Non c'è più ghiacciaio da salvare ma un piccolo tesoro nero di 26 metri sepolto ....... si fa in tempo a sciogliere del tutto anche questa piccola memoria fossile del tempo che fu.
Unica speranza è che lo strato di ghiaia di un metro di spessore isoli del tutto questi 26 metri terribilmente affascinanti. Mi basta il pensiero che essi siano lì......a sfidare le leggi della natura. W i rilievi col radar!
Non capisco perchè dici W i rilievi con il radar.
A parte che si sarebbe da fare un discorso dietro sul fatto che lo scioglimento degl ghiaccio sepolto sia lento. Già nel 1990 il calderone era completament sposglio di neve vecchia sia annuale che pliruannuale e la ghiaia era assolutamente 10m più gonfia di ora...ma almeno 10 se non 15. E comunque parliamo di roba invisibile. Il monitoraggio che si fa ormai da 10anni serve solo a comprendere come è riuscito a sopravviviere fino a 20 anni fa il ghiacciaio e quali sono i possibili indizi di rinascita, di possibile rinascita che magari nel triennio 2013-2015 era fattibile...ma è chiaro il fatto che basta un anno negativo (2016) per eliminare ogni speranza. Ma questa cosa la capiamo solo vivendo e monitorando
Con il radar, se hai seguito i post precedenti, sono stati "certificati" considerevoli spessori di ghiaccio (fino a due decine di metri di spessore) al di sotto di un metro di ghiaia (quella che vediamo ricoprire oggi il Calderone.
La mia considerazione è che, seppur tale strato sia funzionalmente isolato e indipendente da ciò che accade sopra la ghiaia in termini di accumulo o deplezione , la tragedia è che anche questo ghiaccio fossile, chiamiamolo così, che normalmente rappresenta lo stadio finale di un ghiacciaio agonizzante, in stagioni come quella attuale, può sciogliersi di vari metri.
Quindi, non c'è limite al peggio in questa ed in tutte le altre estati roventi annoverate.
Tutto qui.
Cristiano, che lo spessore massimo sia dell'ordine di grandezza dei 25-26 m (ma il medio si aggira sui 10 e lo vedremo molto meglio elaborando il 3d dell'anno scorso) ci sono pochi dubbi: il mese prima lo tarammo sul nevaio fondo della salsa, i cui spessori di bordo si vedevano direttamente, ed i valori corrispondevano perfettamente, con approssimazione inferiore al 5-10%. Inoltre il ghiaccio ma anche le rocce calcaree sono proprio i mezzi su cui il segnale radar viaggia meglio, tanto che le prime applicazioni del radar terrestre furono messe a punto proprio sui ghiacciai. Mettici poi che il segnale del fondo ghiacciaio era sorprendentemente chiaro, cosi come l'uniformitá palese della massa immediatamente superiore, impossibile da spiegare con un riempimento detritico, troppo uniforme per esserlo.
Unico dubbio potrebbe sorgere su un eventuale errore di sottostima degli spessori del 92, ma ugualmente escludo che una eventuale sottostima abbia potuto superare il 10%, ovvero i 3 m. Anche in tal caso la conservatività sarebbe sorprendente, ma comunque spiegabile col fatto che fino a metà luglio degli anni normali il ghiaccio fossile difficilmente si scioglie, mentre dopo la ghiaia offre scudo con le ore di luce diretta in rapido calo.
Sarebbe comunque necessario un carotaggio diretto nella parte piu spessa, il che si configura come operazione particolarmente costosa, e fattibile solo con generosi finanziamenti di enti pubblici e/o privati. Spingeremo ovviamente in quella direzione ma purtroppo resto pessimista sull'esito di un simile tentativo!
Ultima modifica di zerotermico; 23/07/2017 alle 01:11
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