Pizzo del Salto (2665 m)
Dislivello in salita: oltre 1200 m
Tempo di percorrenza: 4 ore per la salita, 3 per la discesa (soste escluse)
Difficoltà: EE (F nel tratto sommitale, roccette di I/II)
Venerdì 2 ottobre dovrebbe essere stato (in teoria) il mio ultimo giorno di rilevamento geologico in Val Vedello. Là in fondo, a Sud, ci sta Lui. Bello, imponente, dominante. Una severa ed arditissima parete, metà arenitica, metà conglomeratica. Ci ho gironzolato intorno per tutta l’estate. Il momento della sua conquista era arrivato.
La giornata è ottima. Poco nuvoloso. Ma soprattutto, limpido. A Nord, verso le Retiche. A Sud, invece, nebbie e foschie scandiscono la vita dei bergamaschi.
Partiamo appena sotto la diga di Scais alle 9:06, da una quota di circa 1450 metri, dopo aver percorso in automobile l’interminabile serpentina che ci separa dalla piana di Agneda. Quest’anno, le piante stentano a indossare i caratteristici abiti autunnali. Ma i cupi contrasti delle vette assolate con le fredde ed ombrose valli sottostanti ci ricordano che l’estate, almeno qui, nella dura orobia, è lontana da un pezzo. Alla base delle miniere di Uranio, ci dovrebbe essere un sentierino, sulla sinistra idrografica. Ma non lo vediamo. Così, si procede a stento, e dall’altra parte (destra). Il camminamento è sghembo, per le pietraie a mezza costa che cascano dall’aggettante Pizzo Grò.
In una sorta di crescente stato di spleen baudelairiano, ci facciamo sempre più piccoli dinnanzi all’opprimente chiusura del Salto, impassibile e fiero sopra di noi. Guardo il cielo, e capisco che il sole non lo rivedremo ancora per un po’.
Lasciato alle spalle quel che resta del piccolo ghiacciaio ai piedi dell’omonima parete, ci infiliamo faticosamente per la sola via che ragionevolmente permette di raggiungere il passo (2410 m). Per i più temerari, l’ambiente offre anche delle valide alternative al suicidio.L’intaglio sembra assumere sembianze bibliche. Il fondo è scosceso. Ogni volta si ha la sensazione di fare un passo avanti e due indietro. Poi migliora. Quasi mi pare d’intravedere un’insospettabile traccia a zig-zag fra i detriti. Il paesaggio è surreale. La montagna vuole venirci addosso. Anche i semplici pensieri sembrano rimbalzare da un capo all’altro dell’incavo.
Raggiunta la sella (ore 12:30 ca.), ci accolgono sole ed un lieto venticello. Da quassù, il Salto ha tutto un altro aspetto. Se ne sta là, alla nostra destra. Gli andiamo incontro seguendone la cresta.
Superata una serie di dossi, punteggiati da curiose lame arenitiche, un più ampio cocuzzolo si affaccia sulla piramide terminale della nostra ascensione. Ormai è cosa fatta. Per complicare i giochi, decidiamo di salire dal canalone sotto l’omino di vetta, quindi pieghiamo a destra (I/II) verso una rassicurante trincea, pochi metri sotto la cima (2665 m, ore 14:21).
La cresta Est del Pizzo del Salto, e, sullo sfondo, il fratello Grò.
La Val Vedello e il Lago di Scais. A sinistra, il Monte Ceric (2536 m) culmina a SO nel Passo del Forcellino (2240 m). In lontananza, i principali colossi delle Alpi Retiche.
L’alta Valle d’Ambria (o di Zappello).
Foto di vetta…
Alle 15:00 decidiamo che è l’ora di sbaraccare. Ripercorrendo la medesima via di salita, raggiungiamo l’auto al tramonto (ore 18:40 ca.).
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[FONT=Arial][B]Matteo Gianatti
[/B][/FONT]Osservatorio di Montagna in Valtellina dal 17.12.2007
Belle ! O ma stare a petto nudo a quella altezza![]()
[FONT=Times New Roman]I ricordi sono come il vino che decanta dentro la bottiglia: rimangono limpidi e il torbido resta sul fondo. Non bisogna agitarla, la bottiglia.[/FONT]
[FONT=Book Antiqua] [/FONT][FONT=Times New Roman][U] Mario Rigoni Stern.[/U][/FONT]
[B][FONT=Times New Roman][/FONT][/B]
[B][FONT=Book Antiqua][I][/I][/FONT][/B]
[B][FONT=Book Antiqua]Saluti Francesco (solofilo, freddofilo toscano)....[/FONT][/B]
Mica male![]()
-Adoro la luna piena...e la neve :-D!!! -Odio gli insetti
mio 1°sito:www.naturalagomonti.altervista.org
sito Barby&Luca : www.balconisullealpi.it
Molto bella la picozza vintage
Ma l'ha usata davvero o era solo per dare un tocco retrò alla foto?
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Is this the world we created, we made it on our own
Is this the world we devastated, right to the bone
If there's a God in the sky looking down
What can He think of what we've done
To the world that He created?
http://www.flickr.com/photos/vitto_75/
le prime 2 sono bellissime![]()
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Belleottima anche la narrazione !
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Bella cima,mi manca..anche il gro![]()
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" L'alpinismo è salire per la via più facile alla vetta, tutto il resto è acrobazia ".
-Bruno Detassis-
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