Aosta
Bolzano
Campobasso
L'Aquila
Trento
Torino
Potenza
Mi sembra un po' troppo in alto, almeno a "occhio": e' si' leggermente rialzata rispetto al fondovalle, ma non credo piu' di una trentina di m !
No, la Val Venina non disturba anche perche', rispetto allo sbocco della valle (che e' molto stretto e "punta" verso W alla fine), la stazione e' leggermente piu' a E !
Riguardo il resto tieni presente che quella valle, in "testa", di divide in altre due vallate con entrambe due belle dighe, ovvero quella di Scais e quella di Venina !
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
All'epoca, come dicevo, la scolarizzazione era molto bassa...il monitoraggio fatto, come per esempio riportato in questo link, era il max che all'epoca si poteva fare, ma l'OMM e gli stessi strumenti ovviamente nn poteva essere quello odierno! Che oggi certi enti nn facciano il proprio dovere,è cosa palese, e se ci fosse magari la stessa "serietà dell'epoca" staremmo messi meglio...ma è indubbio che i dati del colleggio romano o dell'osservatorio di brera(per esempio per parlare della ns "storia meteo") pur scrupolosi e puntuali(molto più affidabili dei dati dei centri dell'epoca "meno titolati"), a mio avviso vanno cmq presi in modo indicativo nn come dictat, appunto per le numerosi problematiche che all'epoca si potevano avere!
Discorso diverso le testimonianze storiche scritte lasciate dai vari storici, su alluvioni, o danni gravi o meno gravi causati dalla Natura!
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
Perchè chiunque abbia vissuto o viva un po' la meteo, nn solo dal Pc o virtualmente, ma sul campo anche prima dall'avvento del web, sa quante variabili si incontrano e quanto sia difficile fare dei rilevamenti affidabili di un dato posto nell'arco dei 365gg per svariati anni...considerando il contesto storico di quegli anni, specie delle zone più "povere", degli strumenti di allora(abbiamo grossi problemi oggi con i moderni "aggeggi, figuriamoci prima), ma soprattutto considerando quei valori troppo prossimi agli odierni in un periodo climatico con stagioni ben più severe e senza isole di calore, ripeto, dati da prendere con le unghie nn con le pinze, indicative appena di quello che potevano essere gli inverni o le stagioni di una volta...
Discorso diverso, come dicevo, i documenti vari del genio civile dell'epoca, o di storici dove riportano i danni delle avversità atmosferiche in un dato territorio in specifiche stagioni, con eventuali vittime per esempio!
Bisogna calarsi e capire, oltre che approfondire, un dato specifico specie se "così datato"...
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
Ok, tutto in parte forse condivisibile (bisognerebbe fare dei distinguo, perche' alcune rilevazioni anche allora, da come ho trovato scritte, venivano comunque fatte "ad arte", almeno con i mezzi persenti ovviamente) ma ripeto: perche' almeno 1° in meno e non, paradossalmente, in piu' !
Cioe', l'eventuale "povera strumentazione" potrebbe anche aver prodotto dati sottostimanti (ad esempio sensore posti forse troppo in basso o al "riparo" da ombre di edifici e/o altre cose !), e non puo' essere nemmeno considerata l'eventuale "poca schermatura" degli stessi come un indizio di una eventuale sovrastima, in quanto questa potrebbe si' aver sovrastimato le massime ma, di contro, sottostimanto le minime causa maggiore dispersione della schermatura stessa !
Cosi' anche le "avversita' meteorologiche" sono un indizio ma non certo una prova, in quanto allora il territorio non era certo cosi' diciamo "regolamentato" come ora (pensiamo agli argini sui fiumi/torrenti, ad esempio: anche qui a Sondrio si sono avute in passato alluvioni da parte del torrente Mallero che oggi, con gli attuali argini, non sarebbero possibili ! Questo, appunto, non prova che in passato pioveva di piu' ma, ovviamente, che era la citta' ad essere meno "protetta" dal torrente stesso !)
Insomma, con i "se" e con i "ma", seppur conditi da "supposizioni anche importanti" non si va da nessuna parte: dati e prove oggettive, altrimenti quel discorso di "togliere almeno 1° da quelle medie" con quelle motivazioni alcune forse un po' troppo "empiriche" (passami il termine) ha la stessa valenza di dire "togliere o aggiungere due, tre o forse piu' gradi !", ovvero nulla !
Parere personale, intendiamoci, pero' la meteorologia non si fa con i "pareri" (come il tuo, lecito ma non dimostrabile !), ergo occorre al piu' attenersi ai dati ed eventualmente "correggerli" con pero' una base ben scientifica a supporto !
A mio avviso l'unica cosa che si potrebbe fare in quella direzione è piazzare un datalogger nel punto monitorato in passato in uno schermo che riproduce fedelmente quello usato in passato. E fin qui, passi. Ma c'è un problema extra: che praticamente tutte le città di cui parliamo sono variate: dal +70% al +300 e passa % di quello che erano a inizio Novecento. Quindi anche monitorare un sito passato per confrontarlo con un sito attuale è pieno di trabocchetti.
Da un lato sono d'accordo con l'idea che le strumentazioni e le ubicazioni di una volta fossero più inclini a sovrastimare che non a sottostimare le medie semiurbane-rurali rispetto a quelle di oggi. Ma dall'altro sono anche d'accordo con l'idea che se partiamo da un presupposto di "imprecisione", senza ulteriori specificazioni, dovremmo ritenere incondizionatamente simmetrica questa imprecisione: cioè con uguale probabilità sottostima o sovrastima. Boh. Non so cosa dire. Certi fenomeni come Aosta-Pollein a mio avviso suggeriscono che il tipico assunto "amatoriale" che una stazione di cacca necessariamente sovrastimerà è sbagliato. Pollein è un macroscopico caso (contemporaneo) di stazione di cacca che sottostima malamente. E, ancora più incredibilmente, nessuno fa niente, questi o non se ne sono ancora accorti o se ne sbattono del tutto. Pazzesco. Semplicemente pazzesco.
Sempre per restare sul contemporaneo, potrei mostrarvi un difettuccio nella rilevazione delle temperature minime che hanno esibito diverse agrometeo trentine negli anni passati. Insomma non è proprio né vero né assoluto che le meteopattumiere buttate giù alla vacca sovrastimano e basta. Ci sono anche bei casi di sottostima. Per cui ci andrei piano (anche se ho io stesso una preferenza per l'idea che i vecchi carretti idro e AM abbiano mediamente medie più alte di corrispondenti stazioni a regola d'arte in aree semiurbane-rurali). Mi limiterei a considerare poco attendibili i valori rilevati da certe meteobaracche di una volta, perché spesso e volentieri erano istallate in modi assurdi in posti assurdi.
Ultima modifica di Borat; 19/08/2011 alle 18:05
Un giro di massime di oggi delle città più fredde.
Belluno-Cirvoi (520) 29,8
Belluno-Castion (425) 30,0
Campobasso AM (807) 30,0 (synop 12Z, max valore istantaneo riportato oggi)
Belluno-aeroporto (376) 30,9 (massima istantanea oraria)
Belluno/Limana (340) 32,1
Sondrio Zione (290) 32,1
Trento-Gardolo (200) 32,8
L'Aquila-Preturo (674) 32,9
Aosta/Gressan (685) 33,2
L'Aquila-Cansatessa (640) 33,5
L'Aquila-Pile (620) 33,6
L'Aquila-Civita di Bagno (637) 33,7
Avezzano est (700) 33,9
Bolzano AM (241) 34,0 (synop 12Z, max valore istantaneo riportato oggi)
L'Aquila-Monticchio (582) 34.0
Aosta/Saint-Christophe (544) 35,7 (max media oraria)
Potenza-Dragonara N.D.
Per oggi la medaglia d'oro al fosforo bianco sembra spettare ad Aosta, con la bella massima di 35,7°C (media oraria), seguita da Bolzano-AM (su cui c'è qualche dubbio) e il gruppo delle abruzzesi - che però si rifanno ben bene nelle minime.
Ultima modifica di Borat; 19/08/2011 alle 19:53
Interessante. Si vede chiaramente un effetto della latitudine, con le stazioni settentrionali che si adagiano su una loro retta di variazione della massima con l'altitudine, e quelle centro-meridionali su un'altra retta parallela alla prima ma più alta. Questa maggior altezza è l'effetto della latitudine.
Caso a parte Aosta, che è una stazione settentrionale ma si piazza anche più alta della retta delle centro-meridionali. Avrà sfavoniato un po', suppongo.
Ultima modifica di Borat; 19/08/2011 alle 19:56
Allora accettiamo questa(che cmq condivido), forse andrà bene anche a Fabio...
Dimentichiamo, mi sembra, la totale diversità del clima dell'epoca rispetto all'odierno..tutte le stagioni avevano altro andamento e gli effetti termopluviometrici su ciò che erano le mdie annue sia termiche che pluvio, si univano alla assenza di antropizzazione(come l'attuale) in ogni sua forma, dalle grosse abitazioni "infuocate" all'asfalto e cemento, ai vari disboscamenti, alla circolaizone dei vari mezzi di trasporto ecc...Insomma, nn serve chissà quale prova emipirica, per farsi due conti con ciò che ci dice semplicemente anche solo la Storia...Se si divide in scompartimenti,come alcuni ahimè fanno, una valutazione(come questa per esempio), la Geografia, la Storia in un dato periodo di una macroarea, e poi il clima, è difficile che si "fotografi" il più fedelmente possibile ciò che prima poteva accadere!
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
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