La secolare tradizione popolare racconta che alla morte di Gesù, sul lato occidentale del monte Orlando, una modesta altura ricoperta da una fitta lecceta che sovrasta Gaeta, si creò un'immane voragine verticale che dalle acque del mare risalì fin quasi verso la cima.
Luogo di grande suggestione dove la natura regala visioni indimenticabili. Paradiso dei rocciatori che qui si divertono a risalire numerose vie di roccia.


Il boato delle onde del mare contro la scogliera viene esaltato dalle pareti che fungono da cassa di risonanza, creando un'atmosfera al limite dell'irreale che incute impressione, timore ma allo stesso tempo ammirazione e rispetto.

Alcune vecchie targhe di marmo, attaccate alle pareti, recitano frasi che mi hanno colpito al pari del paesaggio che avevo intorno.
***
I duri macigni si spaccano,
ma restano di sasso i cuori dei mortali
di fronte a un Dio che muore.
***
Questa roccia fu una sola;
adesso è spaccata da quando i monti piansero la morte del loro Signore.
Più duro dei sassi sei, uomo,
più feroce delle belve,
se senza lacrime miri quest’opera di pietà.
***

Uno stretto passaggio tra immani pareti.

Da una terrazza panoramica del Santuario.

Un magnifico panorama su Gaeta con i monti Aurunci alle spalle.

Oltre il golfo, sulla riva opposta si vede chiaramente la città di Formia.


SPERLONGA, antico borgo marinaro, di rara bellezza e suggestione.
E' bellissimo perdersi tra la fitta rete di vicoli e scalinate strette fra le caratteristiche case bianche.
Il borgo è completamente chiuso al traffico.
La piazzetta della Repubblica è un vero salotto animato da due bar che ricoprono interamente l'area con sedie e tavolini.



Un piccolo e incantevole cortile nel cuore del borgo.


Perdersi tra i vicoli...


Una delle tante attrattive di Sperlonga è la caratteristica terrazza panoramica ornata da splendidi alberi di pistacchio e da panche in muratura abbellite da bellissime maioliche dipinte a mano.





Il piccolo porticciolo turistico

Le numerosissime incursioni dei Turchi in queste zone diedero libero sfogo alla costruzione di molte torri e rocche che abbondano proprio nel tratto litoraneo tra Formia, Gaeta, Sperlonga e il promontorio del Circeo.



Sulla via del ritorno, a circa 15 km. passiamo da San Felice Circeo, dove approfittiamo per salire in cima al monte (poco più di 500 mt. di quota) per comoda strada asfaltata.
Spettacolare vista su buona parte della costiera pontina. In primo piano San Felice Circeo.

Eccoci su una terrazzina panoramica

Eccomi...

In fondo c'è Terracina.
Peccato per la foschia. Da qui si vedono molto bene le isole di Ponza, Zannone e Ventotene.

Bene, per oggi basta! Vorrei farvi vedere tutte le 138 foto ma... sono già abbastanza queste e, credetemi, ho avuto difficoltà a selezionarle perchè tutte meritavano.
Un caro saluto
Fabrizio.
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