distribuito da una nota ditta di una nota bevanda scura- fissato su un muro esterno. Tale termometro aveva un valore massimo raggiungibile di 60°C. Quella notte, la sommità del termometro si ruppe a causa della velocità con la quale l'alcol al suo interno si espanse.

    Il giorno seguente, lo scenario che si parò davanti agli abitanti di Kopperl fu quasi apocalittico: campi di mais immaturo, che dovrebbe essere ancora verde, erano diventati color paglia. Le foglie degli alberi presentavano bruciature ai margini del tutto simili a quelle causate da una gelata fuori stagione. Pete Burns, il proprietario di un ranch della zona, perse il suo intero raccolto di cotone, descrivendo ciò che rimaneva come "steli carbonizzati". L'evento passò alla storia come "Satan's storm".
    Se decidiamo di dare per vera la "lettura" del termometro di Riddle, quella notte la temperatura salì nel giro di qualche minuto di ben 39 gradi, ovvero da 21°C a 60°C, raggiungendo il record assoluto per la temperatura più alta mai registrata sulla Terra.
    1942-Art-Deco-Coca-Cola-advertising-thermometer-457x1024.jpg
    Chiaramente, però, un termometro pubblicitario è un po' diverso da una stazione meteorologica approvata e a norma, di cui non ve n'era alcuna a Kopperl in quegli anni. Per cui non sapremo mai quale fu realmente la temperatura raggiunta. Ma stazioni di località limitrofe registrarono una massima, durante l'evento, di circa 37°C. Comunque un notevole salto di ben 16°C!
    All'epoca non si diede una spiegazione scientifica a questo fenomeno, ma oggi, dopo averne osservati diversi in giro per il mondo, sappiamo che si tratta di Heat Bursts.
    0a70527387992f181fb63cadc7737de92c6bd81d-1589450330-5ebd165a-960x640.jpg
    Un Heat burst è causato dalla componente discendente di un temporale morente. il ciclo vitale di un temporale convettivo prevede che all'interno di una nube temporalesca l'aria calda vicino al suolo inizialmente salga verso la tropopausa (updraft), raffreddandosi e dando modo all'umidità in essa contenuta di condensarsi. Dopodiché si stabilisce una corrente in discesa verso il terreno (downdraft), che il più delle volte tende a sopprimere l'updraft e uccidere il temporale. L'aria in discesa tenderà a scaldarsi adiabaticamente a causa dell'aumento di pressione, ma la presenza di gocce d'acqua liquida ne mitiga il riscaldamento per via dell'alto calore specifico dell'acqua (lapse rate umido), tant'è che la massa d'aria arriva al suolo che ha pressappoco la stessa temperatura di partenza, anzi quasi sempre qualche grado in meno.

    Ma cosa succede se in un downdraft le gocce d'acqua vengono riassorbite da condizioni atmosferiche particolarment secche? a quel punto la massa d'aria in discesa si riscalderà seguendo un lapse rate secco, che la porterà ad essere significativamente più calda della massa d'aria di partenza. E' un fenomeno simile al vento di caduta/fohn, ma avviene senza un promontorio. Il risultato è un vento caldo che scende rapidamente fino a "spiattellarsi" contro il terreno, dove poi si irradia in tutte le direzioni. Tale fenomeno è strettamente collegato a quello della Virga, fenomeno nel quale si osserva della pioggia in troposfera che evapora prima di raggiungere il terreno, causando una bellissima "pennellata" in cielo.
    virga.jpg

    Il fenomeno dell'Heat burst è estremamente raro e difficile da documentare. Sembra interessare per lo più la Tornado Alley Americana, nella quale strati d'aria con livelli diversi di umidità si incontrano facilmente grazie alla convergenza di venti dal Golfo del Messico e dalle Grandi Pianure. Ma ci sono diversi esempi di tali fenomeni in posti come il Sud Africa, l'Australia, ma anche l'Europa.

    E' accaduto il 29 aprile 2012 a Torcy, Francia Settentrionale, con un salto da 13°C a 24°C. E' accaduto due volte a Barcellona nelle estati del 1993 e 1994.
    Ne abbiamo avuto uno anche in Italia, nello specifico nella pianura del Friuli Venezia Giulia, il 27 luglio 1983, quando la temperatura salì improvvisamente da 24°C alle ore 23.00 a 34.8°C (massima giornaliera) alle 23.30, per poi riscendere a 24°C entro la mezzanotte. Tuttavia è stato evidenziato come in questo caso non sia stata osservata alcuna raffica di vento, per cui vi sono ragionevoli dubbi sul fatto che si sia potuto trattare del decadimento di un downdraft come descritto sopra. Si ipotizza si sia trattato di un'onda atmosferica verticale, una convergenza in quota che spinse la sottostante massa d'aria da 850hPa fino al suolo, causandone un riscaldamento per compressione.

    Nell'immagine, tratta da Gladich et al. 2008, la posizione delle stazioni meteorologiche che registrarono l'evento in FVG.
    FVG heat.png


    L'assurdità di fenomeni meteorologici di questo genere mi ha spinto ad aprire questo post.
    Sarebbe veramente interessante se fra noi ci fosse qualcuno che ha sperimentato un heat burst e che voglia raccontarcelo. Sarebbe particolarmente bello se ci fosse un utente del FVG che ricordi l'evento del 1983ma so che è un'eventualità remota.
    Molto interessante, grazie davvero. Finalmente una spiegazione dettagliata di un fenomeno che non avevo mai compreso del tutto e che potrebbe, probabilmente, magari sbaglio, essere avvenuto in Lombardia verso la mezzanotte del 4 Luglio 2015. Mi è rimasto impresso anche perché ero "all'inizio" della passione e non riuscivo a spiegarmi cosa stesse succedendo, era pure in corso un'ondata di caldo eccezionale. In altre circostanze lo avrei dimenticato.

    Andando al dunque, nel pomeriggio - sera del 3 Luglio 2015 si svilupparono forti temporali di calore, molto estesi, sull'arco alpino centrale e poi occidentale. Entro sera i venti di outflow interessarono le pianure, con le incudini a coprire i cieli, mentre in tarda serata precipitazioni deboli scendevano verso le pianure.


    Il vento di outflow era abbastanza caldo e aveva abbassato i dew point nella mia zona, ma capita spesso ed è anche dovuto a un certo effetto catabatico, dato che l'aria si muove tra monti e valli. Nulla di strano fino alle 22:30, sia per la temperatura che per i tassi di umidità relativa, il vento già era arrivato a Milano.


    Tuttavia, nell'ora successiva la ventilazione aumentò in maniera anomala sulla pianura bergamasca e verso il cremasco, con le precipitazioni che dal radar "evaporavano" velocemente e le temperature che si portavano oltre i 30°C, e non di poco, in piena notte. Era davvero molto strano, anche qui era rinforzato il vento, fino a 60 km/h, ma essendo vicino ai monti pioveva debolmente. Ho visto molte volte outflow con aria secca, è anche normale, ma non ricordo altri casi del genere. Da notare anche il calo dell'u.r. per alcune stazioni in quota.


    Da notare come anche la zona dell'aeroporto di Bergamo fosse stata interessata, questi i dati registrati quella notte da infoclimat. Le altre immagini invece sono del CML. Il giorno dopo comunque non c'era nessun tipo di ventilazione favonica, o altro di insolito. Il picco fu di 31.6°C a Cremosano (CR).

    Ultima modifica di Tarcii; 26/08/2024 alle 23:28
    dalla storia si impara che non si impara dalla storia

  4. #4
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    Devo ammettere che non conoscevo affatto l'heat burst, mi ha lasciato stupito leggere del fenomeno di cui hai raccontato egregiamente.
    Vorrei poter affermare di averlo vissuto, ma non mi è mai successo di assistere ad un repentino aumento della temperatura che mi ha lasciato di stucco.

  5. #5
    Vento moderato L'avatar di mky
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    se posso lasciare due righe da testimone dell'evento del luglio 1983 nella parte orientale del FVG, vissuto in prima persona.
    avevo 13 anni e mezzo, eravamo nel mentre della più grande ondata di caldo che finora avevo conosciuto, e ricordo benissimo, di quei giorni, specialmente l'evento in questione, impresso proprio perché¨ fu di una portata eccezionale.
    i giorni erano caldi, diciamo simili a quelli caldi di questa estate, e non esistevano climatizzatori.
    Di solito in estate si era usati dormire addirittura con le finestre socchiuse, l'unico problema erano le zanzare.
    Quella sera andai a dormire come al solito non presto ma neanche tardi, penso verso le 22, e ricordo bene che lasciai la finestra ben spalancata con le veneziane alzate, tanto che entrava la luce dei lampioni delle vie vicine, perché¨ faceva ancora molto caldo.
    mi giravo e rigiravo nel letto e sudavo da matti mentre dalla finestra entrava aria caldissima.
    in camera facevo spola continua dal mio letto a quello degli ospiti, a fianco, per cercare sollievo nelle lenzuola asciutte e non impregnate del sudore che lasciavo con macchie vistose ogni qual volta mi spostavo.
    la cosa era assolutamente unica, mai e poi mai ebbi quelle sensazioni di malessere da caldo durante la sera e la notte.
    non presi sonno, rantolandomi dal caldo per diverso tempo, ad ogni modo alle fine crollai, più dalla stanchezza del caldo che dal sonno.
    chiedetemi del 85 dell'87 o del 91 quanto freddo fece, e chiedetemi quanto male si stava dal caldo infernale quella sera del luglio 83.

    da qualche parte dovrei trovare uno studio molto ben fatto del fenomeno in questione.
    se avrò tempo in questi giorni prometto di darmi da fare e postare qualcosa o qualche riferimento.
    comunque non fu un evento legato a instabilità e correnti discendenti secche, piuttosto mi pare di ricordare una combinazione di compressione adiabatica e qualcos'altro che ha investito la parte orientale della regione dal tarvisiano fino all'isontino, dove mi pare furono rilevati riferimenti termometrici e orari del fenomeno.
    Ultima modifica di mky; 27/08/2024 alle 21:30

  6. #6
    Vento moderato L'avatar di mky
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    qualcosa qui:


    M3V Report_27_07_1983.pdf (meteogo.it)


    dentro trovate alcuni collegamenti
    Ultima modifica di mky; 27/08/2024 alle 21:28

  7. #7
    Vento forte L'avatar di Tarcii
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    L'unica cosa che ho trovato su weatherspark per l'evento in FVG è che all'aeroporto di Ronchi dei Legionari erano segnalati temporali nelle vicinanze attorno alla mezzanotte del 27 Luglio 1983, ma su temperature abbastanza alte, oltre 25°C. Non so se però sia attendibile la cosa, temo nessuno ricordi che tempo ci fosse, per capire cosa è accaduto.
    dalla storia si impara che non si impara dalla storia

  8. #8
    Vento forte L'avatar di frankie986
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    Una decina di anni fa a Santa Maria una sera d'estate il termometro schizzò improvvisamente verso le 0.30/1.00 da 23° a 30° con forte vento caldo e secco da nord. Il tutto durò circa 10/15 minuti e poi la temperatura tornò intorno ai 23/24°. Non ricordo se c'erano temporali in zona ma fu un evento molto particolare a cui non avevo mai assistito. Peccato che ai tempi avevo solo sensore esterno e termo auto come riferimento e non la stazione meteo oltre al fatto che non c'era un radar e difficilmente andavo a controllare il sat.

  9. #9
    Brezza tesa L'avatar di Roberto Gaianigo
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    Interessante. Lo sbalzo termico nelle ore notturne si ha pure per l'eliminazione dell'aria "fredda" accumulata (per l'irraggiamento notturno) nei bassi strati o addirittura nei primi metri dal suolo.
    Ricordo bene un evento di favonio intorno a quegli anni e molto probabilmente era nel 83, comunque la cosa si è ripetuta dalle mie parti ma non posso risalire alle date.

  10. #10
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    Predefinito Re: Il fenomeno dell'Heat Burst

    Se ne parlava già anni fa sul forum

    "X file" della meteo: il caso del 27 luglio 1983...cause?

    qui un documento interessante dell' Unione Meteorologica FVG

    http://www.umfvg.org/public/articolo...20-%202004.pdf

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