Allora, per prima cosa secondo me dovresti cambiare tono, perché qui non è dovuto nulla a nessuno..
Poi credo che domande simili alla tua siano state fatte un milione di volte, e le risposte sono sempre le stesse, per questo ti è stato chiesto di guardare l'altro topic![]()
L'argomento è già stato trattato troppe volte (e non ci torno su come ripromesso, poichè si disquisisce sul nulla), in ogni caso è sbagliato il punto di partenza (normalmente chi sproloquia di scie chimiche ha poca dimestichezza con la fisica e chimica della troposfera, e si vede, anzi si legge, lo dico in senso generale e non necessariamente riferito a questo thread). L'errore sta nel fatto che in media ed alta troposfera il ruolo dell'umidità relativa dell'aria nella formazione delle scie di condensazione è risibile, ed in base alla temperatura presente, ai valori di geopotenziale, presenza di deboli omega negative (ed altro) sono teoricamente possibili scie anche con Ur% del 5% ed anche meno, per cui la consultazione dei radiosondaggi lascia il tempo che trova, almeno se si punta solo al valore di Ur, che dice veramente poco. Se ad esempio sul piano isobarico di 300 hPa abbiamo una temperatura di -50°C (valore abbastanza comune) unita ad omega anche impercettibilmente negative sono possibili scie con Ur ambientale dello 0% (ci pensa lo scarico dell'aereo a fornire il pochissimo vapore che serve, ed in ogni caso occorrerebbero due pagine di elzevìro per spiegare bene tutto). Il valore igrometrico ambientale può semmai essere rappresentativo in sede di previsione della persistenza o della larghezza delle scie (massime tra il 60 e 70% di Ur correlata alla temperatura). Al contrario se la temperatura ambientale supera determinati valori limite in base alla quota le scie non si formano nemmeno col 100% teorico di umidità relativa. Occorrerebbe quindi analizzare caso per caso, con criterio (e perdita di tempo) e metodo, per scoprire che non c'è nulla di anomalo.
Buonanotte a tutto il forum
Pierluigi
MR
"“La democrazia, a differenza di altri sistemi reggitori, è quella situazione politica e social-politica, dove il popolo viene preso a calci dal popolo, su mandato del popolo; è la pratica certosina dell'autoinganno” C. Bene
La casistica può teoricamente essere sconfinata. Comunque una scia di condensazione che si formi nelle migliori condizioni ambientali possibili (in relazione alla quota) può persistere per molte ore ed espandersi notevolmente fino a confondersi con cirri e cirrostrati eventualmente già presenti. Qualche esempio facile facile: livello isobarico di 200 hPa (siamo a cavallo dei 9-10 km di quota) nel range di temperatura compreso tra -42°C e -52°C se l'Ur% è compresa tra il 60 ed il 65% si ha la massima persistenza (ore), specie se le omega sono neutre o meglio lievemente negative. Al livello isobarico di 500 hPa (siamo sui 5500 metri) il range termico per la massima persistenza è tra -34°C e -44°C con Ur% tra il 65 ed il 70% (meglio se anche qui vi sono omega leggermente negative), per tale motivo a quella quota si hanno scie prevalentemente invernali (d'estate alle latitudini medie non ci si arriva a quei valori termici). Teoricamente sarebbero possibili scie anche sul piano isobarico di 850 hPa (1500 m circa), solo che occorrerebbe un valore termico di almeno -28°C, i quali si raggiungono solo ai Poli (e qualche sperduta landa siberiana o canadese in pieno inverno). Ma è la temperatura ambientale il vincolo decisivo e non l'umidità relativa (anche se la correlazione è necessaria). In ogni caso la formazione di scie avviene anche in condizioni apparentemente difficili e senza che altre nubi si formino in cielo ed occorre veramente analizzare ogni singolo evento per rintracciare le componenti che ne hanno causato la formazione. Ultima cosa (può essere che non c'entri con il tenore del thread nel qual caso mi scuso); nessuno può a priori affermare che le scie chimiche non esistono e pure io mi astengo dal farlo, tuttavia il materiale fin qua prodotto, mostrato, reperito e portato all'analisi dai portabandiera del presunto fenomeno (in siti dedicati e quant'altro) non dimostra nulla, vale a dire che i fenomeni mostrati sono spiegabili fisicamente e si sono creati in condizioni ambientali favorevoli (spesso altamente favorevoli). Se poi altro ne arriverà più convincente od effettivamente non spiegabile fisicamente allora potremo prendere atto che qualcosa di strano c'è. Ma ad oggi nessuna sorpresa o punto interrogativo aleggia in questo senso. Le porcherie chimiche le spandiamo già a piene mani a terra (purtroppo), con una tale continuità e devozione che la carica dall'alto sarebbe praticamente inutile.
Buona domenica
Pierluigi
MR
"“La democrazia, a differenza di altri sistemi reggitori, è quella situazione politica e social-politica, dove il popolo viene preso a calci dal popolo, su mandato del popolo; è la pratica certosina dell'autoinganno” C. Bene
Grazie Pierluigi,
la tua risposta è utile per la mia ricerca.
Segnalibri