ke differenze ci sono come clima?? temperature? dove nevica di più e con più accumulo?prendiamo come es città come La Spezia e Imperia quali sono le differenze e dv nevica di pi§?![]()
Ti riporto un mio pezzo, in cui ho modificato qualcosa, che ho scritto a proposito delle nevicate nel gennaio del 2006. Qui è spiegata la dinamica della circolazione.
Le ultime due degne nevicate che hanno interessato la Liguria risalgono a due anni fa: la prima nevicata è stata diffusa su tutto il territorio è caduta il 28 dicembre 2005, la seconda il 26 gennaio 2006. Le due nevicate, però, sono state dovute a due configurazioni bariche diverse: la prima era legata ad una potente irruzione di aria artica marittima dalla Valle del Rodano, mentre la seconda ad uno scorrimento di aria più calda sopra la preesistente aria fredda giunta nei giorni precedenti. Per parlare della neve in Liguria, però, bisogna puntualizzare alcune note fondamentali, ribadendo il fatto che le due configurazioni sopra menzionate portano ad una circolazione che porta a sviluppi differenti tra la Riviera di Ponente e quella di Levante.
Partiamo dall’irruzione dalla Valle del Rodano. Quando una massa d’aria fredda irrompe sul Golfo del Leone si apre a ventaglio sui mari occidentali italiani e si presenta sotto forma di maestrale in Sardegna e di libeccio sulle coste liguri e dell’alta Toscana: si tratta del cosiddetto “libeccio freddo”. In tal caso si possono avere due scenari:
· Se le correnti a tutte le quote sono molto intense, il flusso freddo da SW interessa esclusivamente il Levante a Est di Genova fino alla Versilia, con netto richiamo umido dal mare che condensa poi in precipitazioni nevose fino sulla costa, in particolare sullo spezzino, mentre il genovese viene solitamente preso di striscio. Si tratta per lo più di rovesci, legati all’instabilità generata dall’impatto del blocco freddo artico sul mare più caldo. Il Ponente Ligure rimane invece riparato da tale tipo di circolazione e vede a mala pena passaggi nuvolosi ma senza precipitazioni degne di nota.
· Se invece le correnti sono più blande, la disposizione ad arco dell’Appennino ligure vince sulla velocità del flusso e invoglia le correnti ad assumere una circolazione ciclonica che attiva sempre il libeccio freddo a Levante, mentre su genovese e Ponente si instaurano venti settentrionali, in genere da nord-est. Questo ultimo caso rientra proprio nel quadro sinottico avuto il 28 dicembre 2005, con la neve che è arrivata a cadere persino su Sanremo, oltre che su Savona, La Spezia e Genova, anche se quest’ultima ha visto solo fiocchi coreografici.
Nel caso di nevicate da scorrimento, invece, la situazione cambia radicalmente. Questo tipo di nevicate necessitano ovviamente di una fase preparatoria caratterizzata da una irruzione di aria siberiana, con venti gelidi che entrano da Trieste e accumulano il freddo ad iniziare dal Piemonte, fino a costruire un cuscino di aria fredda che appare più spesso a ovest, laddove rimane chiuso tra i rilievi più elevati. Quando l’irruzione fredda finisce e una perturbazione atlantica si avvicina dal Mediterraneo occidentale, accompagnata da un calo di pressione sul Golfo Ligure, il gradiente barico che si instaura tra la costa ligure e la Pianura Padana risucchia proprio l’aria fredda accumulata nella Valle, determinando così un travaso del freddo fino su Genovese e Savonese. Il motivo per cui il travaso si limita a queste sole due province è da ricercare proprio nella morfologia del territorio e nell’irregolarità della struttura appenninica. Infatti, mentre Imperia e La Spezia hanno alle spalle rilievi ben compatti che in media raggiungono i 1200-1500 metri, Savona e Genova sono separate dalla conca padana da alcuni passi che raggiungono al massimo i 4-500 metri di quota (Passo dei Giovi e passo del Turchino). In pratica, il settore centrale dell’Appennino ligure, oltre a essere più basso di…statura, è anche molto più frastagliato e permette molto facilmente il travaso dell’aria fredda.
Nel caso di nevicate da scorrimento, quindi, solo Genova e Savona riescono a vedere la neve fino al livello del mare, mentre Imperia e La Spezia vedono subito la pioggia, perchè il cuscino freddo non regge per niente. E pensare che La Spezia, rispetto a Genova, registra in caso di notti serene temperature minime che sono sempre (e ribadisco sempre) di 2-4 gradi inferiori a quelle del capoluogo ligure. Ma quando entra lo scirocco, non c’e proprio nulla da fare, in quanto il cuscino, tra l’altro molto sottile, viene velocemente eroso. Questa situazione, ad esempio, si è avuta nel dicembre del 1996, quando su Genova e Savona è nevicato, mentre sulla costa della Spezia e di Imperia si è avuto prima gelicidio e poi pioggia. Ovviamente, man mano che lo scirocco assottiglia il cuscino freddo, la precipitazione nevosa sul genovese e savonese tende a trasformarsi in pioggia, ad iniziare dalla provincia di Savona. Da quanto ho potuto osservare in questi anni, il passaggio di consegue tra la tramontana scura e lo scirocco su Genova avviene circa 24-36 ore dopo l’ingresso dello scirocco sullo spezzino.
Per gli accumuli, la città in pole è ovviamente Genova, poi vengono Savona, La Spezia ed Imperia. I valori precisi, però, non li conosco. Da alcune statistiche che mi sono state date per la sola città di Genova dal sig. Sergio del Ponte, i giorni con neve nei cinque decenni passati è stata questa:
· decennio 1951-1960: 37 giorni nevosi
· decennio 1961-1970: 59 giorni nevosi
· decennio 1971-1980: 38 giorni nevosi
· decennio 1981-1990: 37 giorni nevosi
· decennio 1991-2000: 15 giorni nevosi
L’anno in cui, a Genova, si è verificato il maggior numero di giorni con neve è stato il famoso 1963, quando si sono avuti ben 14 giorni nevosi.
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