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Risultati da 1 a 10 di 44
  1. #1
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito 24 ore a bordo di un peschereccio

    Il 22 aprile scorso mi sono sono imbarcato su un piccolo peschereccio di un mio mezzo parente tra l'altro vicino di casa. Era un'esperienza che volevo fare già da diversi anni ed ho approfittato del fatto che ci sarebbe stato un solo giorno di pesca ed una bella giornata primaverile. Fortunatamente non soffro di mal di mare per cui ho accettato al volo l'invito offertomi due prima della partenza.
    Trovo che per uno che come me vive in una zona che ha visto l'industria della pesca divenire una delle attività trainanti dell'economia locale sia un'esperienza da fare anche perchè mio padre, a detta di molti del settore, è stato forse il miglior commerciante ittico della città.
    Posterò molte foto e commenti relativi a più tornate perchè vorrò farvi partecipi della mia uscia in mare. Non credo inoltre che qui molti abbiano avuto modo di vivere un'esperienza simile. Attendete quindi che finisca di postare prima di commentare. Posso inserire solo 30 foto ad intervento.

    Abbiamo preso il mare dal porto di San Benedetto del Tronto (AP) verso le 21.30 del 22 aprile per fare ritorno intorno alle 23 del giorno successivo. La rotta è stata verso ENE rimanendo per tutto il tempo intorno al 43 parallelo arrivando fino a circa 50 miglia dalla costa sud marchigiana per poi proseguire verso SE e poi rifare più o meno il percorso inverso. Quando la pesca dura più giorni questi pescatori si avvicinano maggiormente verso le coste slave sempre spazzolando da nord a sud.
    L'imbarcazione è un classico peschereccio con scafo in legno con motore diesel di circa 400 CV. Ce ne sono di più grandi e moderni con scafo in ferro ma da quello che mi hanno detto non c'è mare che non riescano a solcare. E c'è da credergli dato che prendono il mare con ogni tipo di tempo.
    In primo piano i "divergenti" che servono a tenere aperta la rete quando è in pesca sul fondo.


    Tutt'intorno altri pescherecci pronti a partire. Sullo sfondo il mercato ittico ristrutturato da pochi anni .


    Il Capitano (Alessandro G.), mollatte le cime di ormeggio, si prepara a salpare. Di spalle il fratello mentre dietro sta salendo a bordo uno dei due Tunisini che fanno parte dell'equipaggio.


    Alessandro, dopo aver tirato su l'ancora con il verricello, richiama l'attenzione (un pò alterato ) del peschereccio che davanti stava tagliando la "strada".


    Usciti da poco dal porto ecco pararsi davanti tutta la costa illuminata mentre l'imbarcazione navigava verso il buio illuminato solo dalle luce delle stelle. Non l'avevo mai vista da questo punto di vista ed è stata veramente una visione suggestiva. Purtroppo fare foto decenti senza obiettivo stabilizzato da un giroscopio era quasi impossibile. Accontentatevi di questa.


    In cabina di pilotaggio viene impostata la rotta di navigazione.
    Abbiamo navigato per circà 4 ore a 9,4 nodi prima di scendere la rete.


    Il radar di bordo, strumento utilissimo ai fini della sicurezza. E' possibile settarlo allargando a piacere, entro certi limiti, il raggio di segnalazione sullo schermo, inserendo all'interno anche un altro cerchio che viene scelto come campo di primario interesse. Normalmente tengono il cerchio esterno settato sulle 6 miglia. A volte appaiono bersagli fantasma se si restinge molto il campo di visualizzazione ma non so a cosa siano attribuiti. Forse sono generati da alcune creste del mare, forse da oggetti galleggianti .


    Ecco il pannello GPS su cui si osservano la posizione dell'imbarcazione e le aree marine con tanto di vari punti d'interesse. Il software permette anche di impostare la rotta e comandare il pilota auotmatico aiutando inoltre nella scelta del programma di pesca visto che sono riportate le linee batimetriche. Come nel caso dei navigatori satellitari utilizzati in campo automobilistico sono mappe aggiornabili.


    Viene bagnata la rete di pesca per appesantirla e renderla quindi più facilmente affondabile.


    Dopo un pò di chiacchiere in cabina di pilotaggio tutti, tranne il fratello del capitano, vanno nelle cuccette a riposare un 3 ore prima di gettare la rete in mare per la prima pescata. Ecco la mia. Viste le dimensioni del peschereccio è tutto mini. Si dorme con le porte aperte e col motore che continuamente ti martella con i suoi pistoni per cui in pratica non si dorme o quasi se non sei abituato. Per non parlare delle oscillazioni causate dal mare che se deboli al limite cullano ma se il mare è grosso.....


    All'1.30 circa ci si alza per la prima messa in mare della rete. I due tunisini accompagnano la rete sulla poppa mentre nella zona dell'argano stanno i due fratelli sanbenedettesi.


    Il Brad Pitt dei mari :


    Dopo aver calato la rete e dopo una piacevole chiacchierata al chiaro di luna sopra un mare calmo ed oscuro si riotorna in cuccetta per riposare. Verso le 4.00 di nuovo in piedi per iniziare il salpaggio della prima retata.


    La prima "calata" non porta mai grandi quantitatvi. La seconda in cui c'è il passaggio tra la notte ed il giorno frutta sempre di più.


    In mare si raccoglie di tutto tranne la f...a come mi ha detto uno dei tunisini Purtroppo anche gli stessi pescatori non sono educati al rispetto di certe semplici regole a favore dell'ambiente.
    A parte le immondizie si possono riconoscere triglie, merluzzi, totanetti, granchi, gamberetti, zanchette, rane pescatrici, polpi, sugarelli, piccoli gronchi e lumache di mare.


    Inizia la prima selezione del pescato rigettando in mare le speci che non hanno valore commerciale (sic!) e l'immondizia. La precedenza viene data ai merluzzi (Merluccius merluccius) per il loro pregio e per la delicatezza delle loro carni.


    Il pesce viene portato poi sul bancone di lavoro per la selezione definitiva.


    (Segue)
    Ultima modifica di Conte; 05/05/2007 alle 00:18
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
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  2. #2
    Banned L'avatar di pio
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    migliana prato 605mt....abito a prato ma sono fiorentino di nascita!!
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    spero che questo mestiere riesca a sopravvivere.....ormai da quanto si dice i giovani non lo vogliono piu' fare.complimenti per l'avventura.

  3. #3
    Uragano L'avatar di C.R.
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    Citazione Originariamente Scritto da pio Visualizza Messaggio
    spero che questo mestiere riesca a sopravvivere.....ormai da quanto si dice i giovani non lo vogliono piu' fare.complimenti per l'avventura.

    ...è Come un grosso Autobus di mare....Chwe però pesca Pesci...

    Cl.
    "S'è la notizia fossi confermata sarò zio."

  4. #4
    Banned L'avatar di pio
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    Citazione Originariamente Scritto da claudioricci Visualizza Messaggio
    ...è Come un grosso Autobus di mare....Chwe però pesca Pesci...

    Cl.
    ...........avere capito.

  5. #5
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    Vi sembrerà strano ma questi due fratelli, come tanti, non riuscirebbero a lavorare a "terra". Per loro esiste solo il mare ed il suo richiamo. Sognano solo di avere un peschereccio più grande e potente.
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
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  6. #6
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    Iniziano la selezione del merluzzo per pezzatura e la preparazione delle cassette a peso stabilito.




    Notare le vesciche natatorie quasi fuoriuscenti dalla bocca in alcuni esemplari. Questo pesce non riesce a compensare come altri le variazioni batimetriche durante il ritiro delle reti da pesca ed accade quando detto.


    Mentre procede la selezione del pescato ci si prepara anche ad una nuova calata delle reti.


    Si rigettano le reti.


    Un cesto ricco di "tesori". Molto caratteristici, la rana pescatirce ed il "S. Pietro", pesce che possiede quella macchia scura disegnato sulla sua pelle che vanta una leggenda sulla sua natura. Splendida la livrea lucente bluastra verde smeraldo dello sgombro. Mazzolina e triglia in basso nella foto.


    Tre polpi ("furb da ciut") fanno una brutta fine. Finiranno in pentola per il pranzo insieme ad altri prodotti della pesca. Per intenerirne le carni vengono sbattuti violentemente contro il pavimento più volte e strofinati a mò di insaponata.


    Il mix ittico pulito e pronto per essere cucinato insieme a del pomodoro ed odori vari.


    Intanto le reti continuano a pescare risalendo il fondale che diviene man mano meno profondo. Così è stato stabilito in base all'esperienza acquisita. L'unità di misura della profondità è espressa in passi. Siamo arrivati a quasi 150 passi nell'arco di tutta l'azione di pesca.


    Intanto verso est l'aurora annuncia il nascere di un nuovo giorno e mentre si finisce di sistemare il pescato il sole sorge dal mare regalandoci l'ennesimo spettacolo naturale.





    Si ascoltano gli altri pescatori per scambiarsi commenti sull'andamento della giornata.


    A distanza, per quasi tutta la giornata, amici cari dei due fratelli ci seguono nelle battuta di pesca con il loro bel peschereccio. Potenza tripla del motore, reti più grandi e struttura più moderna.


    Sono ormai le 8.30 circa. Dopo un breve riposo ed una robusta colazione ecco che si ritorna a tirar su le reti per la pescata migliore.


    Si nota chiaramente la differenza di quantità e diversità del pescato rispetto alla prima salpata.
    Notate i molti scampi ed i tanti pesci sciabola. Quest'ultimi vengono subito rigettati in mare visto che hanno scarsissimo valore commerciale.




    Si torna alla consueta selezione del pescato, operazione che stavolta durerà molto di più.
    Nel particolare alcuni sugarelli dalla bella livrea lucente. E' uno di quei pesci definiti "poveri" per cui si comprano a poco prezzo ma sono anch'essi molto buoni e fanno bene alla salute come tutto il pesce azzurro per via del loro alto contenuto in omega tre.


    Eviscerazione delle rane pescatrici. Le interiora degli esemplari medio grandi sono una vera prelibatezza e quindi c'è una richiesta molto forte da parte dei ristoratori.



    Non siamo soli.....


    Pian piano iniziano a farsi intorno molte tonnare. Effettuano una "caccia" a vista cercando di cogliere i minimi segni nell'acqua della presenza di tonni. E' un bussines incredibile, generato dalla forte richiesta di queste carni prelibate da parte degli Spagnoli e sopratutto Giapponesi. In caso di cattura di esemplari troppo piccoli si arriva addirittura a pagare qualcuno che a bordo di un rimorchiatore faccia la guardia al branco circondato dalle reti fino al raggiungimento della taglia minima consentita. Non di rado capita che più pescherecci insieme paghino un elicottero che segnali dall'alto la posizione dei tonni.
    E' una pesca snervante perchè non si sa quando avverrà la cattura pur sapendo che un solo branco catturato può ripagare alla grande le ingenti somme messe in campo nei giorni precedenti. E' da notare il ricco equipaggiamento che hanno a bordo queste imbarcazioni così come una plancia di comando supplementare in alto preposta all'avvistamento ed alla conduzione delle operazioni di accerchiamento dei branchi. E' facile inoltre immaginare che i propulsori siano molto potenti affinchè si possano inseguire i tonni che notoriamente sono tra i pesci più veloci in assoluto.
    Ecco alcune foto dei diversi battelli che abbiamo incrociato. Sembrava di essere in autostrada. Nemmeno i miei amici avevano mai visto tanto assembramento nelle loro battute di pesca. Qualcuno sembrava aver accerchiato dei tonni con le proprie reti ma non ho notato alcun pesce tirato su. I tonni poi, una volta a bordo, vengono subito surgelati a temperature dell'ordine dei -60 gradi in modo da conservare il più possibile i caratteri organolettici delle loro carni. Chi mangia il pesce crudo sa cogliere ogni minima sfumatura ed è quindi fondamentale portare sul piatto un pesce di alta qualità. Nei mercati ittici giapponesi il miglior tonno può essere venduto tranquillamente a circa 500 euro al chilo....all'ingrosso! Immaginate quindi quali cifre siano in ballo quando si riesce a pescare un branco di decine di questi esemplari che possono arrivare anche al peso di 3 quintali l'uno.
    Uno dei due fratelli ha una passione spropositata per il tonno come animale perchè sa regalargli tanta adrenalina. Tanti anni fa ne riuscì a catturare addirittura uno di circa 200 chili con l'uso di una lenza a mano e quasi a mani nude. Gli bastarono circa 10 minuti per stancarlo anche se si ferì un pò le mani. Avrebbe dato qualsiasi cosa per poter stare a bordo di queste tonnare in quei momenti.













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    Ultima modifica di Conte; 06/05/2007 alle 20:19
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  7. #7
    Burrasca L'avatar di Marco Tersigni
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    Grande Marco

  8. #8
    Brezza tesa L'avatar di meteobuccellato-LU
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    Bellissimo reportage. Deve essere stata un'esperienza magnifica.

    Complimenti.

    nicola

  9. #9
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    Complimenti !!

    belle foto e bel resoconto

    (Peccato per le lattine di coca cola in mezzo al mare e la varia "monnezza" )
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  10. #10
    Thuban
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    Predefinito Re: 24 ore a bordo di un peschereccio

    ..Foto bellissime ..complimenti. . Davvero una bella avventura

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