Praticamente la precipitazione nevosa che cade in inverno alle nostre latitudini non e' mai neve nel vero senso della parola ma graupel o gragnola visto che la nube di bassa quota pone la sua base a quote dove la temperatura e' di qualche grado sotto zero e la sua sommita' occupa la media troposfera e invade l' inizio dell' alta dove le temperature sono comprese tra -20 e -30°C come risulta dai radiosondaggi ( nubi del genere nembostrato ).
La neve vera e propria cade a latitudini dove la base della nube presenta temperature a -40°C o valori inferiori e dove e' interamente formata da cristalli di ghiaccio!
Ma il graupel e la gragnola sono la stessa cosa oppure una e' precipitazione nevosa di piccole dimensioni( nevischio) e l' altro termine indica una precipitazione nevosa consistente e dal fiocco singolo di medie o grandi dimensioni?
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La meteorologia e' materia scientifica se rappresentata attraverso i modelli matematici;
e' arte quando i suoi fenomeni atmosferici sono catturati da una macchina fotografica.
Sotto la neve pane,
sotto la pioggia fame!
No no, fermo
L'acqua sopraffusa la trovi solo (e non sempre) nelle nubi cumuliformi, perché si tratta di uno stato metastabile permesso solo da convezione molto rapida di aria satura verso aree estremamente fredde come l'alta troposfera.
I nembostrati invece sono nubi che si formano per avvezione "orizzontale" (tra virgolette perché si tratta di scorrimento lungo superfici isentropiche, che non sono veramente orizzontali, ma leggermente oblique, specie in prossimità dei fronti) e quindi per scorrimento di aria calda ed umida su aria fredda preesistente; ed in quelle condizioni è facile che il vapore acqueo - se la temperatura è inferiore allo zero - si trasformi subito in cristallo di neve.
Sulla differenza tra graupel e gragnola c'è una enorme confusione; talvolta nella stessa definizione viene compresa anche la "neve tonda", che è - a mio parere - un'altra cosa ancora.
E' la stessa storia del Burian; se non c'è un modello concettuale che lo definisce possiamo scannarci per anni a suon di definizioni più o meno corrette, più o meno verosimili, ma non arriveremo mai ad una definizione univoca.
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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