[IMG]file:///C:/DOCUME%7E1/cisr/IMPOST%7E1/Temp/moz-screenshot.jpg[/IMG][IMG]file:///C:/DOCUME%7E1/cisr/IMPOST%7E1/Temp/moz-screenshot-1.jpg[/IMG]Rime and Graupel
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Under some atmospheric conditions, forming and descending snow crystals may encounter and pass through atmospheric supercooled cloud droplets. These droplets, which have a diameter of about 10 µm, can exist in the unfrozen state down to temperatures near -40° C. Contact between the snow crystal and the supercooled droplets results in freezing of the liquid droplets onto the surface of the crystals. This process of crystal growth is know as accretion. Crystals that exhibit frozen droplets on their surfaces are referred to as rimed. When this process continues so that the shape of the original snow crystal is no longer identifiable, the resulting crystal is referred to as graupel. The frozen droplets on the surface of rimed crystals are hard to resolve and the topography of a graupel particle is not easy to record with a light microscope because of the limited resolution and depth of field in the instrument. However, observations of snow crystals with a low temperature LT-SEM clearly show cloud droplets measuring up to 50 µm on the surface of the crystals. The rime has been observed on all four basic forms of snow crystals, including plates Fig.1 (05219), dendrites Fig.2 (12495), columns Fig.3 (13371) and needles Fig.4 (23541). As the riming process continues, the mass of frozen, accumulated cloud droplets obscures the identity of the original snow crystal thereby giving rise to a graupel particle Fig.5 (17570).
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ah guarda il testo dico azz...
...ma guardando le fot dico azz![]()
Ho tradotto il testo per chiarezza maggiore
In certe condizioni atmosferiche, i fiocchi di neve in formazione e in caduta possono incontrare e passare attraverso goccioline di nube sopraffuse nell'atmosfera. Queste goccioline, che hanno un diametro di circa 10 µm, possono sussistere in uno stato liquido fino a temperature di circa -40°C. Il contatto tra i cristalli di neve e le goccioline sopraffuse risulta nel congelamento delle stesse sulla superficie del cristallo. Questo processo è noto come accrescimento. I cristalli che esibiscono goccioline sulla supeficie sono detti gelati. Quando questo processo continua fino a non rendere più identificabile la struttura del cristallo, il cristallo risultante si chiama graupel (in tedesco, letteralmente, "grandinina"). Le goccioline congelate sulla superficie del cristallo sono difficili da staccare e la forma di una particella di graupel non è facile da registrare con un microscopio ottico a causa della limitata risoluzione e profondità di campo dello strumento. Comunque, osservazioni fatte al microscopio elettronico a scansione a basse temperature evidenziano gocccioline di nube che misurano fino a 50 µm sulla superficie dei cristalli. Il congelamento è stato osservato su tutte e quattro le forme basilari dei cristalli di neve come le piastre (Fig.1), i dendriti (fig.2), le colonne (Fig.3) e gli aghi (fig.4). Se il processo di congelamento continua, la quantità di goccioline congelate nasconde completamente la forma del cristallo di neve originale, formando una particella di graupel (Fig.5).
Aggiungo che il graupel che si descrive qui è probabilmente il Reifgraupel, ovvero la neve tonda.
Termoigrometro Oregon Scientific EMR812HGN/THGR228N su schermo passivo Davis
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