
Originariamente Scritto da
SummerSun
Siamo nella contea di Bosque, Texas, USA, il 14 giugno 1960. E' una giornata per lo più serena, calma, con una massima di 35°C tipica del periodo. All'imbrunire, mentre i genitori mettono a letto i propri figli, diversi temporali termoconvettivi si sviluppano attorno al piccolo villaggio di Kopperl, popolazione meno di 200 anime, circa 60km a S-SW di Forth Worth.
Appena dopo la mezzanotte, ovvero nella notte del 15, la temperatura si assesta a 21°C. Si scorgono lampi in lontananza, ma nessun segno di maltempo sulle teste dei residenti, la maggioranza dei quali sta dormendo beatamente. Ad un certo punto, dal nulla più totale, una fortissima raffica di vento colpisce la cittadina come un muro. Questa assume un'intensità paragonabile ad un uragano F1, con una velcità massima registrata di ben
120km/h, abbastanza da abbattere diversi alberi e rimuovere il tetto ad un negozio. Chi fu svegliato dal frastuono del vento si affrettò a rifugiarsi nel seminterrato adibito a bunker anti-tornado, che nel Texas rurale è d'obbligo avere. Ma non si trattava di un tornado: il vento procedeva dritto, allontanandosi dal centro della tempesta.
Non fu però quella la cosa più sconvolgente, bensì l'improvviso rialzo della temperatura dell'aria che accompagnò il vento. Chi non fu svegliato dalla raffica fu svegliato dalla calura improvvisa, sia direttamente che indirettamente, a causa dei raffreddatori d'aria montati sulle finestre, capaci di accendersi da soli ad una certa temperatura. Diversi genitori, pensando che la loro casa stesse andando a fuoco, svegliarono i bambini,
li ricoprirono di coperte bagnate e uscirono per strada... solo per rimanere sbigottiti dall'assenza di fuoco e dal vento fortissimo, dall'aria talmente calda da essere quasi irrespirabile, e dai fulmini che ancora cadevano in lontananza.
Un negozio di articoli per la pesca, il Charley Riddle Bait and Tackle shop, era in possesso di un grosso termometro pubblicitario -pare distribuito da una nota ditta di una nota bevanda scura- fissato su un muro esterno. Tale termometro aveva un valore massimo raggiungibile di 60°C. Quella notte, la sommità del termometro si ruppe a causa della velocità con la quale l'alcol al suo interno si espanse.
Il giorno seguente, lo scenario che si parò davanti agli abitanti di Kopperl fu quasi apocalittico: campi di mais immaturo, che dovrebbe essere ancora verde, erano diventati color paglia. Le foglie degli alberi presentavano bruciature ai margini del tutto simili a quelle causate da una gelata fuori stagione. Pete Burns, il proprietario di un ranch della zona, perse il suo intero raccolto di cotone, descrivendo ciò che rimaneva come "steli carbonizzati". L'evento passò alla storia come
"Satan's storm".
Se decidiamo di dare per vera la "lettura" del termometro di Riddle, quella notte la temperatura salì nel giro di qualche minuto di ben 39 gradi, ovvero
da 21°C a 60°C, raggiungendo il
record assoluto per la temperatura più alta mai registrata sulla Terra.
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Chiaramente, però, un termometro pubblicitario è un po' diverso da una stazione meteorologica approvata e a norma, di cui non ve n'era alcuna a Kopperl in quegli anni. Per cui non sapremo mai quale fu realmente la temperatura raggiunta. Ma stazioni di località limitrofe registrarono una massima, durante l'evento, di circa 37°C. Comunque un notevole salto di ben 16°C!
All'epoca non si diede una spiegazione scientifica a questo fenomeno, ma oggi, dopo averne osservati diversi in giro per il mondo, sappiamo che si tratta di
Heat Bursts.
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Un Heat burst è causato dalla componente discendente di un temporale morente. il ciclo vitale di un temporale convettivo prevede che all'interno di una nube temporalesca l'aria calda vicino al suolo inizialmente salga verso la tropopausa (updraft), raffreddandosi e dando modo all'umidità in essa contenuta di condensarsi. Dopodiché si stabilisce una corrente in discesa verso il terreno (downdraft), che il più delle volte tende a sopprimere l'updraft e uccidere il temporale. L'aria in discesa tenderà a scaldarsi adiabaticamente a causa dell'aumento di pressione, ma la presenza di gocce d'acqua liquida ne mitiga il riscaldamento per via dell'alto calore specifico dell'acqua (lapse rate umido), tant'è che la massa d'aria arriva al suolo che ha pressappoco la stessa temperatura di partenza, anzi quasi sempre qualche grado in meno.
Ma cosa succede se in un downdraft le gocce d'acqua vengono riassorbite da condizioni atmosferiche particolarment secche? a quel punto la massa d'aria in discesa si riscalderà seguendo un lapse rate secco, che la porterà ad essere significativamente più calda della massa d'aria di partenza. E' un fenomeno simile al vento di caduta/fohn, ma avviene senza un promontorio. Il risultato è un vento caldo che scende rapidamente fino a "spiattellarsi" contro il terreno, dove poi si irradia in tutte le direzioni. Tale fenomeno è strettamente collegato a quello della Virga, fenomeno nel quale si osserva della pioggia in troposfera che evapora prima di raggiungere il terreno, causando una bellissima "pennellata" in cielo.
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Il fenomeno dell'Heat burst è estremamente raro e difficile da documentare. Sembra interessare per lo più la Tornado Alley Americana, nella quale strati d'aria con livelli diversi di umidità si incontrano facilmente grazie alla convergenza di venti dal Golfo del Messico e dalle Grandi Pianure. Ma ci sono diversi esempi di tali fenomeni in posti come il Sud Africa, l'Australia, ma anche l'Europa.
E' accaduto il 29 aprile 2012 a Torcy, Francia Settentrionale, con un salto da 13°C a 24°C. E' accaduto due volte a Barcellona nelle estati del 1993 e 1994.
Ne abbiamo avuto uno anche in Italia, nello specifico nella pianura del Friuli Venezia Giulia, il 27 luglio 1983, quando la temperatura salì improvvisamente da
24°C alle ore 23.00 a
34.8°C (massima giornaliera) alle 23.30, per poi riscendere a 24°C entro la mezzanotte. Tuttavia è stato evidenziato come in questo caso non sia stata osservata alcuna raffica di vento, per cui vi sono ragionevoli dubbi sul fatto che si sia potuto trattare del decadimento di un downdraft come descritto sopra. Si ipotizza si sia trattato di un'onda atmosferica verticale, una convergenza in quota che spinse la sottostante massa d'aria da 850hPa fino al suolo, causandone un riscaldamento per compressione.
Nell'immagine, tratta da Gladich et al. 2008, la posizione delle stazioni meteorologiche che registrarono l'evento in FVG.
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L'assurdità di fenomeni meteorologici di questo genere mi ha spinto ad aprire questo post.
Sarebbe veramente interessante se fra noi ci fosse qualcuno che ha sperimentato un heat burst e che voglia raccontarcelo. Sarebbe particolarmente bello se ci fosse un utente del FVG che ricordi l'evento del 1983

ma so che è un'eventualità remota.
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