Come ogni semestre si rinnova l’appuntamento con l’analisi di tutti quegli indizi, sottoforma di parametri teleconnettivi, che ci porteranno a tracciare l’identikit della prossima stagione estiva al momento dell’uscita dell’Outlook di previsione del Comitato Scientifico MNW, prevista per la fine di maggio.
Gli aspetti da analizzare sono molteplici e a volte contrastanti, tanto che il lavoro di sintesi risulta spesso arduo ma proprio per questo avvincente: tutte le opinioni e analisi più o meno approfondite saranno bene accette in questo post e ovviamente qua verranno raccolti anche tutti i contributi espressi dagli amici del CS.
Facciamo un breve riassunto degli indici da prendere in considerazione:
SSTA globali (ENSO, AMO, WTIO, Namias, WHWP, TASI, ecc....)
CRIOSFERA (ice+snow cover)
VPS/VP/NAO/AO e QBO
TROPICI (fasi MJO, ITCZ, MONSONI,TIFONI ecc..)
Riporto qui il link alla dispensa di Marco sempre utile per ripassare i significati di molti acronimi:
Come vedete i campi di analisi sono svariati e assumono importanza diversa man mano che la stagione avanza: forti dell’esperienza degli anni passati, possiamo dire che a inizio primavera solitamente si focalizza l’attenzione sullo stato delle anomalie di temperatura degli oceani, specialmente in zona tropicale, e si monitora la progressiva decadenza del vortice polare stratosferico.
Per cominciare quindi diamo uno sguardo alla più importante forzante globale a livello di SSTA: la zona ENSO.
Sappiamo che veniamo da un inverno in condizioni di debole Nina (seppur non si possa ancora parlare ufficialmente di episodio di “La Nina” secondo la definizione del NOAA ) che stanno persistendo anche in questo inizio di primavera.
L’indice MEI di Febbraio è stato di -0.725 (dunque Nina moderata) e ancora oggi diversi parametri, oltre alle singole anomalie superficiali nei diversi settori (attualmente SSTA NINO 1+2 -0.3 °C; NINO 3 -0.7 °C; NINO 3.4 -0.5 °C; NINO 4 -0.3 °C) descrivono una circolazione atmosferica tropicale e globale ancora caratterizzata da condizioni spiccatamente Nina-like. Alcuni indicatori comunque suggeriscono che questa fase sia probabilmente agli sgoccioli e che probabilmente si sta per entrare in regime di neutralità perlomeno durante la prossima stagione estiva: le anomalie negative di temperatura in superficie e più in profondità nell’oceano stanno diminuendo ormai da un trimestre e anche la tendenza del SOI che in questi giorni segna di nuovo valori negativi sulla media dell’ultimo mese, ci dice che la spinta propulsiva della "bambina" si è forse esaurita:
I principali centri di calcolo riflettono esattamente queste considerazioni tanto che IRI e NCEP concordano, pur con leggere differenze, che la prossima estate passerà in regime di neutralità in zona ENSO:
Quindi, tornando al tema principale, una situazione come quella descritta quali conseguenze potrebbe avere sulla prossima estate mediterranea? Andando a vedere la correlazione secca del MEI invernale con le anomalie di pressione in Europa nell’estate successiva non si riscontra un carattere particolarmente forzante…invece decisamente più interessanti sono i risultati che si ottengono andando a selezionare alcune annate passate nelle quali l'ENSO ha avuto andamento simile a quello di quest'inverno, con anomalie negative deboli o moderate che hanno visto un successivo annullamento nella stagione estiva (sono stati considerati solo gli anni successivi al 1980, certamente più affini all'attuale tipo di circolazione globale).
Queste sono le anomalie di pressione al suolo che escono nel trimestre JJA:
GIUGNO
june_ends.gif
LUGLIO
july_ends.gif
AGOSTO
aug_ends.gif
L’indicazione che ne verrebbe fuori sarebbe per un’estate abbastanza precoce caratterizzata da un getto piuttosto intenso oltre il 50-60° a inizio trimestre, in progressivo rallentamento con blocchi possibili dapprima in zona continentale europea e a fine stagione in arretramento verso l'Atlantico orientale.
Una possibile chiave di lettura di un trimestre estivo di siffatta specie potrebbe risiedere nell’evoluzione tardo primaverile del vortice polare: gli anni con Nina invernale vedono spesso un VP energico nella stagione primaverile...qui sotto inserisco le anomalie di geopotenziale a 500hpa nel NH per il mese di maggio negli anni con MEI di febbraio inferiore a -0.5 °C:
may_ends.gif
si notano le zone polari con vaste anomalie negative di geopotenziale a testimonianza di un vortice decisamente attivo e coriaceo...
A voi la parola!
Roberto
Always looking at the sky....
Complimenti per l'analisi.......
....spero che questo thread mi cancelli la preoccupazione di un'aestate stabile alla 2003![]()
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
Veramente complimenti a Roberto,grande analisi...![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Aggiungo anche io il mio primo piccolo contributo a questo thread.
Tra i vari predictors estivi, il Metoffice britannico ha individuato alcune buone correlazioni tra le T estive in Giugno e Luglio e le SSTA di Gennaio e Febbraio precedenti:
http://forum.meteonetwork.it/showthr...138#post924138
Quest'anno la situazione è piuttosto differente, ecco lo stesso confronto aggiornato.
Legenda:
Rosso: aree tendenzialmente favorevoli a due mesi JJ complessivamente caldi
Blu: aree tendenzialmente favorevoli a due mesi JJ complessivamente freddi
Fucsia: aree con indicazioni contrastanti o neutre
Praticamente l'Atlantico considerato assieme alle aree adiacenti all'Europa danno un responso neutrale, così come l'Oceano Indiano. Pacifico e TSA sono inclini ad un'inizio estate calda, soppesati da alcune aree adiacenti l'Antartide tutto sommato favorevoli a due mesi estivi freschi.
Situazione che complessivamente risulta quindi fortemente controbilanciata ed equilibrata. Tanto per fare un es. nel 2008 la maggior parte dei predictor era invece orientata verso un'estate calda, come poi di fatto si è rivelata.
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***...Always Looking At The Sky...***
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
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Indice SOI di Febbraio e Marzo simile agli anni:
1876, 1883, 1888, 1889, 1896, 1900, 1918, 1951, 1955, 1961, 1966, 1968, 1977, 1979, 1980, 1981, 1984, 1985, 1991, 1994, 1997, 2002.
Riprendo questo topic in cui ci si chiede come sarà la prossima estate: ci sarà un'inversione di tendenza ?
Questo mio primo post sull'argomento riguarda l'oscillazione multidecadale atlantica (AMO). Ne seguiranno altri: Final Warming ed ancora SSTA in area tropicale atlantica.
L'AMO è un indice che influenza notevolmente l'estate nord-atlantica ed in misura minore quella mediterranea.
Inoltre è un predittore abbastanza stabile perchè essendo un'oscillazione di lungo periodo, di solito non varia nelle due stagioni che precedono l'estate, in cui la correlazione aumenta avvicinandosi al fatidico mese di giugno.
Ma quest'anno proprio in inverno ed inizio primavera, l'AMO è andato sotto interrompendo (temporaneamente ?) la fase positiva che avrebbe ancora una lunga aspettativa di vita. Questo non fa altro che rendere instabile questo predittore perchè non sappiamo se giri di nuovo in positivo in aprile (o più probabilmente in maggio) e dunque se lo troviamo di nuovo positivo in estate.
In tal caso, le speculazioni quì fatte diverrebbero una pura perdita di tempo perchè l'AMO ha la massima correlazione con le termiche proprio nel dato simultaneo (quindi estivo).
Con i dati di febbraio e marzo, si avrebbe una correlazione di riguardo con un'anomala zona di gpt più elevati tra UK e la Scandinavia, che associata al pattern medio fa pensare ad un'alta pressione di matrice oceanica persistente a latitudini centro-europee. In zona tropicale atlantica, continentale russa e groenlandese/islandese i gpt sarebbero più bassi della media.
(da notare che in figura la correlazione è invertita perchè l'AMO di febbraio e marzo è stato negativo).
Come evidenziato in questo ottimo post di Paolo (Tormenta), questo sarebbe da mettere in relazione a un'anomalia negativa del getto tra est-atlantico e zona Baltica con probabile inversione delle correnti zonali sui bacini settentrionali del Mediterraneo (EAJ-), che corrisponde ad un'anomalia opposta a quella del regime 3:
Se poi il dato negativo di febbraio e marzo fosse confermato anche ad aprile, l'AMO può essere debolmente correlata ad un'inizio d'estate in media o leggermente sotto in zona balcanica / adriatico.
Sul nord-atlantico si assisterebbe invece un'inizio piuttosto freddo, probabilmente per un incremento significativo del flusso atlantico sull'area. Ma su questo ci torneremo con il dato di aprile.
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Ultima modifica di 4ecast; 16/04/2009 alle 15:59
Andrea
thread sempre + interessante...complimenti
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Cassano M: PET
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