
Originariamente Scritto da
cristiano
Enrico, personalmente penso (mi aspetto anche smentite!) che il glacionevato del Franchette sopravviva grazie (come dici tu) al suo tipo di almentazione mentre il Calderone è in costante declino non perché siano diminuite le precipitazioni, anzi, a mio parere abbiamo avuto 4 anni consecutivi sopra la norma con quasi nessun riscorntro (se non minimo) su placche nevose residue a fine ablazione, ma perché la notevole quantità di neve che si deposità non subisce metamorfosi se non solo tarda primavera quando, la sua bassa densità è facile preda delle prime vere e proprie vampate africane. Secondo fattore sono le temperature estive che sono in continua crescita annullando di fatto ogni incremento nevoso annuale. Se in un'iverno abbiamo il 30% di neve in piu' che si traduce in circa 2/3mt di spessore medio in piu' a metà aprile alla quota del Calderone, basta (a mio avviso) che la stagione estiva inizi o finisca 15 giorni prima o dopo per azzerare l'effetto di un'interno inverno; mentre per il nevaio del franchetti "bastano" 5-6 slavine primaverili unite ad un accumule da vento che la "nicchia" si riempa piu' o meno uguale ogni anno, a meno di annate particolarmente secche o di estati particolamente calde.
Caio

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