swisstopo: La Svizzera nell?era glaciale
Molto bella la nuova carta delle Alpi svizzere al massimo dell'ultima glaciazione, che rinnova e aggiorna quella bellissima opera d'arte che era il vecchio e unico modello esistente per le Alpi (milioni di studenti delle scienze geofisiche ma anche del liceo l'hanno sicuramente consultata): la carta di Heinrich Jäckli datata 1962 (e riedita nel 1970).
Qui (purtroppo solo in francese e tedesco) un po' di documentazione.
Stasera sono andato a seguire la presentazione in italiano da parte di uno dei co-autori (per il sud delle Alpi) della carta nuova, il geologo Markus Felber.
La nuova carta è molto più dettagliata e sostanzialmente diversa dalla precedente nonché arricchita di notevoli contributi locali.
Interessanti alcuni aggiornamenti inseriti con cura (vedi ad es. qui per il cantone Ticino o qui per una parte del Giura meridionale) e che sono il frutto di ricerche e nuovi apporti risalenti agli ultimi 10-15 anni. Per es. il Giura (fino a poco tempo fa ritenuto libero da formazioni glaciali) ricoperto da ghiacciai propri, e il sud delle Alpi, caratterizzato da un clima diverso rispetto al nord (ci si potrebbe anche chiedere come mai non ci si abbia pensato prima...).
«Il modello precedente proponeva a sud estensioni ghiacciate in un certo senso specchiate rispetto al nord delle Alpi – ha spiegato Felber –. La carta di oggi rileva a sud lobi glaciali molto più frastagliati perché già ai tempi delle glaciazioni c’erano differenze climatiche più marcate tra nord e sud. Qui i ghiacciai venivano alimentati da forti precipitazioni nevose sulle alte cime, analogamente a quanto succede oggi nella Nuova Zelanda. Aspetto confermato da grossi accumuli glaciali nell’Engadina, nella regione del Reno Anteriore e nell’Alto Vallese». Tanto da far ad es. ipotizzare un cambiamento di nome per il ghiacciaio che scendeva dall'alto Vallese verso il Lemano: da "ghiacciaio del Rodano" (che in realtà doveva probabilmente estendersi verso nordovest e verso sud) a "ghiacciaio del Vallese" (vista la sua principale sorgente di alimentazione riscontrabile fra il Cervino e il Monte Rosa).
~~~ Always looking at the sky~~~
molto interessante...sai per caso se esiste qualcosa per le alpi italiane??
Grazie mille
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André
Lavoro molto interessante, grazie per la segnalazione
Un piccolissimo dettaglio: hanno dimenticato la cima del Monte Barro sopra Lecco.
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Grazie mille
le hai trovate qui vero??http://www.glaciers-climat.com/accueil.html ...ottimo sito davvero e grazie ancora nn mi ricordavo ci fossero
André
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