-
The cold October...minicronaca di un freddino niente male!
Ero abituato al caldo,
al sudore,
alle zanzare,
alla fatica
anche in pieno Ottobre.
A quel caldo che non ti fa sognare,
che mortifica le speranze
e le passioni.
Ma ecco, stamane, il miracolo.

Eccolo, l'Aspromonte,
che svetta coi suoi
quasi duemila metri
abitualmente nudi fino
a dicembre,
ora ricoperti
da un sottile
manto bianco.
Sembrerebbe poca:
ma per noi nordafricani,quella neve è
luce dei nostri occhi a Ottobre.

La luce del sole, pian piano,
si diverte a sciogliere
con
la sua
potenza mediterranea
quel poco di neve che rimane,
mentre il mezzogiorno
batte i suoi
rintocchi,
e inizia a fare più
caldo.
Ma siamo in maniche lunghe,
e per noi, quaggiù
sempre immersi nel caldo,
è una felicità suprema.

Le strade sono
trafficate, i suoni ridondanti,
e affastellano mille
colori queste auto
e questi palazzi,
e l'aria odora di smog e mare,
mentre fragile tocco
con le dita
questi ultimi attimi di fresco,
assaporandone il gusto
e sapendo che
non tornano con facilità.

Eccolo lì, l'Aspromonte, con
la neve che si assottiglia ora dopo
ora, minuto
dopo minuto,
inesorabilmente.
Ma io, oggi, l'ho vista. Era trent'anni
che non accadeva, o forse più.

Anche le palme mi rammentano che
siamo nel mezzo del
Mediterraneo,
destinati al caldo per sei
mesi, alla fatica di esistere,
al gusto acre della salsedine,
al favonio che spazza
tutto, rovente, torrido,
affamato di noi.

Ma l'autunno estivo si è voluto prendere una pausa,
e l'immagine
della processione di Frazzanò,
paesino sopra Mirto,
ad appena cinquecento metri,
mentre pioveva sopra la gragnòla,
rimarrà sempre dentro me.
Permessi di Scrittura
- Tu non puoi inviare nuove discussioni
- Tu non puoi inviare risposte
- Tu non puoi inviare allegati
- Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regole del Forum
Segnalibri