di quali elementi ho bisogno per fare una previsione della nebbia a livello locale?esistono delle tabelle nelle quali inserendo determinati parametri mi danno un indice di previsione?
ciao a tutti da Mario![]()
....anche alta pressione.![]()
Sul libro "Meteorologia" di Giuliacci (persona squisita e simpatica, tra l'altro!), ed anche su "prevedere il tempo con internet", c'è proprio un capitoletto di previsione della nebbia e ti spiega tutto quello che c'è da sapere per prevederla...![]()
Stazione Meteo Mirandola-Modena (Ponte Alto)
No burian, no party!
Aspetto Weikoff e l'Orso da anni: il 2016 sarà quello giusto!
La nebbia si forma quando l' aria negli strati prossimi al suolo si raffredda, raggiunge la temperatura di rugiada e il vapore acqueo in eccesso condensa generando minuscole particelle di acqua.
Esistono le nebbie da evaporazione e le nebbie da raffreddamento.
Le prime si formano in seguito alla evaporazione delle superfici liquide di fiumi e laghi oppure quando la visibilita' si riduce dopo essersi verificata l' avvezione di correnti meridionali umide apportatrici di pioggia piu' o meno intensa.
Le nebbie da raffreddamento sono quelle che interessano maggiormente e sono quelle che condizionano la stagione autunnale, invernale e primaverile della maggior parte delle localita' che sono ubicate nella Pianura Padana.
Le nebbie da raffreddamento si distinguono in:
1) Nebbie da irraggiamento
2) Nebbie da avvezione
Le nebbie da irraggiamento sono quelle che si formano in seguito al raffreddamento del suolo al tramontare del sole.
Il terreno irraggia il calore assorbito durante il riscaldamento diurno negli strati d' aria sovrastanti senza andare ad interessare quelli superiori ai 300 metri di quota. Prima di tutto il cielo deve essere sereno, il vento deve essere debole e la nostra zona di interesse deve essere caratterizzata dalla presenza di un 'area anticiclonica permanente che non consenta il transito al suo interno di masse d' aria in scorrimento orizzontale in grado di aumentare l' intensita' del vento al di sopra dei 6 nodi.
Se il vento al suolo e' pari a 1-2 nodi si formeranno strati nebbiosi che interessano i primi 2 metri dal suolo ( sono quei strati nebbiosi che nascondono una persona fino all' altezza del busto ) e questo e' dovuto alla scarsa turbolenza dell' aria presente che non riesce a trasportare il vapore acqueo condensato fino a 100-200 metri di altitudine.
Quando invece il vento al suolo soffia tra i 2 e i 5 nodi allora lo strato nebbioso riesce ad interessare i primi 150- 200 metri di quota.
Un vento che spira ad una intensita' superiore ai 5 nodi provoca un discreto rimescolamento turbolento tra gli strati umidi e freddi adiacenti al suolo e quelli appena sovrastanti piu' caldi e secchi. Alla fine di tutto cio' lo strato rimescolato non e' abbastanza umido ne' troppo freddo da innescare il processo di condensazione del vapore acqueo.
E' chiaro che il forte raffreddamento degli strati prossimi al suolo genera subito al di sopra dei 300 metri di quota un esile strato di inversione termica ( 100-200 metri ) che funge da coperchio al di sotto del quale si accumula tutta l' aria raffreddata e condensata in nebbia. All' interno dello strato di inversione termica la temperatura aria ambiente e' piu' alta e a sciutta di quella sottostante. Il sottile strato di inversione termica verra' totalmente rimosso dalla radiazione solare diurna e il riscaldamento solare comincera' a fare evaporare le minuscole particelle di acqua allo stato liquido alla base del banco di nebbia dopo averlo penetrato dall' alto.
Se invece l' area anticiclonica insistera' per diversi giorni allora il riscaldamento per subsidenza creera' una seconda inversione termica in quota che andra' unendosi a quella creatasi durante la notte nel basso strato; ne consegue la formazione di un' unica inversione molto stabilizzante spessa 600-800 metri. Si sono create cosi' le condizioni ideali affiche' lo strato nebbioso insista per l' intera giornata senza mai dissolversi proprio perche' il riscaldamento solare non e' in grado di rimuovere uno strato cosi' consolidato.
Solo l' avvezione di un nucleo di aria in scorrimento orizzontale con intensita' superiore a 6 nodi potra' contribuire ad elevare la base dello strato nebbioso cosi' che al suolo la visibilita' tornera' ad essere discreta mentre il cielo risultera' coperto da stratus nebulosus di bassa quota.
Le nebbie da avvezione invece si formano quando aria caldo-umida in scorrimento orizzontale incontra superfici fredde oppure quando un nucleo di aria fredda scorrendo raggiunge un' area interessata da aria ricca di umidita'. Questo tipo di nebbia si puo' formare in qualsiasi momento della giornata e non dipende dall' abbassamento della temperatura aria ambiente ma la sua comparsa e' vincolata al tipo di massa d' aria che al momento e' in scorrimento lungo una superficie.
Ciao
voglio ringraziarti, e complimentarmi di come hai esposto in modo chiaro la formazione della nebbia.
ma voglio capire se ci sono delle tabelline di calcolo già preconfezionate tipo dewpoint o lifted index dove si possa stabilire a livello percentuale la formazione di questo fenomeno.il tutto mi interessa sia da appassionato della materia che a livello mio professionale visto che lavoro all'interno della laguna di Venezia zona altamente coinvolta dal fenomeno nebbia.
ciao da Mario![]()
Ti ringrazio per i complimenti e aggiungo questo messaggio perche' ti
sarei molto grato se tu riuscissi a recuperare queste tabelle utili a riconoscere in anticipo le situazioni favorevoli allo sviluppo delle nebbie e magari a trasmettermele o comunque a renderle pubbliche all' interno di questo forum.
Ciao da Luca![]()
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