tse tse tse...
lui fotografa solo gande e gandoni...
deve imparare ancora...
Invece posto queste due, che mi sembrano interessanti...
premesso che il convegno era più un raduno-aggiornamento (periodico) tra Servizio Glaciologico Lombardo e SG Alto Adige...
tra le varie presentazioni (peraltro alcune molto coinvolgenti - vedi quella di Rastner dell'Eurac di Bolzano), ho potuto apprendere due cose molto interessanti:
1 - Usare neve artificiale ha un costo notevole per tutta la popolazione, non solo in termini di acqua, ma anche e soprattutto di energia. Alla faccia del Global Warming.
Liberamente tratto da: "Variazioni climatiche in ambito alpino-dolomitico", presentazione di A. Cagnati (Centro di Arabba)
2 - In Marmolada, quando il ghiacciaio era ad un altro livello (leggi Global Warming) avevano costruito una grotta-rifugio che ora si trova in piena parete!!!
Liberamente tratto da: "Variazioni climatiche in ambito alpino-dolomitico", presentazione di A. Cagnati (Centro di Arabba)
Si pensava ad una escursione con doppie dall'alto per andare a vedere...![]()
Alessandro Ceppi – Staff Meteonetwork
Dati e immagini in diretta da Seregno:
http://www.dropedia.it/stazioni/seregnocentro/index.htm
Dati in diretta da Valfurva:
http://www.dropedia.it/stazioni/valfurva/index.htm
Esperienza davvero positiva e costruttiva.
Ho finalmente conosciuto i miei "miti": il mitico Nibi, il "nibbio delle Orobie"; il Cola, "lo stambecco dell'Ortles"; il Franz...il "playboy del 6° grado"
Ma, soprattutto e direi finalmente, ho conosciuto personalmente Claudio Smiraglia, di cui mi rimarrà sempre impresso il suo bel lavoro sui ghiacciai del Kenya del 1979, che in un certo senso mi "aprì" la visuale sul glacialismo equatoriale
Cmq, tutti molto simpatici e disponibili, tranne il gestore del rifugio Corsi...
Ambiente naturale a dir poco spettacolare e direi esaltante l'escursione alla fronte dei ghiacciai, con alcune "scoperte" veramente interessanti. A dopo per ulteriori commenti ed altre immagini
Nella prima foto Claudio Smiraglia, poi il Nibi ed il Paglia in conferenza
Nell'ultima, superbo profilo del Franz all'alba in Val Martello...
altre immagini.
n.b. notare l'abbigliamento tipicamente celtico del Franz. nulla lascia intendere che sotto quel vestito ci sia un pantaloncino "da acchiappo"...![]()
Grandi![]()
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Che sfiga non aver potuto essere con voi!Purtroppo con la spalla/clavicola messa così male era dura...
Che belle foto comunque!!!![]()
Peccato che queste attivita vengono pubblicizzate nei media di carattere generale ed locali troppo poco (non avevo letto niente in proposito), ma almeno si possono godere le vostre foto- forse la prossima volta ...
In caso una pubblicazione (pero in tedesco) sul sviluppo glaciale nella Val Martell, con diverse stampe storiche:
attenzione 17MB:
http://www.freidok.uni-freiburg.de/v.../Dokument1.pdf
"chi dice in fuoco il mondo finirà
chi dice in ghiaccio"
[I]"Fire and Ice" Robert Lee Frost (1874-1963)[/I]
[URL="http://it.groups.yahoo.com/group/Quaternario/"][/URL]
Ecco una stampa:
"chi dice in fuoco il mondo finirà
chi dice in ghiaccio"
[I]"Fire and Ice" Robert Lee Frost (1874-1963)[/I]
[URL="http://it.groups.yahoo.com/group/Quaternario/"][/URL]
Famosa questa immagine, riportata anche nel lavoro di Desio. Si vedono le due lingue del Cevedale che raggiungono il fondovalle. La principale, sullo sfondo, si congiungeva con la Vedretta Lunga, mentre la secondaria, in primo piano, congiunta alla Forcola, scendeva a "zampa di leone" sul fondovalle. Tuttavia, le dimensioni massime, all'apice della PEG, erano maggiori di quanto rappresentato dalla fedelissima stampa, così come si evince dal rilievo della morena mediana
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Ultima modifica di Enrico_3bmeteo; 17/10/2007 alle 14:56
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