Brina = rugiada congelata?

[Carnby]

Premetto che non ci credevo neppure io, ma la maggior parte dei dizionari riporta la definizione di brina come "rugiada congleata". E non parlo solo dei vocabolari generalisti: anche testi tecnici un po' datati (inizio XX secolo) sono pressoché concordi (per esempio Chistoni).

Il meteorologo tedesco Hellmann sostenne, in un testo del 1916 (qui), che la rugiada congelata esiste (e si può notare perché le gocce di rugiada sono solidificate sotto forma di pallini di ghiaccio) ma che la brina che si forma con punto di rugiada inferiore a 0 °C si produce per sublimazione diretta del vapore acqueo in ghiaccio.

Questa definzione di brina (e gli equivalenti in altre lingue come hoar frost, Reif, gelée blanche) si trova ora un po' dappertutto, sia su testi tecnici che su dizionari generalisti.

Recentemente, però, un esperto di fisica su un altro forum mi ha fatto notare una cosa. Se prendiamo il diagramma di fase dell'acqua, notiamo che il passaggio diretto da vapore a ghiaccio è possibile solo con pressioni inferiori a 6,106 hPa, quindi ben inferiori a qualunque pressione atmosferica. In pratica la brina deve sempre formarsi con un seppur breve passaggio allo stato liquido.



Secondo questa definizione, brina e galaverna sarebbero quindi la stessa cosa, a parte la maggior consistenza della seconda dovuta alla presenza di nebbia sopraffusa.

[Cristian-Ostuni/Bologna]

Premetto che non ci credevo neppure io, ma la maggior parte dei dizionari riporta la definzione di brina come "rugiada congleata". E non parlo solo dei vocabolari generalisti: anche testi tecnici un po' datati (inizio XX secolo) sono pressoché concordi (per esempio Chistoni).

Il meterologo tedesco Hellmann sostenne, in un testo del 1916 (qui), che la rugiada congelata esiste (e si può notare perché le gocce di rugiada sono solidificate sotto forma di pallini di ghiaccio) ma che la brina che si forma con punto di rugiada inferiore a 0 °C si produce per sublimazione diretta del vapore acqueo in ghiaccio.

Questa definzione di brina (e gli equivalenti in altre lingue come hoar frost, Reif, gelée blanche) si trova ora un po' dappertutto, sia su testi tecnici che su dizionari generalisti.

Recentemente, però, un esperto di fisica su un altro forum mi ha fatto notare una cosa. Se prendiamo il diagramma di fase dell'acqua, notiamo che il passaggio diretto da vapore a ghiaccio è possibile solo con pressioni inferiori a 6,106 hPa, quindi ben inferiori a qualunque pressione atmosferica. In pratica la brina deve sempre formarsi con un seppur breve passaggio allo stato liquido.



Secondo questa definizione, brina e galaverna sarebbero quindi la stessa cosa, a parte la maggior consistenza della seconda dovuta alla presenza di nebbia sopraffusa.

eh eh, qui casca l'asino, quel diagramma è valido se non ricordo male per la sola acqua,cioè un elemento isolato dal resto dell'ambiente. quindi nella realtà può succedere anche a pressioni più elevate, grazie alla presenza di altre sostanze od oggetti...altrimenti non sarebbe possibile la formazione di fiocchi di neve per riming, e non sarebbe possibile l'evaporazione della neve col vento anche a temperature sotto lo zero, o ancora più evidente, non sarebbe possibile la formazione della brina nel congelatore

[Carnby]

eh eh, qui casca l'asino, quel diagramma è valido se non ricordo male per la sola acqua,cioè un elemento isolato dal resto dell'ambiente. quindi nella realtà può succedere anche a pressioni più elevate, grazie alla presenza di altre sostanze od oggetti...

Ti riferisci alla presenza dei nuclei di condensazione?

altrimenti non sarebbe possibile la formazione di fiocchi di neve per riming, e non sarebbe possibile l'evaporazione della neve col vento anche a temperature sotto lo zero,

Puoi spiegarmi brevemente questi due fenomeni? Il primo mi ricorda il processo descritto qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/Graupel

In tutta sincerità non ho mai capito se questo sia il processo che porta alla formazione della neve tonda (Reifgraupel) o della gragnola (Frostgraupel, anche se per qualcuno la gragnola è quella che gli inglesi chiamano ice pellets e i tedeschi Eiskörner).

o ancora più evidente, non sarebbe possibile la formazione della brina nel congelatore

Beh in questo caso, in teoria, potrebbe esserci il passaggio ad acqua sopraffusa e poi al ghiaccio vero e proprio.

[Cristian-Ostuni/Bologna]

Ti riferisci alla presenza dei nuclei di condensazione?

si, ma anche agli oggetti su terraferma che provocano la formazione della brina

Puoi spiegarmi brevemente questi due fenomeni? Il primo mi ricorda il processo descritto qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/Graupel

In tutta sincerità non ho mai capito se questo sia il processo che porta alla formazione della neve tonda (Reifgraupel) o della gragnola (Frostgraupel, anche se per qualcuno la gragnola è quella che gli inglesi chiamano ice pellets e i tedeschi Eiskörner).

oddio il primo l'ho studiato, e (spero senza dover rispulciare fisica delle nubi) mi pare descriva la formazione dei fiocchi di neve ramificati, quelli con struttura cristallina perfetta e piatta. il graupel si forma per collezione di goccioline sopraffuse, prende la forma conica dal fatto che esso in principio è un fiocco piatto che cadendo oscilla, e questa oscillazione rimane tale finchè non raggiunge una certa massa, dopodichè comincia a rotolare e forma la grandine che risulta ovale o tonda.

Beh in questo caso, in teoria, potrebbe esserci il passaggio ad acqua sopraffusa e poi al ghiaccio vero e proprio.

mmm, no, gli urti sulle pareti fanno molto prima, altrimenti le goccioline sopraffuse cadrebbero alla base del congelatore e la brina la troveresti solo li, invece se ci fai caso la brina si forma dove passa il gas di raffreddamento, che solitamente è nella parte alta del congelatore

[falcon!!!]

la rugiada congelata è questa!

[miki]

oddio il primo l'ho studiato, e (spero senza dover rispulciare fisica delle nubi) mi pare descriva la formazione dei fiocchi di neve ramificati, quelli con struttura cristallina perfetta e piatta. il graupel si forma per collezione di goccioline sopraffuse, prende la forma conica dal fatto che esso in principio è un fiocco piatto che cadendo oscilla, e questa oscillazione rimane tale finchè non raggiunge una certa massa, dopodichè comincia a rotolare e forma la grandine che risulta ovale o tonda.

Io il "riming" l'ho studiato come cattura aerodinamica di goccioline da parte di fiocchi o gragnole (da cui poi può formarsi la grandine)...

[Cristian-Ostuni/Bologna]

Io il "riming" l'ho studiato come cattura aerodinamica di goccioline da parte di fiocchi o gragnole (da cui poi può formarsi la grandine)...

allora ricordo male, non c'ho voglia di controllare

[miki]

allora ricordo male, non c'ho voglia di controllare

aspe va che controllo io sul libro di Prodi... Sfaticato!

[miki]

Confermo! Cattura aerodinamica di goccioline da parte di cristalli di ghiaccio o gragnola...

[Cristian-Ostuni/Bologna]

Confermo! Cattura aerodinamica di goccioline da parte di cristalli di ghiaccio o gragnola...

e allora già che ci sei controlla come si chiama la formazione dei cristalli di ghiaccio dei fiocchi di neve