Mi ha sempre appassionato studiare per via empirica l'enorme variabilità termica che si può avvertire durannte una nottata serena e con vento calmo.
Dopo un bel pò di tempo sono giunto a queste conclusioni
Per avere una buona minima sono fondamentali alcuni fattori
1(ovvia) Essere lonatani da isole di calore
2 orografia della zona tale da rendere la zona poco ventilata
3 posizione depressa, o valle
4 tipo di terreno( il terreno argilloso o vulcanico perde molto più veleocemente calore della terra rossa ad esempio)
5 carsicità del sottosuolo
6 distanza dal mare ,(continentalità)
Ora vorrei porvi una domanda,
siccome studio il microclima di una zona con molte delle caratteristiche sopracitate.
La temperatura in tale zona crolla al tramonto
ad esempio ieri(sensore schermato)
ore 15:16 +28.1
ore 20:30 +21.6
ore 20:45 +19.9
ore 22:00 +16.7
ore 00:00 +15.3
ore 5:11 +13.3
Come potete vedere la temperatura crolla molto velocemente subito dopo il tramonto poi rallenta.
La differenza ad esempio con la base AM di galatina pòo attestarsi sui 4 gradi alle 21:30 solo poco più di un grado all'alba
es oggi minima +14.6(+1.3)
questo fenomeno si verifica in ogni stagione.
Da cosa può dipendere secondo voi?
La zona che studio essendo oltretutto attraversata da un canale è più umida e il raggiungimento del dew point avviene prima bloccando il calo?
Inoltre vorrei chiedere se irraggia meglio un terreno umido(dopo abbondanti piogge ad esempio) o secco
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bello studio. Io credo che un terreno secco perda calore meglio. Un terreno umido fa si che l'acqua cede lentamente calore, non solo, raffreddandosi l'aria, contribuisce a umidificarla, e questo credo freni la dispersione di calore.
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
io rinnovo la domanda, chiedendo una collinetta posta su una valle ad una altezza di circa 20-30 mt maggiore della pianura, durante notti di inversione che differenze può avere rispetto al piano?
secondo le mie rilevazioni da 0.5 a 1.5/2°C in più...è possibile?
Il fenomeno del raffreddamento dell'aria per irraggiamento non può mica andare all'infinito! E' ovvio che la sua velocità ha un valore massimo per poi tendere all'appiattimento nel tentativo di raggiungere un equilibrio con tutte le componenti in gioco.
Più l'aria si raffredda a contatto del suolo e maggiore è il flusso di calore proveniente dagli strati superiori a causa dell'aumentato gap termico. Inoltre, come già citato, una volta arrivati al punto di rugiada è necessario sottrarre calore latente di condensazione al vapore acqueo per generare acqua liquida. Ciò inevitabilmente rallenta il raffreddamento radiativo anche per l'effetto schermo delle minute goccioline sospese nell'aria.
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