Eccomi qui a reportare il pomeriggio del venerdì grasso trascorso in un chiassoso paesino piceno di nome Offida posto sulle dolci colline marchigiane a pochi km dal mare.
In esso il Carnevale è la festa più sentita dalla popolazione tra le manifestazioni che ospita durante l'anno. Nel suo nome si consumano banchetti, sbornie collettive, feste di piazza e serate danzanti in cui la goliardia degli Offidani trova la sua massima espressione. I festeggiamenti e le abbuffate inziano alcuni giorni prima del cannonico periodo carnevalesco e tra gli eventi a cui vale la pena assistere vi è l'antica ma sempre viva manifestazione del Bove finto: Sito Istituzionale del Comune di OFFIDA - AP
Vi premetto che questa festa è sentita dagli Offidani un pò come i Senesi vivono il Palio e gli Eugubini la Corsa dei Ceri. Non a caso al mattina si svolgono le corse del bove per i bimbi ed i ragazzi. Insomma "Lu Bove Fint" è una di quelle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione e che si incarnano letteralmente nell'animo di chi le vive fin da bambino.
Non ho seguito il "bove" durante le sue scorribabde tra le vie del nucleo storico paesano concentrandomi unicamente sulle fasi più spettacolari e cioè quelle che avvengono sulla piazza principale all'imbrunire.
In basso il bove attraversa rapidamente la piazza principale perdendosi nelle vie interne del paese prima di ritornarci definitivamente:
Poco prima del rientro in piazza gli organizzatori e protagonisti di tale evento si danno da fare per fare largo nel piazzale antistante il bel Palazzo Comunale. Durante tutta la manifestazione gli altoparlanti diffondono musiche allegre e spagnoleggianti.
Il "bove" rientra definitivamente in piazza tra l'entusiasmo generale frutto dell'attesa e del buon vino rosso della zona (Rosso Piceno). Il brano musicale che proviene dagli altoparlanti fa parte delle icone cinematografiche sulla corrida spagnola ed aggiunge tensione all'attesa:
Inizia la corrida con i matadores più eleganti:
Per ora è una faccenda esclusiva per pochi.
Il bove si imbizzarrisce, abbassa la testa e "carica" uno dei matadores:
La sfida continua....
Il bove viene provocato ancora:
La furia del bove è talmente dirompente da scaraventare a terra uno degli "sfidanti":
Urla ed incitazioni degli spettatori si confondono con la musica ad alto volume. Terminata la corrida vera e propria inzia l'assalto al bove che a questo punto farà molti giri intorno alla piazza nella confusione e nell'eccitazione più totale. Non sono ammessi estranei, cioè non Offidani in questa calca alla stretta rincorsa del bove. Questa festa è la loro e ne sono gelosi custodi.
Bisogna fare attenzione e non distrarsi quando il bove passa vicino. Nella sua corsa può travolgere chiunque.
Tutti si affannano a toccarlo quasi come un gesto di sfida e di scaramanzia.
Il bove si agita....
Si riparte per un altro giro nella bolgia.....
Ormai siamo giunti all'imbrunire sotto un cielo grigio che minaccia nevischio. Ma nonostante il freddo molti......sudano!
La piazza, come sempre, è stracolma:
Il bove è ormai stanco ma non si arrende, forse presagisce già la sua fine.
C'è ancora tempo per colpire e per cadere....
La manifestazione sta per concludersi. Il bove viene preparato per l'incornata al colonnato. Sullo sfondo la scritta "Congrega del "Ciorpento" (Congrega del Serpente).
Il popolo sostiene a gran voce la rincorsa che sta portando all'incornata.
Il Bove ha toccato tra le urla generali della folla. E'....matato!
La festa è finita, il Bove sta tornando nella sua sede accompagnato in processione.
Lentamente la piazza si andrà svuotando lasciando spazio al veglione che dopo qualche ora si svolgerà nel teatro all'interno del palazzo comunale.
Molti ragazzi torneranno a casi letteralmente imbottiti di alcool dopo innumererevoli tracannate di vino rosso bevuto dalle proprie bottiglie o da quelle di amici. Chi si avventura tra i vicoli può rendersene conto incontrando persone appoggiate ai portoni o trascinate via da amici poco più sobri. Che spettacolo!
Spero che questo reportage sia piaciuto. E' anche un modo per far conoscere meglio le tante e belle realtà paesane nazionali. In un epoca così segnata dalle innovazioni informatiche è sorprendente come resistano ancora (per fortuna) certe realtà sanguigne e socializzanti.
Dal canto mio posso dire che mi sono divertito inaugurando la mia nuova D90 ed il suo obiettivo 16-85. Ho scattato sempre a 1600 ISO con fiaframma a 5.6, anche col flash. Quest'ultimo faceva le bizze (è un Sigma 500 G Super che usavo per la D70 e che ora non va molto bene) inserito sul contatto caldo per cui alla fine l'ho usato in modalità wireless come slave sfruttando il flash della Nikon. Nonostante ciò qulache scatto interessante l'ho perso ugualmente però non importa. Sto aspettando il Nikon SB 900 e con quello non dovrei certo avere problemi.
Mentre la piazza si svuotava ha inizato a piovigginare e poi a nevicare ma senza attaccare. Almeno l'ho vista cadere.
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Ultima modifica di Conte; 14/02/2010 alle 11:43
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Molto bella Offida. Ci son passato lo scorso Agosto.
Tra l'altro c'e una bella webcam proprio in quella piazza li
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Vero. Eccola qui infatti:
A chi piacciono questi eventi paesani consiglio di collegarsi martedì pomeriggio prossimo verso l'imbrunire. Ci sarà, sempre in piazza, la cerimonia dei "Velurd", il rito di chiusura del periodo carnevalesco prima della Quaresima. Saranno portati in processione numerosissimi fasci di canne incendiati (circa 400) che verranno poi gettati al centro della piazza formando un grosso falò. Anche questa è una manifestazione piuttosto suggestiva ed è comune a tanti altri riti legati al fuoco.
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
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