Ciao a tutti!
E' la prima volta che scrivo. Mi presento: sono Alessandro, abito a Novara e ho l'hobby dell'aeromodellismo. Proprio questa passione mi ha spinto ad approfondire qualche aspetto della meteorologia. Volo prevalentemente con alianti e, si sa, se non c'è aria che sale l'aliante inevitabilmente scende.
In genere faccio volare i miei modelli in pendio dove tra condizioni di termica e/o di dinamica non è difficile stare su.
Il problema è in pianura, dove c'è solo la condizione termica.
Veniamo alle tre domande:
1. Esiste un modo per sapere se "domani" le termiche saranno abbondanti e forti piuttosto che rade e fiacche? Che dati meteo devo guardare? Temperatura, pressione, umiditÃ*, zero termico, e/o altro????
2. Ci sono zone del terreno dove sarÃ* più facile che si stacchino le tanto amate bolle di aria calda? La forma delle nuvole, la loro altezza, il loro colore, possono essermi d'aiuto?
3. Esiste la possibilitÃ*, scrutando ed interpretando le carte meteo, di poter fare delle previsioni meteo locali anche solo a 24 ore? Se sì, è possibile sapere dove trovare e come interpretare le carte meteo adatte allo scopo? A me basterebbe anche solo sapere se il giorno successivo potrebbe piovere o fare bel tempo.
Tempo addietro mi fidavo di eurometeo, ma dopo l'ultima volta non ci credo più tanto: mi prevedeva neve alla periferia di Milano e poi c'era sole e temperature di circa 15 gradi!!!!! Mah...
Vi ringrazio del tempo che vorrete dedicarmi e chiedo scusa se ho fatto delle domande stupide.
Saluti
Alessandro
Intanto... benvenuto!Originariamente Scritto da alevilla
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senza addentrarsi nel mondo delle mappe e delle previsiono esistono vari plottaggi di modelli per sapere "se domani piove".
Ad esempio:
e come questa molte altre!
Per le altre domande... aspettiamo gli esperti
Bella questa cartina! E' possibile saperne la fonte???Originariamente Scritto da train
A me però sarebbe piaciuto anche cercare di capire un po' come è possibile tirare fuori queste cartine, ma forse in quel caso andrei a toccare degli argomenti troppo difficili per me.
Pazienza...
Intanto grazie mille. Sabato e domenica ho proprio una gara e mi piacerebbe sapere se c'è rischio di pioggia oppure no.
Attendo la fonte!!!!!
Ciao e benvenuto! x quanto riguarda le mappe a questo sito ne puoi trovare moltissime in base al periodo di giorni che copre ciascun modello:Originariamente Scritto da alevilla
http://www.westwind.ch/
Ovviamente più un modello copre un periodo previsionale breve, maggiore è la probabilitÃ* che questa si avveri.
Solitamente x quanto riguarda le precipitazioni i modelli + affidabili sono BOLAM e NMM, che a seconda della risoluzione coprono un periodo di 72 o 48h.In basso a sinistra c'è scritto l'orario di partenza del modello: 00z06Apr2006 significa che il modello è stato elaborato alle 00 UTC del 6 Aprile 2006.Al centro in alto l'orario x cui sono previste le precipitazioni.
In questo caso è una carta che rappresenta la somma delle prp x le ultime 12h precedenti alle 00 del 9 Aprile.
BOLAM 6.5 si ferma invece a 36h ma ha una migliore risoluzione
Poi puoi trovare ulteriori informazioni come la copertura nuvolosa, Temperature al suolo, venti, ecc.
Spero di esserti stato d'aiuto......
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[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
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Caspita! Ce ne sono davvero tante!!Originariamente Scritto da Blizzard
Il problema è capire a cosa si riferiscono: per alcune è facile capirlo, ma per altre bisogna proprio saperlo...
Comunque non è un problema, impareremo a conoscerle![]()
Direi che il BOLAM 6.5 è quello che fa per me, intanto a più di quattro giorni non riesco a programmare le giornate......Originariamente Scritto da Blizzard
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Ecco, appunto questo: clicco su BOLAM 6.5 e mi viene fuori una bella tabella dove nella prima colonna ci sono alcune voci abbastanza intuibili, altre si capiscono cliccandoci sopra e leggendone la descrizione ma altre assolutamente no, cioè, non sono comprensibili x il sottoscritto che non ne capisce una mazza..........Originariamente Scritto da Blizzard
quelle che non ho capito, e che magari neanche mi servono (ma se non le capisco non posso sapere se mi servono), sono queste:
SLP, Orography --> La pressione al livello del mare l'ho anche capita (anche se non so se 1004 hPa possano essere tanti o pochi...), ma l'orografia cosa centra??????
TAeqPot850, Wind850 --> Che cos'è la Equivalent Potential Temperature? E il vento è a 850 metri? Ed è per questo che c'è una zona bianca?
Ha un significato particolare la direzione e l'intensitÃ* del vento a 850 metri?
PotVort850, T850 --> Ertel Potential Vorticity. Cos'è?
H700, T700 e H500, T500 --> cos'è l'altezza geopotenziale?
AbsVort500, Wind500 --> Cos'è la vorticitÃ* assoluta????
Capisco che le domande sono tante... Se voleste darmi magari un sito dove andare a vedermele sarei giÃ* molto contento!!!!!
Grazie ancora!!!
Saluti
Alessandro
Ultima modifica di alevilla; 06/04/2006 alle 17:49
Infatti sarebbe veramente lunga da spiegare.....ti rimando a questo sito dove ci sono molti chiarimenti x l'interpretazione dei modelli:Originariamente Scritto da alevilla
http://www.meteogiornale.it/news/arc...type=area&id=6
Cmq x esperienza personale ti posso dire che la maggior parte delle cose le ho imparate leggendo quotidianamente la sezione Meteorologia e Nowcasting di questo bellissimo forum.Ciao![]()
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Perfetto! Quello che cercavo!!!!!!Originariamente Scritto da Blizzard
Domandina veloce: che cos'è un geopotenziale previsto a 5 giorni a 500 hPa ????????
Altra domandina: non mi sai dire nulla, magari anche qualche link, sulle correnti termiche ascensionali?
Grazie ancora per le risposte!!!!
Saluti
Alevilla
Ciao, faccio alcune premesse molto sintetiche per aiutarti a comprendere meglio il problema. Come sai, nell'atmosfera non esistono solamente movimenti dell'aria orizzontali ( ciò che noi chiamiamo vento ) ma anche verticali, quest'ultimi sono possibili in libera atmosfera quando si rompe quello che si chiama "equilibrio idrostatico" ( come detto è un discorso in sintesi, in realtÃ* ci sarebbe da scrivere un libro su questo argomento ), permettendo appunto all'aria di muoversi anche verso l'alto o verso il basso. Nel caso di una giornata soleggiata, volare con un deltaplano o con un aliante sopra una catena montuosa è più facile rispetto alla pianura semplicemente perchè fin dal mattino il sole inizia a scaldare le vette con maggiore enfasi rispetto alla adiacente pianura. Il riscaldamento che prosegue nelle successive ore tende a rompere gradualmente l'equilibrio idrostatico perchè lentamente va formandosi in prossimitÃ* delle cime una locale area di bassa pressione di natura termica, l'aria infatti riscaldandosi si espande e tende a salire verso l'alto oltre l'altezza delle vette lasciando un "vuoto" ( la bassa pressione ), tale bassa pressione richiama aria dal basso che si traduce in venti che iniziano a risalire i pendii montuosi dall'adiacente pianura, mentre un pò più lontano dalle vette, ad esempio a Milano nel caso della pianura padana, la ventilazione è di provenienza meridionale con picchi d'intensitÃ* nelle ore pomeridiane, ed è anch'essa frutto del richiamo attuato dalla bassa pressione locale. Come vedi è una specie di effetto a catena che cessa con il calare del sole. Se il livello di condensazione è basso, in prossimitÃ* dei monti noterai la presenza di cumuli più o meno sviluppati in verticale ( dipende dall'instabilitÃ* dell'aria ) e la loro sommitÃ* indicherÃ* l'altitudine in cui cessa la spinta verticale dell'aria, in assenza di cumuli l'aria probabilmente sarÃ* troppo secca oppure potrÃ* esserci la presenza di una inversione termica di basso livello che tende a bloccare i movimenti ascendenti dell'aria prima che possa raggiungere il livello di condensazione.
Nella libera atmosfera le cose vanno un pò diversamente perchè tale aiuto orografico non esiste e bisogna fare molto affidamento al profilo termico dell'atmosfera soprattutto nei primi 2000 metri di altitudine. Le condizioni necessarie affinchè si abbia la presenza di buone termiche in questo caso risiedono nella condizione superadiabatica dell'atmosfera specie nei primi 1000 metri di quota, ovvero se tra il suolo ed i 1000 metri lo scarto termico è superiore ai 10°C significa che le "bolle" d'aria calda staccandosi dal suolo e raffreddandosi ( senza scambi di calore con l'atmosfera circostante ) di 1°C ogni 100 metri possono agevolmente salire fino a tale quota perchè riescono a rimanere più calde dell'ambiente circostante. Sopra i 1000 metri le cose diventano di solito più complicate, la permanenza di moti verticali ascendenti è molto legata all'assenza di inversioni termiche ( livelli dell'atmosfera in cui la temperatura con la quota sale anzichè scendere, frequentissime nella stagione primaverile ed estiva specie a 1500 metri di quota in giornate soleggiate ) ed al grado di instabilitÃ* dell'aria, la presenza di cumuli di calore lontano dalle vette montuose è indice di una sufficiente instabilitÃ*, anche in questo caso la loro sommitÃ* indicherÃ* l'altitudine in cui la spinta verticale cessa.
La parte più difficile ovviamente è quella previsionale. Prima di tutto ti consiglio vivamente di imparare a leggere i radiosondaggi...
http://www.meteonetwork.it/index.php...i&subsect=help
Sono sonde lanciate da alcuni aeroporti, anche italiani, utili a descrivere il profilo termico/igrometrico/anemometrico/ecc. della troposfera nella verticale della zona di lancio, al nord esistono i RS di Cuneo, Milano, Udine e San Pietro Capofiume.
I radiosondaggi possono essere previsti così come fa il modello svizzero NMM, per il nord Italia c'è anche Novara...
http://pages.unibas.ch/geo/mcr/3d/meteo/
...sulla riga in alto NMM 4, clicca sul bottone "soundings", e poi nella mappa "NOBD". L'ora riportata è UTC, per quella locale italiana devi aggiungere 2 ore. Imparando a leggere i radiosondaggi, da queste previsioni potrai capire con una certa approssimazione quanto l'atmosfera nella tua zona è propensa alla formazione ed al sostentamento in verticale delle termiche. All'inizio sembra difficile, poi leggerli risulta facile e quasi automatico.
Aggiunta: chiaramente se l'instabilitÃ* atmosferica diventa importante con la prosenza di cumuli a marcato sviluppo verticale penso che tu sappia meglio di me che la navigazione aerea con mezzi ultraleggeri sia del tutto sconsigliata, o probabilmente proibita ( non mi intendo di normative per il volo )
Ultima modifica di Pierpaolo; 06/04/2006 alle 20:27
Innanzitutto ti devo ringraziare e fare i complimenti per quello che hai scritto sui moti verticali dell'aria. Chiarezza espositiva e filo logico ti sono invidiabili!Originariamente Scritto da Pierpaolo.
Equilibrio idrostatico...
E' uno dei tanti concetti che devo ancora comprendere bene.
Google mi aiuterÃ*
Piccola premessa: io non volo con aerei "full size", ma con aeromodelli. Il concetto non cambia, la scala sì, anche se con modelli da 5 o 6 metri l'effetto scala, grazie ai discreti numeri di reynolds, incomincia a farsi sentire meno.Nel caso di una giornata soleggiata, volare con un deltaplano o con un aliante sopra una catena montuosa è più facile rispetto alla pianura semplicemente perchè fin dal mattino il sole inizia a scaldare le vette con maggiore enfasi rispetto alla adiacente pianura.
Se avessi il brevetto da alianti "full size" tutte queste nozioni di meteorologia me le avrebbero fatte imparare moooolto bene prima di darmelo!!!
Torniamo a noi
E io che pensavo che in montagna era più facile volare perché assieme alla termica c'era anche la dinamica...
Penso di aver capito...Il riscaldamento che prosegue nelle successive ore tende a rompere gradualmente l'equilibrio idrostatico perchè lentamente va formandosi in prossimitÃ* delle cime una locale area di bassa pressione di natura termica, l'aria infatti riscaldandosi si espande e tende a salire verso l'alto oltre l'altezza delle vette lasciando un "vuoto" ( la bassa pressione ), tale bassa pressione richiama aria dal basso che si traduce in venti che iniziano a risalire i pendii montuosi dall'adiacente pianura, mentre un pò più lontano dalle vette, ad esempio a Milano nel caso della pianura padana, la ventilazione è di provenienza meridionale con picchi d'intensitÃ* nelle ore pomeridiane, ed è anch'essa frutto del richiamo attuato dalla bassa pressione locale. Come vedi è una specie di effetto a catena che cessa con il calare del sole.
Facciamo l'esempio del Mottarone. La zona dove voliamo è rivolta verso sud e quindi è baciata dal sole praticamente da quando sorge a quando tramonta.
I venti dominanti vengono da Nord, eppure quando sono sul pendio lo sento venire da sud. Vorrai mica dirmi che quel venticello che sento venire su da sud è figlio delle termiche richiamate dalle nuvole alle mie spalle???
Infatti quando passa la nuvoletta davanti al sole ci sbrighiamo ad atterrare perché in pochiessimo tempo (mezzo minuto circa) l'attivitÃ* termica cessa pressoché istantaneamente.
Livello di condensazione....Se il livello di condensazione è basso, in prossimitÃ* dei monti noterai la presenza di cumuli più o meno sviluppati in verticale ( dipende dall'instabilitÃ* dell'aria ) e la loro sommitÃ* indicherÃ* l'altitudine in cui cessa la spinta verticale dell'aria, in assenza di cumuli l'aria probabilmente sarÃ* troppo secca oppure potrÃ* esserci la presenza di una inversione termica di basso livello che tende a bloccare i movimenti ascendenti dell'aria prima che possa raggiungere il livello di condensazione.
Presumo che sia la quota alla quale si formano le nuvole.
Un'altra cosa che non ho mai capito. Perché alcune nuvole si formano più in alto e altre più in basso? E perché non si formano sempre??? Presumo che centrino pressione, temperatura e umiditÃ*, giusto? Ma in che misura ci devono essere perché si formino queste nuvole? E perché si formano in un certo punto e non in un altro?
Tieni presente che io non mi spingo mai oltre ai 500 mt di quota (e sarei giÃ* fuori legge, ma quando fai l'aerotraino non puoi farne a meno...)Nella libera atmosfera le cose vanno un pò diversamente perchè tale aiuto orografico non esiste e bisogna fare molto affidamento al profilo termico dell'atmosfera soprattutto nei primi 2000 metri di altitudine.
Ultimamente poi mi sono dato agli alianti da lancio a mano, quindi le quote di lancio non arrivano oltre i 50 metri. Lì bisogna essere bravissimi a "fiutare" la termica, capire dove e quando si sta formando e lanciarci dentro.
E' questo che mi piacerebbe riuscire ad imparare.
Cavoli, alle gare ci sono delle persone (straniere) che sembra che le "vedano" le termiche che si stanno formando!!!!!![]()
Io invece o aspetto a lanciare dove lo fanno gli altri oppure lancio "a caso" sperando di trovarmici dentro![]()
Condizione superadiabatica....Le condizioni necessarie affinchè si abbia la presenza di buone termiche in questo caso risiedono nella condizione superadiabatica dell'atmosfera specie nei primi 1000 metri di quota,
Le mie riminescenze universitarie di fisica tecnica mi suggeriscono che una trasformazione si dice adiabatica quando non vi è scambio di calore.
Centra qualcosa????
Allora qualcosa centrava.....ovvero se tra il suolo ed i 1000 metri lo scarto termico è superiore ai 10°C significa che le "bolle" d'aria calda staccandosi dal suolo e raffreddandosi ( senza scambi di calore con l'atmosfera circostante )![]()
Partendo dalla pianura, sopra i 1000 con gli aeromodelli non ci arriverò mai, anche perché il radiocomando e la vista più di tanto non tirano...di 1°C ogni 100 metri possono agevolmente salire fino a tale quota perchè riescono a rimanere più calde dell'ambiente circostante. Sopra i 1000 metri le cose diventano di solito più complicate...
E qui si fanno le cose difficili.......La parte più difficile ovviamente è quella previsionale.
Pensa che non sapevo neanche che esistevano........Prima di tutto ti consiglio vivamente di imparare a leggere i radiosondaggi...![]()
Difficile??? A me pare impossibile!!!!Imparando a leggere i radiosondaggi, da queste previsioni potrai capire con una certa approssimazione quanto l'atmosfera nella tua zona è propensa alla formazione ed al sostentamento in verticale delle termiche. All'inizio sembra difficile, poi leggerli risulta facile e quasi automatico.
Domandina veloce veloce: ma perché l'altezza viene espressa in hPa e non in metri?
La corrispondenza tra le due unitÃ* di misura c'è? E se c'è, si rifÃ* al modello ISA (international standard atmosphere)?
Ho letto il link che mi hai dato su come leggere i radiosondaggi e, ovviamente, avrei qualche domanda che probabilmente riguarda concetti più generali. Te le posso fare?
Grazie ancora per la spettacolare spiegazione!!!!
Saluti
Alessandro
Ah ok, avevo letto di fretta e non mi ero accorto che parlavi di aeromodellismo.Piccola premessa: io non volo con aerei "full size", ma con aeromodelli. Il concetto non cambia, la scala sì, anche se con modelli da 5 o 6 metri l'effetto scala, grazie ai discreti numeri di reynolds, incomincia a farsi sentire meno.
Se avessi il brevetto da alianti "full size" tutte queste nozioni di meteorologia me le avrebbero fatte imparare moooolto bene prima di darmelo!!!
In condizioni di clima stabile e soleggiato ( anticiclonico ) la dinamica è del tutto trascurabile dal momento che il regime di venti a scala globale è insignificante, il movimento orizzontale e verticale dell'aria è quindi quasi al 100% ascrivibile a quanto spiegato in precedenza. In condizioni differenti, specie se i gradienti di pressione nell'atmosfera iniziano a muovere le masse d'aria alle varie quote, allora iniziano ad avere un certo peso anche i moti "dinamici", come quando venti a 30/40 km/h impattano lunga una catena montuosa e sono forzatamente costretti a superarla.Torniamo a noi
E io che pensavo che in montagna era più facile volare perché assieme alla termica c'era anche la dinamica...
Si, i venti da sud vengono mossi dalle basse pressioni locali che vanno formandosi su vette e pendii montuosi, innescando il processo a catena descritto che cessa con il calare del sole. Il 99.9% delle volte che siamo in presenza di clima stabile e soleggiato il regime diurno, più o meno enfatizzato, è sempre quello in qualsiasi stagione. Volando come hai specificato a scale ridotte e ad altezze non elevate, quando una nuvola copre il sole la temperatura dell'aria che sta a qualche mm/cm da terra ( riscaldata dalla terra stessa, terra riscaldata a sua volta dal sole ) tende subito a calare e va subito interrompendosi il lavoro delle termiche come conseguenza.Penso di aver capito...
Facciamo l'esempio del Mottarone. La zona dove voliamo è rivolta verso sud e quindi è baciata dal sole praticamente da quando sorge a quando tramonta.
I venti dominanti vengono da Nord, eppure quando sono sul pendio lo sento venire da sud. Vorrai mica dirmi che quel venticello che sento venire su da sud è figlio delle termiche richiamate dalle nuvole alle mie spalle???
Infatti quando passa la nuvoletta davanti al sole ci sbrighiamo ad atterrare perché in pochiessimo tempo (mezzo minuto circa) l'attivitÃ* termica cessa pressoché istantaneamente.
Dipende da una serie di fattori, ovviamente nel nostro caso non parliamo di nubi di natura frontale, bensì di nubi a sviluppo verticale diurno, chiamati in gergo "cumuli di calore". Il livello di condensazione, ovvero la base delle nuvole, dipende essenzialmente dal grado di umiditÃ* dell'aria che sale in altezza, più alto è, più basso sarÃ* il livello di condensazione della nube. L'umiditÃ* nell'aria non è costante da zona a zona e ciò determina le differenze nell'altezza della base dei cumuli da una zona all'altra. Tanto per farti un esempio, nel corso della giornata soleggiata le brezze da sud ammassano gradualmente l'aria umida verso le zone montuose, la cosa è visibile ad occhio perchè in queste circostanze la visibilitÃ* in direzione dei monti dal mattino al pomeriggio subisce un lieve peggioramento. Di conseguenza, se siamo in presenza di cumuli sia in pianura che in montagna, molto probabilmente in prossimitÃ* dei monti la base dei cumuli sarÃ* leggermente più bassa.Livello di condensazione....
Presumo che sia la quota alla quale si formano le nuvole.
Un'altra cosa che non ho mai capito. Perché alcune nuvole si formano più in alto e altre più in basso? E perché non si formano sempre??? Presumo che centrino pressione, temperatura e umiditÃ*, giusto? Ma in che misura ci devono essere perché si formino queste nuvole? E perché si formano in un certo punto e non in un altro?
Ovviamente non sempre i cumuli si formano, come detto dipende principalmente da 2 cose, il grado di umiditÃ* nell'aria e l'eventuale presenza di inversioni termiche. Più l'aria e secca e più il livello di condensazione sarÃ* alto, se non viene raggiunto per tutta l'altezza verticale del moto ascendente dell'aria ( come penso tu sappia, l'aria può condensare se raffreddandosi raggiunge la sua temperatura di rugiada che è tanto più alta quanto più l'aria è umida ), il cumulo non si formerÃ*. Oppure se ad esempio a 1000 metri è presente una inversione termica, la termica che fino a poco prima si trovava in un ambiente più freddo e saliva grazie alla spinta di galleggiamento, a 1000 metri si trova improvvisamente in un ambiente più caldo e deve arrestare la sua ascesa: se il livello di condensazione è sotto l'inversione termica il cumulo si formerÃ* comunque, se è sopra non si formerÃ* perchè la termica non riuscirÃ* a raggiungerlo.
La presenza di cumuli in certi punti ed in altri no ci fa ben capire come la presenza delle termiche più forti sia "caotica" e del tutto differente. Specialmente nei cumuli abbastanza sviluppati devi sapere che a lato degli stessi prevalgono moti in realtÃ* discendenti che inibiscono di conseguenza la formazione di nuvolositÃ*, lo stesso effetto succede anche in regime di termiche senza nuvolositÃ* con la differenza di non riuscire a vedere l'effetto ad occhio. Ovviamente come detto dipende anche dalla "forza" inziale della termica che deve essere capace di raggiungere il livello di condensazione, in altri punti la non formazione di cumuli può dipendere anche dal fatto che la termica stessa non ha la "forza" di arrivare al livello di condensazione ( come giÃ* spiegato poco fa).
I suoli non sono tutti uguali, alcuni tendono a riscaldarsi di più come campi arati o zone con cemento ed asfalto, quindi danno una maggiore enfasi alle termiche. Conta che ad esempio i grandi centri urbani come Milano, ma anche cittÃ* più piccole, sono delle cosidette "isole di calore", nella stagione estiva con particolari condizioni sinottiche si può notare, anche dal satellite, la presenza di nubi a sviluppo verticale in pianura solo sulla verticale di queste cittÃ*, oppure nubi più sviluppate li e non nelle zone meno urbanizzate circostanti, segno inequivocabile che li le termiche hanno una maggiore spinta verticale essendo più calde in partenza. Nel tuo piccolo quindi le migliori termiche le troverai in aree con suoli maggiormente propensi a riscaldarsi. Le bolle di aria calda comunque non si staccano dal suolo da sole, servono dei venti anche deboli a favorire il distacco. Penso che le migliori condizioni le puoi avere se per qualche minuto il vento è quasi calmo ( il suolo quindi accumula meglio calore ) e dopodichè alcune raffiche di vento fanno staccare le "bolle", è in quel momento quindi che ci sono le condizioni propizie.Tieni presente che io non mi spingo mai oltre ai 500 mt di quota (e sarei giÃ* fuori legge, ma quando fai l'aerotraino non puoi farne a meno...)
Ultimamente poi mi sono dato agli alianti da lancio a mano, quindi le quote di lancio non arrivano oltre i 50 metri. Lì bisogna essere bravissimi a "fiutare" la termica, capire dove e quando si sta formando e lanciarci dentro.
E' questo che mi piacerebbe riuscire ad imparare.
Cavoli, alle gare ci sono delle persone (straniere) che sembra che le "vedano" le termiche che si stanno formando!!!!!![]()
Io invece o aspetto a lanciare dove lo fanno gli altri oppure lancio "a caso" sperando di trovarmici dentro![]()
Nei radiosondaggi viene riportata l'altitudine e quale pressione atmosferica c'è a quella quota e non c'è una corrispondenza fissa. In caso di forte maltempo, il livello ad esempio dei 900 hPa sarÃ* posto più in basso rispetto a condizioni di alta pressione, qui entra il gioco il concetto di geopotenziale.Difficile??? A me pare impossibile!!!!
Domandina veloce veloce: ma perché l'altezza viene espressa in hPa e non in metri?
La corrispondenza tra le due unitÃ* di misura c'è? E se c'è, si rifÃ* al modello ISA (international standard atmosphere)?
Si chiedi pure, nel frattempo consulta anche questi 2 link...Ho letto il link che mi hai dato su come leggere i radiosondaggi e, ovviamente, avrei qualche domanda che probabilmente riguarda concetti più generali. Te le posso fare?
http://www.fenomenitemporaleschi.it/page17.htm
http://www.manualedivololibero.com/meteo/meteo01.asp
Nel secondo link, clicca a sinistra su tutti i punti sotto "Cenni di meteorologia", fa tutto al caso tuo e spiega in modo più approfondito i concetti che ho espresso.
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