
Originariamente Scritto da
cristiano
Quest'anno sono passato sotto la canna di bambù al paretone tagliando la linea della frana. Proprio all'altezza dell'incrocio tra jannetta e cengia obbliqua vi si conserva in maniera estrememente nascosta un bel nevaio di dimensioni circa: 60m di lunghezza, 20 di larghezza. Forse anche qualcosina di più.
Quoto enrico al 100%. Per il Calderone non c'è nulla da fare. Anno nevoso o no, l'estate è troppo lunga ed è troppo calda per far sopravvivere un ghiacciao alle nostre latitudini. Discorso diverso per i nevai che risentono piu' dell'alimentazione (quasi per assurdo) che per l'ablazione. Sulla Majella presenti ancora diversi nevai, eppure l'inverno non è stato particolarmente nevoso, anzi....ma il vento e le valanghe possono fare miracoli in zone comunque piccole molto limitate come superficie (appunto la superficie di un nevaio), oltre il quale, come in una barriere, nulla di glaciale puo' sopravvivere. Anche in annate molto nevose, il nevaio apparirà più gonfio, ma difficilmente le sue dimensioni saranno raddoppiate e triplicate. Tutti i nevai di mia conoscenza sono regrediti ma nulla in confronto al Calderone dove serve, oramai, solo una nuova PEG. Nella conca del Calderone le uniche zone dove rimane del nevato sono così ridicole che nulla possono fare verso l'ablazione totale. L'anno era iniziato bene, ai primi di agosto il nevato era ancora consistente...poi il cammello si è insiedat in pianta stabile per quasi 45gg...
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