Come mai negli ultimi anni le irruzioni invernali da est sono sempre meno "ficcanti" e dirette verso l'Italia?
Da qualche anno noto che sempre più spesso le irruzioni da est prendono la nostra penisola solo marginalmente. Entra del freddo ma scivola via velocemente, senza scavare minimi di bassa pressione sul mar Tirreno, che sono buoni per portare precipitazioni importanti sui versanti esposti.
Voi cosa pensate? È solo una mia impressione o è davvero così?
Non possono essere solo le regioni settentrionali a vivere un calo delle irruzioni fredde e delle nevicate (qua ormai direi scomparse), penso che sia fisiologico notare anche nel resto del paese come le irruzioni fredde siano meno incisive, d'altronde eventi come dicembre 2014 o gennaio 2017 parevano veramente intensi nel contesto di riscaldamento climatico in corso, o almeno è quello che avevo inteso leggendo l'analisi di @burian br, in cui effettivamente gennaio 2017 risulta qualcosa di esagerato, probabilmente irripetibile.
Non mi sbilancerei troppo su discorsi di configurazioni bariche, visto come possono cambiare ancora oggi (esempio: nel 2022 siccità storica al settentrione, con anticiclone sempre invadente, mentre da mesi le piogge sono abbondanti). Poi l'Italia è particolare, all'estremo sud est le irruzioni fredde sono state secche ma forti anche post 2020.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
E' davvero così, in un trend cominciato all'incirca nel 2014 e che prosegue tuttora. La causa è circolatoria, l'EA+ imperante da tanti anni nello specifico che tradotto in termini sinottici significa più anticicloni invadenti sull'ovest Europa e meno influenze atlantiche/nord-atlantiche e irruzioni fredde con asse sempre più orientale.
In una prima fase (2014-2019) l'asse di tali discese fredde non è stato sempre troppo orientale, questo ha consentito alle colate d'aria fredda di giungere ma con target l'Italia centro-meridionale. Ne sono nate poderose azioni gelide su queste zone, esaltate dal fatto che tali aree sono storicamente meno avvezze a simili ondate (in passato, semplicemente, tali colate prendevano vie ben più settentrionali e per questo il Sud ne risentiva ma ai margini, va da sè che quando è stato coinvolto in pieno tali ondate sono state paragonabili e talvolta superiori a quelle storiche nonostante il riscaldamento di fondo già in atto).
Dal 2020 circa si assiste ad un'invadenza dell'hp ancor più pronunciata, questo si traduce in colate ancor più orientali che prediligono ora la Turchia o la Grecia. Isoterme fredde riescono ancora ad entrare magari, soprattutto al Sud e sulle adriatiche se rapportate alle loro medie (2021, 2022 e 2023), ma i gpt sono scarsini poichè i margini di manovra sono limitati dall'hp invadente. Dal 2024 ad oggi, addirittura, una fase probabilmente sfavorevole e temporanea si è tradotta nell'assenza completa pure di quelle sfreddate sterili, ridotte all'osso (a malapena isoterme blandamente negative).
Cosa aspettarsi per il futuro? Questo trend, purtroppo, appare consolidato da oltre 10 anni e a questo punto viene automatico pensare che dietro vi sia una modifica circolatoria indotta dal GW.
Le Adriatiche e il Centro-Sud probabilmente potranno ancora vivere di episodi anche intensi, ritengo però che ormai col clima globale che ha guadagnato ulteriori decimi dal 2023 anche le ondate di freddo serio/gelo che gli anni 10 ci avevano consentito cominceranno a ridursi in frequenza, anche se non drasticamente quanto avvenuto al Nord con spartiacque sul 2014. Bisogna però mettere in conto in questo contesto che su 10 inverni gli episodi storici potranno capitare forse solo in 3-4 di questi (e forse sono ottimista, peraltro sto pensando ad una frequenza per i prossimi 10 anni ma già per i successivi potrebbe ridursi a 2), negli altri si dovrà accontentarsi o si potrebbero avere anche periodi di secca completa come nell'ultimo biennio.
Salvo non intervenga qualche fattore al momento ignoto, non vedo un trend positivo per nessuno in Italia.
Gennaio 2017 come mese intero è molto probabilmente irripetibile, lo pensai già mentre lo stavo vivendo.
Le ondate di freddo e gelo storiche tra 2014 e 2019 sono state a mio parere figlie del GW stesso, per quanto paradossale. Probabilmente senza GW la circolazione non avrebbe mai privilegiato quella traiettoria, traiettoria che negli ultimi anni si è portata ulteriormente ad est ed infatti la Grecia e la Turchia hanno continuato a vivere ondate gelide storiche fino ad oggi (non per ultima quella di una settimana fa, ha nevicato sulla costa del mar Nero l'11 Aprile).
Però perdonami ma non vedo un trend cosi lineare come dici tu con ondate di freddo che si spostano comunque sempre più a Est. Negli ultimi anni, molto piu rispetto al periodo 2013-2019, abbiamo assistito anche a diverse colate antizonali alte di una certa importanza. Alcuni esempi:
1) Il nevone madrileno
2) Colata veramente notevole per le isole britanniche, sferzate da una -10 per piu giorni, la -10 entrerà poi anche da noi ma con una classica toccata e fuga seguita da hp subtropicale simil-primaverile
3) Altra fase fredda più che discreta per Germania, Benelux, Francia settentrionale e Regno Unito con neve a Londra
4) Questa portò la nevicata da 44 cm a Monaco di Baviera con traffico in tilt, ovviamente io ancora non abitavo in Tirolo se no non sarebbe mai potuto succedere
Questa è stata la fine dicembre 1978 dell'era GW, ciò che prima lo aveva fatto nel centro-nord della Germania ora lo ha fatto tra Danimarca e Svezia meridionale, simbolo di come le colate antizonali esistano ma siano più alzate verso nord a causa probabilmente di un anticiclone subtropicale troppo "alto" di base...
A me sembra proprio che la zona "franca" in cui le colate non riescono più ad arrivare sia il Mediterraneo centro-occidentale, questo probabilmente è da addurre all'innalzamento verso nord della fascia anticiclonica subtropicale, che a sua volta fa scorrere il passaggio delle perturbazioni atlantiche a latitudini più elevate e rende gli eventuali blocchi nord-atlantici o il frutto di onde molto rapide e destinate ad essere soppiantate dalla spanciata in breve, oppure troppo isolati a nord senza possibilità di comunicazione con la base.
Notare quanto riusciva a scavare più in basso il canadese nelle ondate anche solo di 15 anni fa. Adesso
E anche quanto il nord Africa per esempio era nettamente più "depresso"....mentre ora in inverno vederlo sede di depressioni profonde capita decisamente più di rado.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Immaginavo una simile obiezione, giusto che tu l'abbia portata alla luce.
Secondo me la chiave sta in due punti: la latitudine (il Mediterraneo è più a sud) e la frequenza.
Sono sicuro che se provassi a calcolare la frequenza con cui simili movimenti sono avvenuti negli ultimi anni e quella con la quale sono avvenuti nel primo decennio dei 2000 (ma anche rispetto a qualsiasi altro decennio del passato), scopriresti un netto calo anche sull'Europa centrale. E' ovvio che non scompaiano del tutto, c'è comunque una certa variabilità tuttora esistente, ma che la frequenza sia in calo credo sia incontrovertibile. @Wolf359 fece un egregio lavoro sulle configurazioni dominanti negli ultimi decenni, si evinceva chiaramente, ricordo, il netto cambiamento dopo il 2014 su tutto lo scacchiere euroatlantico.
Poi c'è la questione latitudinale: non so se ci sia stato un effettivo innalzamento della fascia subtropicale o in generale della posizione media della corrente a getto, è evidente però che se parliamo di latitudini mediterranee (che sono quelle che ci interessano in questa domanda) la frequenza di ondate di freddo è andata seriamente a ridursi. Va da sè che essendo noi più lontani dagli areali di origine del freddo sia più complesso che esso ci raggiunga già di suo, figurarsi se questo freddo è già ridotto in estensione e se predominano configurazioni che non sono quelle di una volta (perchè su questo è indubbio che ci sia stato un cambiamento, vedasi thread di @Wolf359). In questo contesto, le uniche zone che hanno vissuto ancora bene questa fase nello scorso decennio sono state quelle del Centro-Sud Italia e Balcani/Turchia (queste ultime tutt'oggi) proprio perchè le nuove traiettorie dominanti derivanti dal cambiamento di posizione dei centri barici premiano maggiormente queste aree, un tempo molto meno interessate da configurazioni analoghe.
Sulle cause di un tale quadro ci si può sbizzarrire, ma che alla base vi sia il cambiamento climatico penso sia pacifico ormai. Si è innestata una fase climaticamente sfavorevole che sta esaltando il tutto? Può anche darsi, e lo spero anzi, però dopo 11 anni sempre con le stesse configurazioni è lecito pensare che qualcosa si sia rotto e che non si possa più di tanto tornare indietro.
Ultima modifica di burian br; 19/04/2025 alle 19:09
Segnalibri