Hai ragione, quoto.
Anch'io, a dispetto dal luogo in cui vivo, osservo nel periodo invernale la neve da bassa quota, quella dell'Etna, e noto il mutamento della relativa copertura nevosa nel corso delle settimane.
Ho notato che quando in inverno la ventilazione al suolo in quota è secca e fredda e da settentrione lo scioglimento è limitato, mentre quando spirano correnti sud-occidentali e affluisce un po' di aria mite nelle quote più alte allora lo scioglimento si accelera così velocemente da trasformare il ghiaccio in acqua in meno di 5 giorni, anche se l'accumulo è di 10 cm per esempio, e pure se il termometro non supera mai in quota 1-2°C.
Non credo affatto che la radiazione solare basti a scongelare uno strato di ghiaccio, anche perché per le temperature restano vicine al punto di congelamento e di notte vanno abbondantemente sotto zero, e il terreno in profondità resta gelato in quanto l'effetto albedo del ghiaccio riflette il 30-40% della luce solare.
L'unico responsabile è il fattore eolico.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
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