
Originariamente Scritto da
Lorenzo Catania
Quando devono essere generate le mappe di previsione di un modello (
GFS in questo caso), occorre dare in pasto al cervellone delle "condizioni iniziali" sui parametri che dovrà elaborare. Questi dati arriveranno con i radiosondaggi ed i rilevamenti effettuati nelle varie stazioni meteorologiche ufficiali di cui si serve l'azienda che elabora il modello: ad esempio da Milano Linate arriveranno dati di temperatura, umidità, pressione e vento a tutte le quote atmosferiche ad intervalli di 6 ore.
Supponiamo allora che i dati del radiosondaggio delle ore 12z siano pronti; allora verranno inseriti nell'elaboratore assieme a tutti i dati di tutte le altre stazioni mondiali, così da generare quella che possiamo chiamare "previsione a 0 ore", una sorta di analisi su ampia scala, ma riadattata alle esigenze della griglia spaziale del modello.
Dalla mappa di di previsione a 0 ore vengono poi elaborate le previsioni alle ore successive, a 6, 12, 18, 24 .... e così via. Da qui nascerà il run ufficiale del modello, che uscirà attorno alle ore 16z.
In seguito verrà fatta un'altra operazione, ossia i dati iniziali verranno ripresi e, per così dire, distorti; cioé sotto certe condizioni ed in opportuni domini spaziali i dati saranno perturbati di una quantità piccolissima (per fare un esempio stupido, una temperatura rilevata di 5°C verrà portata a 5,01°C) e nuovamente dati in pasto all'elaboratore.
Il risultato delle mappe previsionali che verranno fuori da questa distorsione, in ossequio alle leggi di probabilità, statistica e caos, si discosteranno sempre più dal risultato ufficiale con l'aumentare della scadenza previsionale, fino a risultare completamente diversi. Nascerà così un run "ensemble", che andrà a costituire uno degli "spaghetti" cui siamo affezionati, e che uscirà attorno alle ore 17-18z.
Questa operazione di distorsione dei dati iniziali verrà poi ripetuta in parallelo altre n volte (13 per
GFS) con perturbazioni sempre diverse in quantità e qualità, fino ad ottenere alla fine un "cluster", che corrisponde graficamente al pannello degli spaghetti che leggiamo su wetterzentrale.
Inoltre alcuni modelli alla fine di tutto generano anche una "media" che è proprio quello che intendiamo, ossia una media di tutti i parametri punto per punto e scadenza per scadenza di tutti gli spaghetti

Segnalibri