Abito in Brianza a 260 mt. s.l.m. e pochi giorni fa vs. le 13 in una giornata di foehn con cielo molto terso sul mio orologio Oregon ho misurato un UVI di 10,5. Oggi, giornata molto soleggiata ma con visibilitÃ* non eccellente e cielo azzurro chiaro abbiamo misurato valori di 5,5 vs le 13. La cosa non stupisce tanto, forse una giornata estremamente tersa di foehn in pianura si ha l'UVI che si avrebbe a 3000m. Qualcuno mi può dare conferma (o smentita) di questa mia ipotesi?
GRAZIE![]()
Valmadrera (LC) 260 mt. s.l.m. - Rete MNW - Oregon WMR 928
Nell' avatar "Il Resegone" che fa da sfondo al paese
ciao MatteoOriginariamente Scritto da matteo74
confermo
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Grazie Bertoni, veramente gentile.
Hai da qualche parte un articolo che approfondisca l'argomento?
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se hai un manuale di trasmissione del calore o di fisica tecnica potrai trovare che l'irraggiamento è condizionato dalla presenza di umiditÃ* dell'ariaOriginariamente Scritto da matteo74
qui potrai trovare un manuale di trasmissione del calore molto valido
è però in inglese
http://web.mit.edu/lienhard/www/ahtt.html
ciao
Per capire meglio basterebbe un testo di chimica fisica. Il motivo di tali osservazioni risiede nel fatto che l'acqua assorbe, come tante altre sostanze, nel campo del vicino IR per moti vibrazionali (bending, stretching....) dei legami intramolecolari fra Ossigeno e di Idrogeno, cosa che poi può anche trasformarsi parzialmente in calore per attrito fra molecole in caso di urto (come anche nel vapore acqueo). Nel campo invece dell'UV l'energia ceduta dalle radiazioni viene "spesa" in salti energetici di tipo elettronico. L'energia poi, secondo vari processi, viene riceduta sotto forma di onde luminose a varia e specifica frequenza che nel ns caso sono sempre fuori dal campo visibile. Insomma, è un continuo su e giù eccitatorio che porta ad un equilibrio stabile fin quando l'irraggiamento primario è costante.
E' bene precisare che parliamo sempre di quanti di energia quindi gli assorbimenti e le emissioni hanno più frequenze e ben precise, e dipendenti dalla sostanza in oggetto. Si parla appunto di spettro di emissione e spettro di assorbimento. Sono appunto questi spettri che vengono sfruttati per le analisi spettroscopiche (IR e UV) in cui si vanno a cercare i picchi significativi di una sostanza di cui si vuole avere conferma oppure aggiungere ulteriori elementi cognitivi nel caso in cui si stia cercando di identificarne una sostanza ignota.
Ultima modifica di Conte; 14/06/2006 alle 11:03
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