
Originariamente Scritto da
Lorenzo Catania
Al suolo in generale vale una regola: più le isobare sono vicine più il vento tende a seguirle (in senso orario attorno agli anticicloni, antiorario attorno ai cicloni ... nell'Emisfero Nord! Nell'altro Emisfero vale il contrario).
Se le isobare sono distanti invece il vento tende ad "uscire" dagli anticicloni, ed "entrare" nei cicloni.
Questo accade perché le forze che agiscono indirizzando il vento sono 3:
- Forza di Coriolis, che tende a deviare il vento "verso destra" nel nostro Emisfero, "verso sinistra" nell'Emisfero sud.
- Forza di gradiente, ossia la forza generata dalla distribuzione della pressione. Pensala così: gli anticicloni sono delle collinette, le depressioni sono delle buche; se metti una pallina su un fianco di una collinetta e la lasci andare, dove va? .... Verso la buca. Più il pendìo è ripido (ossia più il gradiente di pressione è intenso, ossia più le isobare sono vicine) più la pallina andrà veloce (ossia più il vento sarà forte).
- Attrito, che tende a rallentare il flusso.
In alta quota l'attrito è praticamente inesistente, sia perché il suolo è lontano, sia perché l'aria è meno densa, e quindi oppone meno resistenza al moto; quindi in quota hai le altre 2 forze, che tendono a bilanciarsi. Il bilancio tra queste due forze è detto EQUILIBRIO GEOSTROFICO, ed il vento che ne risulta è detto VENTO GEOSTROFICO, e segue preciso preciso l'andamento delle isobare, perché c'è una forza che "tira" verso il centro della bassa pressione (la forza di gradiente) ed un'altra di pari intensità che "tira" dall'altra (perché tira verso "destra" rispetto alla direzione di movimento del flusso).
Vicino al suolo invece si aggiunge l'attrito; quindi il flusso è un po' più lento, di conseguenza la Forza di Coriolis (che dipende dalla velocità del flusso) è un po' più piccola, e quindi prevale la Forza di Gradiente, che pertanto tende a "tirare" un po' più efficacemente l'aria verso il centro della depressione, deviando di un pochino il vento dalla direzione delle isobare, verso la bassa pressione.
Ora, nel caso delle Alpi, quando vedi isobare disposte in quel modo non puoi fare una analisi dicendo che il vento viene da nord-est, ma nemmeno che c'è Foehn ..... a meno che tu non sappia già che con isobare disposte in quel modo soffia il Foehn!
Infatti pensa al fatto che i modelli vedono le montagne come dei parallelepipedi affiancati, sempre più grossi mano a mano che si va da un
LAM (come è Bolam) ad un modello globale (come è
GFS); quindi esistono delle difficoltà oggettive a tracciare le isobare sulle montagne, specialmente se sono così alte.
Nella realtà, a parte le irregolarità più fini, quelle isobare saranno più fitte e disposte più est-ovest. Tu mi dirai che allora il vento dovrebbe soffiare da E o al massimo da ENE. Sì, è vero, ma devi anche tenere conto del fatto che spesso quando si parla di foehn si parla di aria fredda, che viaggia a bassa quota, e che venendo a gran velocità da nord è quasi costretta a salire sul versante sopravvento (si parla infatti di salita "forzata"), per poi ruzzolare giù sul versante opposto (ecco il Foehn da nord). L'attrito qui è una forza estremamente significativa, e scombina un po' tutti gli equilibri, mandando a benedire tutto quello che ti ho spiegato sopra


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