Qust'anno sarà dura sia per il ghiacciaio e sia per i nevai e della Maiella e del Gran Sasso
Intanto tra domenica e martedi sono attesi 40-60 cm di neve fresca a campo imperatore (2.100mt), speriamo sia una buona passata per il calderone. Sono cmq convinto che molto dipenderà, come sempre, dall'estate. certo l'innevamento del 2009 era altra cosa....
E' provato che per l'esistenza del calderone è vitale un buon innevamento invernale e primaverile e non l'andamento delle T. estive.
Certo se la stagione di ablazione è fresca è meglio, ma ripeto un grande innevamento aiuta molto di più.
La climatologia appenninica è diversa da quella alpina.
salutimeteo![]()
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Bhè, non sono molto d'accordo. Ho letto tante cose sul calderone e, considerata anche la non elevata altitudine del ghiacciaio, l'estate gioca un ruolo fondamentale. Con questo non voglio dire che l'innevamento sia irrilevante però se l'anno scorso è stato un anno positivo è anche perchè le due botte di caldo assurdo (maggio e metà-fine agosto), non sono durate per tutta l'estate. Ricordo bene come la caldazza di maggio porto via in dieci giorni un innevamento eccezionale! Solo un giugno fresco e un luglio finalmente in media hanno consentito poi il consolidarsi di una stagione eccezionalmente nevosa.
Poi se hai dati a disposizione diversi, mi fa molto piacere leggerli.
Ciao!
Giampiero
p.s. la passata appena fatta cmq è stata buona e forse provvidenziale visto l'andamento non eccezionale (ma non catastrofico)della stagione in atto
Ribadisco quanto detto nel mio intervento.
In appennino la stagione più piovosa è l'inverno, mentre nelle alpi è l'estate, se ne deduce che a parità di quota l'appennino ha maggiori quantità di neve.
Considera pure che il calderone beneficia anche della neve che scivola dagli spalti delle vette dei tre corni, di più, in appennino sopravvivono placche nevose da valanga a quote impensabili, dove le T estive sono quasi mediterranee.
Ovviamente non si nega il fatto che un'estate calda sottrae molto al ghiacciaio, però tra le due valenze l'innevamento per il gran sasso è preponderante.
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Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Dipende dalle quote e dai settori alpini considerati: le zone delle Alpi Marittime o quelle estreme orientali hanno comunque accumuli invernali forse pari se non superiori rispetto a taluni settori appenninici !
Comunque con le deduzioni non si va da nessuna parte in questo caso: servono solo i dati, precisi e puntuali ricordando altresi' che, sempre lungo le Alpi, x l'accumulo nevoso complessivo occorre considerare anche gran parte dell'autunno e primavera, stagioni queste che, forse, in Appennino non riescono comunque a dare, x cosi' dire, cosi' neve come lungo le Alpi, appunto !
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direi che bisogna andare sempre per settori...nel senso che sia sulle alpi che sugli appennini, nn esistono zone ugualmente particolarmente nevose...ce ne sono alcune scarsamente nevose ovunque, ed altre paurosamente colpite da precipitazioni solide, anche in primavera e in autunno da nord a sud...sappiamo bene, in linea di massima, quali sono i comparti più "produttivi alpini e appenninici....![]()
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
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