
Originariamente Scritto da
zione
Attenzione: l'autunno appena trascorso qui ma forse almeno x buona parte dell'arco alpino e zone adiacenti e' stato comunque ottimo in termini di accumuli, sia pluviometrici che nevosi (anche a basse quote).
Poi ogni zona ha forse avuto dei picchi piu' o meno importanti, ove in taluni casi si e' forse arrivato allo
storico, in special modo nell'ultima decade di novembre riguardo l'accumulo nevoso alle medie e basse quote !
Cosi', ad esempio, qui a Sondrio il fine novembre ha regalato in totale 29 cm. di accumulo eguagliando l'ultima decade di novembre 2005, ma qeust'anno gli accumuli in quota sono decisamente superiori a 3 anni fa (quando fu sempre e solo neve piuttosto....fredda e asciutta, forse cumulando appunto di piu' qui al piano che in quota !).
Pero', leggendo anche sul forum, forse in Trentino e parte del Veneto si sono raggiunti effettivamente accumuli storici x il periodo alle medie e basse quote appunto, cosi' come mi pare in alcune zone del piacentino.
Insomma, come sempre anche poche centinaia di km. di distanza possono dare differenze a volte anche abissali in termini di fenomenologia: ma questo e' risaputo, ormai.
Quotissimo !
Vero e aggiungo che al limite si puo' disquisire su un diverso x cosi' dire rapporto tra settori orobici e retici, almeno prendendo come riferimento sempre il dato di Sondrio: infatti, anche qui medie alla mano, forse i crinali orobici riescono a raggiungere anche un rapporto di 3/1 rispetto a qui, mentre quelli retici ed in special modo quelli piu' a N tale rapporto effettivamente di avvicina piu' a 2/1 se non meno (in alcuni apparati, in special modo dell'alta valle e in autunno/inverno, forse tale rapporto si avvicina piu' a...1/1 o poco piu' con Sondrio !

)
Certo, con dati alla mano tali ipotesi avrebbero maggiori conferme, ma la carta della distribuzione delle prp (quella dello studio Ceriani/Carelli, tanto x intenderci) danno gia' buone indicazioni/conferme in merito, appunto !

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