Monte Cimino, 6 novembre 2009

A distanza di un mese sono ritornato nella faggeta del monte Cimino, uno degli ex vulcani laziali, ad osservare il progredire della stagione autunnale in uno degli ambienti naturalistici più suggestivi ed interessanti che abbia mai frequentato.

Lo scorso mese è stata la nebbia ad essere la protagonista assoluta, regalandomi situazioni fotografiche al di là del realistico.

Ecco due immagini in mini-formato relative allo scorso mese di ottobre.
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Questa volta ci siamo addentrati maggiormente nella foresta, seguendo un sentiero didattico ristrutturato da poco e partendo dal solito piazzale antistante il ristorante “La Baita” nel comune di Soriano nel Cimino. Il sentiero si svolge completamente nella foresta.
Anche la vetta a 1053 mt. è interamente ammantata dal bosco. Qui si trova una torre di pietra costruita dall’istituto geografico militare negli anni ’60 con un terrazzino panoramico in cima.

Da qui abbiamo seguito la linea di cresta, nella penombra della foresta, tra suggestivi massi di origine vulcanica di trachite e basalto, di forma prevalentemente tondeggiante e sparsi dappertutto in un ordine che spesso non ci sembrava neppure troppo casuale, tanto erano perfettamente messi nel punto giusto.
La grandezza variava da pochi centimetri fino a 8-10 metri.
Molti altri erano ricoperti da uno spesso mantello di muschio che donava un aspetto alquanto bizzarro tanto che nella luce irreale della foresta parevano enormi sfere verdi posate su uno sterminato tappeto di foglie.
Di fronte ad una scena così, è stato facile far galoppare la fantasia.

Al ritorno, una tappa obbligata al bellissimo lago di Vico, di origine vulcanica e inserito in un ambiente di grande importanza naturalistica con numerose specie di uccelli acquatici osservabili grazie ad alcune capannine per birdwatching.
Molte deliziose spiaggette balneabili lo circondano in alternanza con una fitta vegetazione palustre ricca di specie vegetali.
Guardando questo paradiso, risulta difficile pensare che migliaia di anni fa, proprio qui c’era il cratere di un vulcano attivo.

la statale cimina all'altezza di Ronciglione che collega la via Cassia con i paesi all'interno dei monti Cimini
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il lago di Vico coperto da un esteso cuscino di nebbia
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la faggeta
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i massi trachitici appaiono nella foresta come elementi vivi, che movimentano tutto l'insieme
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La torre di vetta del monte Cimino, quasi coperta dal bosco.
La faggeta si spinge fino al punto più alto del complesso vulcanico
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la foresta vista da un punto panoramico lungo la statale cimina, con le nebbie nel fondovalle
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le nebbie del mattino si sono dissolte e il lago di Vico appare in una splendida luce calda
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