Il giorno 03.09.06 andiamo alla cima di Salimmo lungo la val Seria con prevalente esposizione NW e N, e decido di fare il mio primo tentativo di osservazione dei ghiacciai; tentativo giÃ* in parte mutilato in quanto un paio di quote devo darle per deduzione riferendomi alla carta al 50.000.
Intorno a 2500m trovo l'unica striscia di neve vecchia che esiste sul percorso, è di circa 2,50m x 9m, ma va detto che in numerosi punti, nel canalone sotto la bocchetta di Valbione, sotto ai massi accatastati si intravede l'esistenza di ghiaccio.
Intorno a 2650, sempre nel canalone, la presenza di ghiaccio è evidente in un paio di punti (vedi la foto seguente nella cui parte alta, sotto la parete, sono visibili due "scivoli" a forma quasi di goccia), mi avvicino al più grande per vedere bene se è una placca di roccia ghiacciata in seperficie o se è ghiaccio nero spesso, ma una scarica di sassi dall'alto mi fa capire che "per oggi non è giornata di visite:
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Giunto alla bocchetta di Valbione fotografo quanto si vede de La Calotta (purtroppo la foto dell'intero ghiacciaio che farò in vetta mi esce "bruciata":
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Raggiunta la vetta del Salimmo faccio la seguente foto che mostra il lago formato dallo scioglimento del ghiaccio della vedretta di Pisgana, sopra il quale c'è un "lenzuolo di ghiaccio" sospeso alla parete esposta a N (destra idrografica della val Narcanello), in secondo piano è visibile il passo del lago di Pisgana ed una striscia di quello che noi chiamiamo il Pisganino (non so se è il suo vero nome):
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La seguente foto scattata sempre dal Salimmo è sulla parte alta della Vedretta di Pisgana a partire dai corni di Bedole ecc.:
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qui è fotografata la parte del Pisgana che si spegne nel laghetto:
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sempre dalla vetta del Salimmo scatto una foto alla parte alta del ghiacciaio de La Calotta (come giÃ* detto l'altra non l'ho esposta bene):
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Questo è quanto ho registrato. La salita è stata bella anche se con cielo piuttosto coperto. Ho visto un'aquila che immobile è scivolata nell'aria da sopra la bocchetta di Valbione verso i laghi d'Avio.
Ciao, Aldo45
Ciao Aldo,
sono Andrea Toffaletti del Servizio Glaciologico Lombardo. Ho visto con interesse le foto della tua escursione al Salimmo...ti volevo chiedere se potevi inviarmele via mail all'indirizzo andrea.toffaletti@meteonetwork.it
Ci verrebbero utili per la campagna glaciologica!Se decidi di inviarmele, mandamele in formato originale (massima risoluzione) ed indicami nome e cognome che provvedo a referenziarle!
Ti ringrazio!
molto, molto interessante.
E' interessante anche l'esistenza di ghiaccio residuo alla Bocchetta di Valbione...
E curiosa è la sopravvivenza della lista di ghiaccio del Pisgana centrale mentre tutto il resto è in sfacelo..
Per caso non hai guardato nel circo sospeso sotto la Salimmo, ad est della Bocchetta ?? Lì c'era un bel ghiacciaietto di cui rimane la morena frontale. Si era anche riformato durante la neoglaciazione degli anni Sessanta/Settanta
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No, non ho guardato. Oltre a quanto descritto non ho notato altro anche perchè essendo la prima volta che vi salivo non avevo riferimenti particolari, mi spiace.Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo
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Il ghiacciaio del Pisgana Centrale è estinto. Nella foto si vede un lembo del Pisgana W ormai autonomo e dietro si intravede il Pisgana Est.Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo
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Paolo Pagliardi
Oss.meteo di Iseo (attivo dal 1989)
Siti glaciogeni della Placca di Salimmo e Valbione...Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo
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Ciao Paoloooooo!!!!Originariamente Scritto da paglia
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Davide V
Toh, guarda chi rispunta....il Paglia NazionaleOriginariamente Scritto da paglia
Grazie della correzione
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Il 9 Settembre ho risalito dal lago proglaciale tutto il Pisgana sino al Passo Venerocolo, rendendomi così conto direttamente dello stato del ghiacciaio.
Il confronto areale con le immagini degli anni precedenti mostra una riduzione consistente, ma ancor più è lo spessore che si è drasticamente ridotto, una porzione vasta del ghiacciaio proprio al di sopra della grande barra rocciosa che si protende centralmente da Ovest ad Est mostra uno spessore di circa un metro......non ci vorrÃ* molto perchè sparisca.
Il lobo orientale, ancorchè ormai nettamente separato dal resto del ghiacciaio, mostra minori segni di sofferenza in quanto al mattino riceve i raggi del sole in modo obliquo ed al pomeriggio la classica evoluzione diurna, con le nuvole che si sviluppano verso mezzogiorno, riesce in parte a proteggerlo.
Al passo Venerocolo si va anche estendendo il laghetto come da foto allegata.
Fabri
Da questa bella inquadratura de La Calotta sembrerebbe a breve termine possibile una separazione della calotta sommitale con il ghiacciaio che scende a valle...![]()
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