Citazione Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo Visualizza Messaggio
Il Calderone può prendere neve direttamente solamente con venti dai quadranti +/- occidentali (SW/NNO). La presenza dell'anticima che interrompe il flusso (un po' come le Alpi con noi), devia le correnti, facendole entrare dalle due "porte" laterali, ovvero la sella degli Invalidi e la morena. A questo ci si arriva osservando la distribuzione degli accumuli su questo non ci sono dubbi. Per quanto riguarda la prevalenza degli accumuli, anche qui non ci sono dubbi perché le foto storiche ci aiutano a capire che gran parte dell'alimentazione avveniva per cattura della neve; il distacco dalle pareti era la firma indelebile di tale forma di accumulo. L'alimentazione valanghiva non è mai esistita sul Calderone, a meno che non vogliamo considerare valanghe le piccole scariche che avvenivano nei canali dell'Orientale e della Centrale, ma stiamo parlando di apporti ridicoli, soprattutto quando il ghiacciaio era in gran forma. Detto ciò, analizziamo la componente di NE (grecale) che tanto eccita le fantasie dei montanari e dei meteofili. La disposizione del Calderone è normale rispetto alle correnti occidentali (SW/NNO) ma è perfettamente allineata con le correnti di grecale. Questo fa sì che gran parte della neve da grecale non rimanga adesa al suolo ma venga sollevata strappata via dal vento, sempre molto impetuoso e proiettata verso la conca degli Invalidi o comunque al di fuori del circo. Questo è vero per il circo superiore, quello che dovrebbe essere di alimentazione, ma lo è molto meno per quello inferiore, dove la protezione dell'Orientale permette alla neve di accumularsi in gran copia, anche protetta dall'incombente morena. E questo è facilmente misurabile in quelle annate dove si hanno ingenti accumuli nevosi nella parte bassa e molto meno in quella alta. Invero, dopo la scomparsa del ghiacciaio gli accumuli sono diventati molto più irregolari, ma questo è una normale conseguenza del fatto che ormai i circhi dell'ex Calderone non si trovano più in area glaciale ma periglaciale



caldi.jpg

andamento delle correnti per grosse linee.
L'area tratteggiata è la parte che si trova sottovento
E' ovvio che con il NW (ormai raro) le correnti potrebbero entrare ache direttamente dalle Cornacchie, ovvero da N
Quindi in sostanza volendo riassumere:
SW, accumulo nella parte superiore.
NO, accumulo sulla dx orografica sotto vetta occidentale e centrale.
NE, accumulo ad Assergi.

Per quanto riguarda la scomparsa del NO, in effetti forse può trovare riscontro anche con la mutata nevosita della valle aquilana negli ultimi decenni, dove in effetti sembrerebbe essere diminuita maggiormente proprio nei settori nord al confine col lazio esposti al maestrale, come Montereale, mentre sono rimaste soggette a intensi episodi nevosi quelle aree prettamente esposte al grecale, come Assergi.
Dovremmo riguardarci le sinottiche storiche.

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