se non sbaglio i ghiacciai si comportano al 70 per cento come solido, il resto come fluido...
un po' come lo stato superficiale del mantello terrestre..
E' per la rottura dei legami idrogeno, vero?questo strato si scioglie favorendo lo scivolamento verso![]()
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non si può pensare al movimento del ghiacciaio come a quello di un fluido viscoso?
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Un fluido di tipo Bingham è caratterizzato da una coesione interna che fa sì che esso non si deformi istantaneamente all'applicazione di una forza (o meglio sforzo di taglio) esterna. Mi spiego meglio: applicando uno sforzo di taglio a questo fluido, partendo da un valore nullo e incrementando, il fluido non si deforma fino a quando non viene raggiunto un valore critico dello sforzo di taglio, detta soglia di snervamento. Da questo valore in poi, la deformazione aumenta linearmente con lo sforzo di taglio. In questo senzo un fluido viscoso tipo Bingham si differenzia nettamente da un fluido newtoniano (ad es. l'acqua o ancor meglio il gas) che si deforma non appena lo sforzo di taglio agisce, anche minimo.
Poi ci sono tantissimi altri modelli reologici meno ideali, ma per cominciare questi bastano e avanzano per schiarirsi le idee...
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OK! d'accordo
flusso non Newtoniano o tipo Bingham
però..![]()
il ghiacciaio non è un fluido..
perchè i fluidi non trasmettono sforzi di taglio..
invece sappiamo che il movimento stesso o perlomeno la componente dovuta alla deformazione interna della massa
è innescato dagli sforzi di taglio stessi ( a loro volta innescati dal fatto che il letto su cui si accumula il ghiaccio è in pendenza) ,
senza loro il ghiacciaio starebbe bello fermo
(trascurando lo scorrimento basale naturalmente)
quindi se me lo concedete vieterei la parola fluido
e parlerei di solido che se supera uno stato "limite" innesca un flusso viscoso.
d'accordo?
a proposito non mi è chiara la storia dei legami idrogeno..qualcuno me la chiarisce??
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(bella sta discussione!)![]()
Io direi di tagliare la testa al toro dicendo che un fluido è una sostanza che può deformarsi per rottura dei legami intermolecolari aldilà della quantità di energia posta in gioco mentre in un solido vero (ordine cristallino) devono rompersi legami INTRA molecolari.
Il vetro ad esempio è un liquido viscoso sottoraffreddato. Col tempo inffatti esso si deforma sotto il suo stesso peso. Non ha affatto struttura cristallina. Quindi in pratica la maggior parte dele sotanze può comportarsi come un fluido anche se apparentemente non lo notiamo.
Nell'acqua è appunto il legame idrogeno che deve essere vinto. Una volta andata sottozero essa assume una struttura ordinata di tipo cristallino ma i legami sono appunto INTERmolecolari.
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